“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Sunday, 01 May 2016 00:00

Io so

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                       per  F.                       

 

Io so di te quel che altri non sanno
Io so chi sei
Io so quel che ti agita dentro
Io so della tempesta dalla quale sei uscita
In un giorno ventoso di marzo
Io so quando il tuo cuore ben serrato
Si apre incontrollato a chi ti chiede aiuto

Io so che sei venuta dal mare
E che per questo vivi nel timore di perderti
O di naufragare nell’umida penombra
D’un sogno salmastro
Io so quel che ti manca
Così come so quel che possiedi
Io so tutto delle tue tristezze
Così come so della tua voglia di fuggire
Da tutto e da tutti
Io so qualcosa dei tuoi sogni di felicità
Degli incanti d’amore a cui non cedi
Io so delle tue paure così come so
Del tuo silenzioso coraggio
Io so che la tua debolezza è nel profondo di te
Lì dove riesci a dar vita alla tua invisibile
Forza
Io so delle tue cadute sin da quando
Eri piccola e cercavi disperatamente
Una mano da afferrare
Io so tutto dei tuoi amori terreni
E dei doni divini che a stento trattieni
Io so qualcosa dei pianeti nascosti
Che fanno di te una specie preziosa
Così come so qualcosa
Del tuo raro e sfuggente sorriso
Io so della tua giovane voglia di ridere
Come so della dolcezza infinita
Delle tue lacrime
E so ciò che rende fragile
Il tuo sonno e inquiete le tue notti
Io so che vorresti un mondo di favola
Così come so del tuo sguardo vigile
Saldamente aperto su quel reale
Che vorresti tenere a debita distanza

Io so che mi sei compagna
Pur senza esserlo
E so per certo che tale rimarrai
Chiusa per sempre in questo mio essere
Nulla del nostro proprio Nulla.

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