“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Friday, 21 March 2014 00:00

Il fuoco di paglia nel ménage à trois

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Ps.: materiale altamente ironico, maneggiare con cura.
Chi di voi non si è mai trovato – anche solo mentalmente – in un ménage à trois?
Be’, questa cosa da ciovani può essere allettante ma vi garantisco che più passa il tempo più è difficile rapportarsi con se stessi e il proprio corpo figuriamoci se si aggiungono secondini e terzini in campo. Un papocchio che non vi dico, insomma un fuoco di paglia destinato a spegnersi con il primo cedimento di giovinezza.

È questo il tristo caso del trio toscano Fuochi di Paglia (be’ un nome, una garanzia direi) e puntuale come un cuculo svizzero arriva la mia prima squalifica. Lo definirei un esordio discografico difficile ma tutto sommato coraggioso per la complessità e la ricercatezza testuale. Il disco in questione è, appunto, Ménage à trois nato lo scorso dicembre con la co-produzione di Labella Studio Recordings.
I fuochi, neanche a dirvelo, sono tre: Fuoco G (Gabriel Stohrer, chitarrista e cantante), Fuoco S (Stefano Nassi, percussioni e cori) e Fuoco C (Cristiano Minelli, contrabbasso, basso e cori). Il ménage è piuttosto aperto; infatti, ultimamente ha accolto il quarto fuoco ovvero Fuoco B (Giuseppe Alberti alla tromba e quant’altro).
Per me, e la mia opinione è davvero poco autorevole, ci sono due tipi di musica: la musica e tutto il resto. Questo è il secondo caso. L’approccio musico-scanzonato dei FdP a metà tra folk-cantautorato sperimentale (loro lo definiscono “cantautorato viscerale”) con talvolta accenni ska/punk e chi più ne ha più ne metta non convince. C’è bisogno di altro, c’è bisogno di restare nella memoria dell’ascoltatore e ciò non accade.
Non c’è coesione tra testi – troppo articolati – e temi musicali dal sound confuso, e poi è sempre un azzardo (e soggettivamente qui risulta fastidioso) ricorrere ai cori. Insomma, troppa confusione e idee che all’origine possono essere brillanti ma che tradotte in pratica non rendono.
Ripetitività, nell’accezione più negativa che ci sia, è l’aggettivo per me ricorrente in ciascuna traccia dell’album e la peggiore a tal proposito credo sia proprio Pacmaaaaaaan.
Il punto di vista qui abbastanza critico cambierebbe un tantino se, ad esempio, ascoltassi i FdP in un “ritrovo sociale”, ad esempio in un pub o ad un falò estivo.
Non mi dilungherò molto come mio solito, le tracce sono dieci, piuttosto prevedibili dal punto di vista ritmico mentre per quanto riguarda quello testuale-stilistico si varia tra più tematiche sociologiche e sono sempre le stesse (lavoro che non c’è o se c’è è zoppo, società, amori naufragati) ma trattate con ironia e con un tantino di attenzione in più (non so se voluta o meno) per quanto riguarda le rime e le allitterazioni. La traccia che preferisco è Ogni cantautore, se non altro perché esprime un concetto semplice: “ogni cantautore è anche un po’ un attore, ogni cantautore è un disertore e si defila, si sente male, quando si tratta di guidare un trattore”. Ultima traccia La ballata di Maria dedicata al canale di (falsata e vacua) comunicazione per eccellenza: la televisione e i suoi mostri, soprattutto quelli degli anni Ottanta. I coretti in falsetto ricordano vagamente quelli che Lucio Battisti faceva a se stesso in Eppur mi son scordato di te, be’ questo accostamento è un onore.
Godeteveli se potete, non è cosa mia, sono vecchia e poco cantautoriale contemporanea.

 

 

Fuochi di Paglia
Ménage à trois
(2014)
etichetta Labella Studio
tracklist 1. Carciofo da pinzimonio; 2. Io sono un introverso (Nuvole rosa); 3. Ogni cantautore; 4. Tranquillo; 5. Pacman; 6. La fetta; 7. Parvenu; 8. … e sì che gracidan le rane; 9. Le sorelle Tisana; 10. La ballata di Maria
Testi e musiche Fuochi di Paglia
chitarra e voce Gabriel Stohrer
percussioni e cori Stefano Nassi
contrabbasso, basso e cori Cristiano Minelli
tromba Giuseppe Alberti

Info e link utili sui Fuochi di Paglia:
Official Facebook page: https://www.facebook.com/fuochidipaglia
Ascolta l’album qui: https://soundcloud.com/fuochidipaglia

PS1: La foto copertina è di Cristiano Minelli. (http://www.labellastudio.it/produzioni/fuochi-di-paglia-menage-a-trois)
PS2: l’immagine di copertina è di Roberta MOn (http://www.robertamon.com/)

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