“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Musica

Musica La camera dei suoni

«Di lato, nascosta, una camera dalla quale provenivano suoni squillanti come di trombe, fagotti, zampogne e sonagli, tamburi, xilofoni misti ad armoniche, cetre, viole, violini e violoncelli. Un fracasso per qualcuno; per qualcuno una melodia celestiale».

Saturday, 05 April 2014 00:00

La barba di Tomás Milián

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Quando a inizio anni Zero toccò anche a me ascoltare The Director’s Cut (Ipecat, 2001) dei Fantômas io in parte già sapevo a cosa andavo incontro perché a fine anni Novanta mi era già toccato ascoltare Amenaza al Mundo/Fantômas (Ipecac, 1998). La prima volta coi Fantômas fu un misto di sgomento e fastidio, etichettai l’album – nell’intimità, sia chiaro, che in giro si parlava di capolavoro –come “inascoltabile” e passai oltre; la musica indie, ai tempi, ci concedeva svariati momenti siffatti, di subitaneo stupore, e c’era tanto e tanto che starci dietro imponeva di essere ingiustamente selettivi.

Saturday, 05 April 2014 00:00

Rock in poltrona

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Prosegue al Teatro Trianon la rassegna indipendente per la valorizzazione della musica campana  Palco Libero. Anche per la sesta serata, di scena martedì primo aprile, come di consueto, si sono alternate sul palco quattro band tra emergenti e formazioni già più o meno note al pubblico napoletano. Con uguale consuetudine, anche in questa occasione Palco Libero riesce a scovare talenti e portarli alla ribalta in un contesto di assoluto pregio.

Il mondo della musica, visto con gli occhi della critica, è qualcosa di assolutamente particolare e particolareggiato. Esso si compone di una serie di termini tecnici e complessi, per natura, ed etimologicamente bislacchi. È il caso dello Shoegaze, letteralmente guardarsi le scarpe che a sua volta dovrebbe rimandare ad una tendenza di stare sul palco volutamente distaccata ed introspettiva. La realtà, crudele, nel riportarci a sé, ci dice invece che i musicisti orbitanti nell’universo Shoegaze erano molto meno introspettivi di come la critica tutta volesse far intendere. Si perché quei musicisti non facevano altro che porre attenzione alle pedaliere che erano li sul palco per consentire di riprodurre numerosi effetti sonori, primo tra tutti il Feedback.

Friday, 28 March 2014 10:07

Conigli contro il tempo

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Continua a  far bella mostra di sé, al Godot Art Bistrot, la nuova scena britannica che rinverdisce i fasti del suono indie di fine anni Ottanta-inizi Novanta, quel movimento che spaziava tra la psichedelica più ipnotica e underground, i riverberi fuzz del garage americano, il minimalismo melodico d’impronta velvetiana e l’attitudine esecutiva, fra il timido e l’annoiato, di guardarsi le scarpe mentre si suonava (anche per non inciampare tra gli innumerevoli pedali per gli effetti).

Monday, 24 March 2014 00:00

Il Volto Verde: cose che non muoiono

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Ci deve essere qualcosa di assolutamente misterico dietro la composizione di un album. Qualcosa che va oltre le variabili che possono essere indicate come tecnica, fantasia e capacità di scrittura. Qualcosa di non dissimile da un processo alchemico. Una sintesi superiore di elementi che si combinano senza lasciare che nessuno degli stessi svanisca in maniera completa.

Friday, 21 March 2014 00:00

Il fuoco di paglia nel ménage à trois

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Ps.: materiale altamente ironico, maneggiare con cura.
Chi di voi non si è mai trovato – anche solo mentalmente – in un ménage à trois?
Be’, questa cosa da ciovani può essere allettante ma vi garantisco che più passa il tempo più è difficile rapportarsi con se stessi e il proprio corpo figuriamoci se si aggiungono secondini e terzini in campo. Un papocchio che non vi dico, insomma un fuoco di paglia destinato a spegnersi con il primo cedimento di giovinezza.

Thursday, 13 March 2014 00:00

Il mio De Gregori

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Mi sono imbattuta in lui in un giorno qualunque, perché sempre nei giorni qualunque accadono i fatti straordinari. Gli incantesimi. Come spesso capita quando ci troviamo al cospetto dei geni, quelli che hanno parole che ti attraversano e quando ti alzi dalla sedia non sei proprio più la stessa di prima; quando hai la sensazione infantile di aver scovato un tesoro, ma lo hai scoperto solo tu ed il mondo ne è insospettabilmente all’oscuro e sta a te divulgarlo per salvare l’umanità; quando a sedici anni mi venne a trovare Montaigne, con i suoi Saggi, o a trenta Marquez o a quaranta Tolstoj (in realtà Tolstoj era passato anche prima, ma evidentemente non avevo sentito bene). Insomma. Quando ti chiedi, incredula: “Ma come avrò fatto a vivere prima, ignara e ignava?”.

Saturday, 01 March 2014 00:00

Folk across the Atlantic

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Atteso ritorno ad Avellino quello di Gareth Dickson, cantautore di Glasgow giunto per la prima volta in terra d’Irpinia lo scorso luglio in occasione della rassegna La bella estate, tenutasi al Carcere Borbonico. Il concerto ebbe un positivo riscontro, e così, trovandosi in Italia per una nuova tournée, il Nostro ha accettato l’invito a suonare di nuovo in città, questa volta al Godot Art Bistrot.

Thursday, 27 February 2014 00:48

Svincolarsi dalle condizioni

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Palco libero al Trianon è una rassegna indipendente per la valorizzazione della musica e dei musicisti campani. Lo storico teatro di Piazza Calenda offre il suo palco a gruppi musicali di ogni genere, mettendo a loro disposizione una strumentazione ed una acustica fuori dal comune per band abituate, per lo più, a contesti molto meno professionali. La seconda serata di questa interessante iniziativa ha visto alternarsi sul palco quattro formazioni: David Green, Concetto Etico, Melt! e Stella Diana.

Monday, 03 February 2014 00:00

Evocazioni e suggestioni sonore al San Carlo

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Da tempo declinare  al femminile la figura del "direttore d’orchestra" è sempre meno un’eccezione. Al San Carlo di Napoli, alla guida dell’orchestra del Massimo napoletano, ritorna dopo due anni la giovane direttrice d’orchestra sudcoreana Han-Na Chang, già acclamata violoncellista, allieva del leggendario Mstislav Rostropovich e di Mischa Maisky. Al suo fianco, nel Concerto n. 1 in la minore per violoncello e orchestra op. 33 di Camille Saint-Saëns, il violoncellista statunitense Lynn Harrell, ospite delle principali istituzioni musicali mondiali e partner musicale di artisti del calibro di Anne Sophie Mutter, Itzhak Perlman, Vladimir Aškenazi, André Previn.
Nella magnifica sala del San Carlo iniziano a dipanarsi le sinuose melodie di Claude Debussy.

Tuesday, 28 January 2014 00:00

Claudio Abbado, un ricordo

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Ricordare un grande direttore d’orchestra a pochi giorni dalla scomparsa senza rischiare di impantanarsi in rievocazioni agiografiche o, peggio, retoriche è impresa difficile. Ma se si tratta di Claudio Abbado – che dell’antiretorica ha fatto il tratto distintivo della propria arte interpretativa e della propria vita – ripudiare qualsiasi tentazione vanamente celebrativa costituisce un imperativo categorico.
Tra i più grandi direttori d'orchestra del secolo scorso, Claudio Abbado.

Thursday, 30 January 2014 00:00

Tempo cattivo, ma non solo di martedì

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Il giorno nuovo, ultimo lavoro dei Tuesday's Bad Weather, si apre con il suono melodioso di un’arpa: solo un'intro che presto lascia spazio ad una chitarra elettrica di vaga ispirazione “renzulliana” (Litfiba) che fa incetta, abusandone, di e-bow. E ben presto si intuisce che sarà una lunga giornata da affrontare. Il leit-motiv che accompagna tutto il disco è un rock piuttosto ordinario, anacronistico e già sentito, a tratti anche molesto. La sensazione che ne deriva è un leggero fastidio, che genera, più che altro, la speranza che non duri molto.

Saturday, 25 January 2014 00:00

Pollini incanta con Chopin, nel ricordo di Abbado

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Un diario intimo, acquerelli di variegate espressioni dell'animo umano; nostalgia, struggimento, rimpianto, disperazione, melanconia, illusioni. La produzione pianistica di Fryderyk Chopin (1810-1849) quale una sussurrata confessione, un monologo sommesso di un’anima pacatamente tormentata, tragicamente sensibile.

Friday, 17 January 2014 00:00

Fratelli d'America

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Il legame che annoda le sorti del rock italiano a quelle del rock in chiave folk di matrice americana data dalla fine degli Anni '60 e da allora sembra non essersi mai più sciolto. E se per tutto lo stivale “complessi” o più internazionalmente band ricantavano nella lingua di Dante le hit anglo-americane del momento o si ispiravano ad esse, spaziando dal beat al pop al garage (inglobando la nuova moda psichedelica e appropriandosi con la dovuta perizia tecnico-compositiva del progressive) solo in Emila sembra che il verbo del folk, principalmente nella versione dylaniana o byrdsiana, abbia ispirato epigoni di fama e spessore.

Wednesday, 01 January 2014 00:00

L'incanto di K.Lone

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Vi è mai capitato di svegliarvi improvvisamente e di non sentirvi più quella persona che poc’anzi dormiva nel vostro letto?
No, non sono impazzita (in realtà secondo me sì, ma il mio analista dice che devo dirvi di no).
Comunque, più avanti capirete il perché.

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il Pickwick

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