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Saturday, 22 November 2014 00:00

Un fumetto coi baffi!

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Da quando sono piccolo mi sono sempre chiesto perché ogni volta che gli alieni arrivavano sulla Terra, atterravano sempre o in Giappone o negli United States of America. Spazi di parcheggio migliori? Voglia di grossi cheeseburger, amore per i canyon, sono amanti di samurai, salaryman, sushi, videogiochi? Poi pensavo: cosa accadrebbe se attaccassero una qualsiasi altra nazione? E nel bel mezzo del cammin di nostra vita, a sciogliere ogni mio dubbio ci hanno pensato due baffuti supereroi (no, non in calzamaglia!): Davide La Rosa e Riccardo Pieruccini presentano Prussiani Vs Alieni!

Alla fine del 1700, mentre la Storia è impegnata a seguire gli esiti della rivoluzione francese, la Prussia è in pericolo! Tutti i cavalli dell'esercito sono spariti durante la notte: e senza la cavalleria, come possono i soldati difendere il loro Paese? Una domanda corre veloce per i corridoi del palazzo reale: chi è stato? Gli investigatori non ci mettono molto a scoprire il colpevole: degli alieni provenienti dalla Luna. C'è un solo modo per recuperare i preziosi equini, mettere in moto i propri robot! Ed è così che arriva sulla scena una élite di guerrieri, tre uomini e tre donne, che con i loro mecha in stile steampunk si getteranno a tutto vapore in questa battaglia.
Il bello del progetto di Davide e Riccardo non sta solo nella trama fuori da ogni schema e che si preannuncia foriera di azione e risate, ma anche nell'essere un'idea finanziata con il crowdfunding − e cioè quella forma micro-finanziamento dal basso grazie alla quale si può sostenere economicamente un'iniziativa a seconda delle proprie tasche − che negli ultimi anni sta rendendo reali tante piccole perle grazie agli sforzi del pubblico. È al momento in atto il loro piano B come Blitzkrieg: dal 10 novembre sulla piattaforma Indiegogo i due combattono gli invasori con più impegno (e baffi) che mai!

Perché avete scelto la Prussia come obiettivo dell'invasione aliena?
Riccardo Pieruccini: Perché Davide dice che i Prussiani sono stati un popolo tosto e cattivo! E perché c’erano i baffi!
Davide La Rosa: E perché gli alieni sono l'unica cosa che può mettere in difficoltà i Prussiani.

Cosa vi piace del genere steampunk?
Riccardo Pieruccini:
A me piacciono i capi di abbigliamento retrò che spesso si fondono con macchinari strambi! I cappelli a cilindro ad esempio! È un genere che da parecchie soddisfazioni estetiche!
Davide La Rosa: Il fatto che danno una logica quasi (QUASI) sensata ai robot nel XVII e XIX secolo.

Meglio i classici robot stile Mazinger o l'ultimo reboot di Optimus Prime?
Riccardo Pieruccini:
Non disdegno le ultime produzioni, come ad esempio Pacific Rim, che mi è piaciuto molto. Ma credo si sia perso un po’ lo spirito di concetto di “meccanico” e spesso ci ritroviamo con robot eccessivamente umanizzati. Anche se adoro cose come Neon Genesis Evangelion, personalmente preferisco serie in cui i robot assomigliano poco ad un essere vivente.
Davide La Rosa: Mazinger tutta la vita... anche se non ho nulla contro i robot moderni. È solo perché mi piace la fantascienza vetusta.

"Da grandi baffi derivano grandi responsabilità": perché i baffoni sono così importanti nel vostro fumetto?
Riccardo Pieruccini:
Che domande, perché li avevano i Prussiani!
Davide La Rosa: Perché senza baffi non sei un vero prussiano... senza baffi sei solo o tedesco o viennese.

Quali sono state le cose che più vi hanno influenzato durante l'ideazione e la creazione di questo progetto?
Riccardo Pieruccini:
Davide ha aperto un rubinetto e io ho acceso l’acqua calda: lui ha portato la pentola e l’ha riempita d’acqua, io un fornello e l’ho messa a bollire, lui ha buttato il sale, io la pasta!
Se dovessi fare una lista di cose che − in un processo come questo − ci hanno influenzato sarebbe troppo lunga... Per quel che mi riguarda dal punto di vista grafico devo molto a One Piece, di cui sono un fan sfegatato, ad Asterix (che ancora non è stato citato ma mi sono accorto che ho preso tanto dal lavoro di Uderzo, conosco Asterix da quando ero bambino!) e agli anime dei robot che dal 1980 ad oggi mi fanno luccicare gli occhi!
Davide La Rosa: I film giapponesi di fantascienza vetusta e i cartoni con i robottoni... e le puntate di Voyager (per via degli alieni).

I sei eroi e i loro robot sono ispirati a qualche personaggio in particolare?
Riccardo Pieruccini:
Beobacthen, il capo, è ispirato agli anime robotici anni '70, con ciuffoni improbabili e sguardi cattivi; il suo Gran Condottiere è un design completamente originale. Schlange prende molto dalla fisicità del siciliano medio e il Gran sparagliere è più un ammasso di mitragliatrici che un robot vero e proprio! Enchorchen si ispira a Grunf del gruppo TNT mentre il Gran Cannoniere è una citazione del Gun Cannon di MS Gundam 079.
Con Schmetterling volevo inserire nel gruppo un personaggio un po’ meno “sborone” che facesse la parte della “carina” della squadra, piccola e sorridente. Il Suo Gran Cazzottiere è una citazione del film Real Steel con Hugh Jackman! Storch è l’algida atleta, con la puzza sotto il naso. Se proprio dovessi trovarle un’ispirazione penserei alle bellezze longilinee di Leji Matsumoto. Il gran Kavaliere è una citazione dello Sherazad da I cieli di Escaflowne (anime giapponese), Kegel è il classico donnone fiammingo, una specie di solista della cavalcata delle valchirie! Il suo gran Polveriere è ispirato al bellissimo Cherno Alpha di Pacific Rim.

Com'è stata la vostra collaborazione?
Riccardo Pieruccini:
Bella e facile! Davide lascia piena libertà e asseconda molto quel che faccio, incoraggiandomi a creare anche altre cose lungo il cammino! Inoltre mi fa sempre un sacco di complimenti, lavorare con lui è gratificante.
Davide La Rosa: Stupenda... Riccardo, oltre a essere un disegnatore di una bravura disarmante, riesce ad aggiungere particolari che danno uno spessore maggiore ai personaggi.

Come mai avete deciso di usare il crowdfunding per lanciare il fumetto?
Riccardo Pieruccini:
Perché la normale autoproduzione sta mostrando dei limiti di età come metodo di pubblicazione... e i costi elevati costringono molti a rinunciare. Il crowdfunding permette di far conoscere un prodotto al pubblico, testarlo e immetterlo nel mercato ammortizzando le spese... è una nuova opportunità che va studiata e sfruttata, che può andare a braccetto con altre forme di editoria.
Davide La Rosa: È un progetto che ha dei costi abbastanza elevati e con l'autoproduzione non avremmo potuto sostenerli... inoltre con il crowdfunding (parola troppo difficile da scrivere e da pronunciare) abbiamo la possibilità immediata di vedere se, e quanto, il progetto può interessare. Con il piano A abbiamo visto che il progetto interessava ad un buon numero di persone ma non era abbastanza popolare per raccogliere quindicimila euro. Il pubblico in questa fase ci ha aiutato molto, così con il Piano B abbiamo deciso di rinunciare a qualcosa, ridurre la cifra da raccogliere dimezzandola) e aggiungere una novità molto richiesta, il colore.

Come funziona però il piano B? Semplice: il prima volume unico è stato diviso in due parti, e la prima viene realizzata grazie al vostro aiuto, con un target di 6.500,00 € (mentre scrivo hanno già raggiunto l'80%!). Verrà impaginato in formato B5, il classico formato dei fumetti d'oltreoceano, e sarà interamente a colori grazie alla collaborazione il supporto di alcuni coloristi, al prezzo di 9,90 €.
Se volete difendere la Prussia insieme a loro non vi resta che cliccare qui. C'è tempo fino al 1 dicembre.

 

 

 

 

 

 

Prussiani vs Alieni
matite e china
Riccardo Pieruccini
soggetto e sceneggiatura Davide La Rosa
crowdfunding https://www.indiegogo.com/projects/prussians-vs-aliens
website www.prussianivsalieni.com
facebook https://www.facebook.com/prussianivsalieni
info
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