Venerdì, 14 Marzo 2014 00:00
“Io e Proust”. Splendori (pochi) e miserie (molte) di un uomo ossessionato da Proust
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Letteratura
"Quella di cui godevo in quei giorni afosi, camminando sui larghi marciapiedi di via Manzoni e di via Merulana, al riparo del fogliame dei platani, era indubbiamente una felicità partorita da un'illusione; l'illusione di un piccolo numero di strade e incroci capace di suggerirmi la sensazione, razionalmente insana, che esistesse per me, come per chiunque altro, un luogo capace di farmi sentire a casa, qualunque disastro fosse in corso o mi pendesse sulla testa"
Emanuele Trevi |
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