“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Andrea Pezzè

Mi sento i serpenti su tutto il corpo: che orrore!

Dopo “l’immorale” romanzo di Iosi Havilio Opendoor – un piccolo caso editoriale in Argentina –, la casa editrice Caravan ci ripropone un giovane autore argentino. La scelta non sembra casuale e, al contrario, le due opere sono collegate da un filo conduttore da identificare nella figura di César Aira.

L'eccentrica duplicità di César Vallejo

La casa editrice Arcoiris aggiunge un nuovo volume alla sua biblioteca di autori eccentrici (soprattutto) ispanoamericani. In questo caso, l’eccentricità è duplice. Se è vero che il peruviano César Vallejo si è imposto ormai come uno dei poeti fondamentali del ‘900, tale prestigio è arrivato con grande fatica. La sua poesia, tanto complessa dal punto di vista della sintassi e delle immagini poetiche quanto angosciante e pungente per il lettore, si è costituita canone, andando a rimodellare il nostro gusto per la lingua, per l’approccio viscerale alle “cose” umane.

Le deliziose perversioni polimorfe di Alberto Laiseca

Avventure di un romanziere atonale è uno degli ultimi gioiellini della collana “Gli eccentrici” diretta da Loris Tassi per la casa editrice salernitana Arcoiris. L’autore di questa bizzarra raccolta (meglio dire coppia) di racconti lunghi (o romanzi brevi) è il mirabolante Alberto Laiseca.

Lumpen a cavallo e col vento fra i capelli (Una storia vera)

 

L’inattesa coincidenza tra una sala cinematografica affollata e l’impossibilità di uscirne costituisce la rottura dell’equilibrio iniziale di questa storia dal sapore antico. Il film in cartellone non è privo di spunti interessanti e probabilmente verrà annoverato tra i classici del XXI secolo.
Per tale ragione, lo slargo davanti al cinema è affollato di giovani studenti, professionisti stimati, lavoratori di concetto e derivati. Tutti gli avventori, chi più chi meno, chi per onesta convinzione chi per devota applicazione, hanno una chiara coscienza sociale, un gusto artistico articolato e l’ambizione a un lavoro adeguatamente remunerato. Quasi tutti, hanno delle famiglie di sani principi alle spalle, dei sani principi sulle spalle e il progetto di costruire una famiglia di sani principi. Tutti, tranne due.

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il Pickwick

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