“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Chiara Pagliaroli

Metacinema alla camomilla

Io ci ho provato a tenere gli occhi aperti e ci sono riuscita, ma non potrei giurate che sia stato lo stesso per tutti quelli che erano in sala con me. Ave, Cesare!, il nuovo film di Ethan e Joel Coen potrebbe vantare, se si considerano i primi trenta minuti almeno, le proprietà di una camomilla. Il resto della pellicola, almeno per me, è poco chiaro.

Non c’è peggior sordo di chi non vuol vedere

Bella figura retorica la sinestesia. Secondo me, insieme all’ossimoro, è una delle più poetiche. Ma, a proposito di sinestesia, avete mai visto una voce? Probabilmente qualcuno si chiederà se sia effettivamente possibile vederle e se si, come. Beh si, le voci si possono vedere eccome. Io per esempio le ho viste e, credetemi, sono bellissime.

Vecchi ruggiti

Quali sono le cose realmente importanti della vita? Io non credo, sinceramente, che la gente si ponga domande del genere. Forse qualcuno si, certo, ma solo una piccola parte. È che ognuno crede di sapere cosa sia veramente importante. E forse lo sa. Ognuno sa cosa è importante per sé, quali valori sono nella pole position della propria vita, non servono mica domande. E di domande non se ne pone neanche il protagonista di Un calcio in bocca fa miracoli di Marco Presta, un vecchio falegname ladro di penne, cinico quanto basta da risultare simpatico, disincantato e con la risposta sempre pronta.

Le avventure di un centenario

Allan Karlsson è un centenario che vive in una casa di riposo dalla quale, il giorno del suo centesimo compleanno, decide di fuggire saltando dalla finestra. Ovviamente Allan non salta letteralmente dalla finestra. Vi immaginate un centenario che salta dalla finestra? Come minimo si sarebbe rotto un femore e il film si sarebbe concluso in un letto d’ospedale al decimo minuto.

"Source Code": si muore davvero?

Avete mai visto un film alla fine del quale non riuscivate a far altro che dire “che bello!”? Io si. E quel film è Source Code di Duncan Jones. Devo ammetterlo, all’inizio ho un po’ arrancato a capire cosa stesse succedendo. Ero confusa quasi quanto il protagonista che crede di essere in Afghanistan, ma si trova legato in una capsula in collegamento con una base governativa anche se qualche minuto prima era seduto su un treno.

L'apparenza inganna: "American Hustle"

Mi sarebbe piaciuto iniziare raccontando qualcosa della trama, ma la trama è così lunga e intricata che finirei per perdermi, sicuramente inciamperei nella consecutio temporum, tante sarebbero le subordinate di primo e secondo grado, per non parlare delle incidentali, che finirei per fare una figuraccia e voi non capireste nulla o, nella migliore delle ipotesi, vi ritrovereste, matita alla mano, a semplificare il tutto per arrivare al nocciolo della questione. Parlo della trama di American Hustle – L’apparenza inganna di David O. Russell, di cui tutti avrete sentito parlare.

"Lucy" e l'evoluzione post-darwiniana

Che cosa accadrebbe se riuscissimo ad utilizzare totalmente la nostra materia grigia? Cosa accadrebbe, cioè, se potessimo superare i nostri limiti cerebrali riuscendo a sfruttare più del 10% delle capacità del nostro cervello? La domanda se l’è posta Luc Besson ed ha risposto con il film Lucy. Nel film, allo stesso quesito cerca di rispondere lo scienziato parigino Samuel Norman (Morgan Freeman), autore di più di seimila ricerche in cui ipotizza come potrebbero evolversi le capacità umane in seguito ad un maggiore utilizzo delle facoltà cerebrali.

""Inside Out": ma siamo solo emozioni?

Devo ammetterlo, ho sempre avuto un debole per i film di animazione. Li giudico sempre un gradino sopra alla maggior parte dei film che le sale ci offrono. Sarà che sono ancora una bambina, nonostante l’anagrafe continui a sostenere che io sia nata nel 1989. Sarà che mi piace uscire dalla sala con uno stato d’animo sereno, magari anche con mezzo sorriso stampato in faccia. E forse il punto è proprio questo: il target. Il fatto che i film d’animazione siano rivolti ad un pubblico più ampio rispetto agli altri generi, fa sì che guardandoli ci sia assicurata almeno un’ora e mezza di piacevole visione. In fin dei conti nessun regista vorrebbe mai deludere un bambino, me compresa.

"Suburra": una Roma perduta

A Roma piove. E piove sugli intrighi e i complessi intrecci di potere che di Roma sono parte. È di questa Roma che parla Suburra, narrando in ordine cronologico gli avvenimenti della settimana che si concluderà con quella che viene definita  "l'Apocalisse": il 12 novembre 2011. Giorno in cui i capi dei maggiori poteri romani spariranno dalla scena capitolina in un crudo effetto domino innescato dal comportamento del parlamentare Filippo Malgradi, interpretato da Pierfrancesco Favino, che risparmierà solamente Papa e Presidente della Repubblica.

il Pickwick

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