“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Friday, 21 July 2017 00:00

I Primal Scream e il lord laburista

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Da Glasgow alla Romagna, dal 1982 al 2017... non sembrerebbe, a sentirli ma soprattutto a vederli, che siano trascorsi ben trentacinque anni dal loro esordio. Bobby Gillespie, il leader indiscusso della band, è un vero frontman: riesce a catturare l’attenzione – e a stimolare la partecipazione – del pubblico con un fare da vero English Lord. E pensare che lui è scozzese e che è un convinto laburista, ma di quelli fighting!

Il padre militava nel Partito Socialista scozzese, tanto per dire, e lui ha fatto campagna elettorale dichiarata e partecipata per Corbyn (sul profilo Instagram della band vi è una foto con la scritta: “Vote Labour Vote Corbyn For the many Not the few”, cioè: “Vota Laburista Vota Corbyn Per i molti Non per i pochi”). Eppure il laburista Gillespie ha nelle movenze una grazia sopraffina e i suoi lineamenti sono molto delicati, così come il suo fisico è asciutto e agile. Un elegante paio di pantaloni neri e una ricercata camicia laminata dorata lo hanno fatto sembrare un gentiluomo sceso da una navicella spaziale proveniente dal passato. Questa sensazione, insieme alla solidità della band e agli incroci stilistici che l’hanno resa una formazione musicale di primo piano, sia per il pubblico che – e forse ancora di più – per la critica, ha creato una piacevole atmosfera e prodotto un ottimo concerto. Il pubblico non era quello delle migliori occasioni, probabilmente perché il luogo scelto, Villa Torlonia in San Mauro Pascoli, non è raggiungibile se non in automobile, ma era entusiasta. Mi permetto un inciso: auspico che il prossimo anno la rassegna cesenate “torni a casa”, magari proprio nella Rocca Malatestiana, non foss’altro che per una questione di più ampia fruibilità.
Tornando allo stile musicale del gruppo, al rock-blues di origine rolling-stonesiana si sono negli anni aggiunti elementi indie – e questo molto presto, eravamo ancora negli anni '80, tant’è che i Primal Scream sono uno dei gruppi grazie ai quali si è definito il genere stesso! – elementi acid, dance, psichedelici (ovviamente!). Si è ascoltato, e percepito, un po’ tutto il loro repertorio più rilevante sabato scorso (da It’s Alright, It’s OK a Stars, a Swastika Eyes, a Jailbird, a Rocks, a Loaded), in un crescendo di partecipazione del pubblico esteticamente attraente quasi quanto il nostro “leader” Gillespie. Leader, o guru, che ha deciso di modificare la scaletta prevista inserendo come ultimo pezzo Come Together, e cantando, per apporre il suggello finale alla performance, e facendo poi ripetere al pubblico, più e più volte, le seguenti parole, come fossero un mantra, o una profezia:

“Brothers and sisters we got the power
W l'autonomia
We got to get together”.

Mi auguro si tratti della seconda, e che si avveri.

 

 



ACIELOAPERTO
Primal Scream
voce Bobby Gillespie
chitarra Andrew Innnes
tastiera e sintetizzatore Martin Duffy
basso Simone Butler
batteria Darrin Mooney
chitarra solista Kevin Shields
chitarra ritmica Barry Cadogan
San Mauro Pascoli (FC), Villa Torlonia – Parco della Poesia Pascoli, 15 luglio 2017

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