Extra La locanda delle chiacchiere
«Il viaggio s’arresta in una locanda: scoppietta la fiamma, una musica dice il suo tono, il bisbiglio di voci vi domina legando i tavoli ai tavoli, gli uomini agli uomini. È qui che i racconti s’incontrano».
Les Voyages de Lubylu – Natale a Taipei_8giorni in 8mail
Written by Luca del Vaglio7° GIORNO
Bisogna dirlo, Julia ha un grande pregio, quando siamo soli mi fa sentire intelligente.
Ieri sera dopo il mio meraviglioso giro per la città in assoluta libertà e la cena lievemente piccante a base di curry, sono ritornato in albergo co' tutta 'a vocca appicciata. La dott.ssa Jenadostovic mi aspettava in camera per aggiornarmi sulla riunione con il Museo.
Io seguivo con attenzione il gocciolare straordinariamente regolare e cadenzato
Written by Delio Salottolo“Sì!”. Il nodo dell’impiccato è anche detto nodo del boia, proprio perché veniva utilizzato durante le impiccagioni. L’efficacia di questo nodo è data dal fatto che la sua forza di chiusura è molto meglio regolabile rispetto a quella del nodo a forca e, dal momento che ha il collo più ampio, si è sempre ritenuto che potesse rompere le vertebre superiori della spina dorsale in maniera più rapida e facile, dunque indolore. Si tratta di un metodo sicuramente più compassionevole della classica forca, perché in quelle esecuzioni le persone assaporavano la morte per un periodo più lungo attraverso la lenta stretta dello strangolamento. Può essere utile ricordare in via preliminare che il nodo dell'impiccato viene usato anche per scopi differenti, come ad esempio assicurare gli ami al filo da pesca.
Sino a un certo punto lottò e si coperse gli occhi,
ma poi vinto dal desiderio e sbarrati gli occhi,
corse a quei morti e:
“a voi” disse “sciagurati, saziatevi di questa bella vista!”.
(Platone, Repubblica, IV, 440a)
Nothing is real
(Strawberry Field Forever, John Lennon)
INTRODUZIONE
Per raccontare come si deve questa storia bisognerebbe partire dall’infanzia, o addirittura dalla nascita del protagonista: io. Forse sarebbe un’esagerazione, ma del resto come faccio a sapere da che punto partire per raccontare la storia della mia vita?
"Summer Jumboree Festival": fenomenologia di un evento
Written by Eleonora CesarettiNei primi giorni di agosto, per la precisione dal 2 al 10, Senigallia (Ancona) si è vista animare dalla ormai famigerata febbre degli anni Cinquanta, concretizzatasi attraverso il festival del Summer Jamboree.
Senigallia venne fondata tra il 389 e il 383 a.C. dalla tribù gallica dei Senoni; da qui si sono ivi avvicendati Romani, Visigoti, Bizantini, e via dicendo. Eppure la città sembra essersi cristallizzata a metà del Novecento, celebrandone la nostalgia con tutte le forze di cui dispone.
Pt. 08: Chi prima arriva meglio... conquista!
Written by Domenico Di Francia KeneruSoggetto e Sceneggiatura: Domenico Di Francia / Keneru
Matita e China: Domenico Di Francia / Keneru
Colorazione digitale: Ivan Ferrara
L’apparizione. Memoria di una vita irreale
Written by Jennifer PoliEra un freddo mattino di gennaio. Le nuvole pallide e gonfie offuscavano il sole, quasi fossero gelose del suo antico splendore.
Alba se ne stava in cucina coi gomiti poggiati sul tavolo e l'aria assorta. Tra le dita affusolate e bianchissime rigirava un ricciolo nero che le pendeva dalla fronte, simile ad un prezioso gioiello orientale.
Una sigaretta fumava silenziosa dal posacenere ed il caffè ormai era freddo, dimenticato.
“A cosa pensi Alba?” le domandò sua madre con un leggero senso di inquietudine.
Les Voyages de Lubylu – NATALE A TAIPEI_8giorni in 8mail
Written by Luca del Vaglio6° GIORNO
Merry Christmas, Merry Christmas, pure la sveglia stamattina alle 6.45 mi ha detto Merry Christmas... sempre perchè qua Natale non esiste.
Fuori non c’è il sole di ieri, il cielo è di nuovo coperto, si sa che a Pasquetta il tempo è sempre 'na zoza.
Pasqua, Pasquetta o Natale, un fioretto si deve fare: voglio essere buono ancora di più di quanto lo sono stato in questi giorni; ho deciso di non parlarvi della nostra Jenadostovic, ma solo per today, non vi preoccupate.
15 buoni motivi per scegliere una vacanza nei Campi Flegrei
Written by Alessia CarnevaleScegliere la meta giusta per le tue vacanze è fondamentale. Le ferie sono quasi terminate e non puoi rischiare di tornare a lavoro scontento. Finora hai visitato capitali europee ma non ti senti soddisfatto? Ti piace comprendere a fondo la mentalità del luogo in cui approdi e fare tuoi gli stili di vita locali? L’estate non è ancora finita! Affrettati a scegliere un fantastico soggiorno last minute nella meravigliosa comunità di Pozzuoli, zona di tempo libero. Non perdere l’occasione della tua vita.
Sei affascinato dai misteri della giungla nera? Cerchi nella villeggiatura un significato che vada ben oltre il solito relax? Sei certo di riuscire a mantenere la calma in tutte le situazioni?
I Campi Flegrei ti aiuteranno a testare la tua resistenza, offrendoti la possibilità di sentirti all’interno di una savana boscosa ma senza rinunciare a tutti i comfort di una piccola cittadina.
E quindi la notizia lo ha esaltato, altroché: un fottio di bombardamenti chimici a livello sinaptico ed emissioni di sostanze dai nomi probabilmente impronunciabili e, insomma, il suo povero team di ricettori cerebrali ha avuto un bel daffare a ricreare condizioni stabili perché il povero Antonio Conte non cadesse faccia a terra, fulminato dall’eccezionalità dell’evento. Di qui, il brivido: gli è partito direttamente dall’ipofisi, inscatolata dentro parecchi centimetri di tessuto encefalico e osseo, il tutto rivestito dal parrucchino di risma invidiabile e prezzo vergognosamente elevato. Si è diffuso lungo collo e schiena e braccia, tralasciando la metà inferiore e rendendo cianotiche le dita che stringono il telefono e molli le gambe. Quando riattacca ha in mente un’immagine in cui è solo e circondato allo stesso tempo. Ha cercato a lungo quell’immagine e ora è lì, palpabile come i capelli che prima non c’erano e ora voilà, reali, redivivi, umani. Appoggia pollice e indice di entrambe le mani ai lati della testa e fa pressione all’insù. Plop.
ART 3.0: AutoRiTratto di Andrea Veronica Solé Costa
Written by Catia GiaccheriniAndrea Veronica Solé Costa è nata a Buenos Aires in Argentina, seconda figlia di madre di origine piemontese e padre di origine catalano. Dopo aver vissuto bellissimi periodi estivi della giovinezza nelle Pampas − dove si insediarono i coloni italiani – vive l'adolescenza nel terrore della dittatura. Hanno scritto su di lei: Piero Nincheri, Bruno Chiarini, Mary Jane Riley.
- Andrea Solé Costa
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- Gottfried Helnwein
- Lyric Dance Company
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- FiorGen Onlus
- Accademia dei Sensi
- Doppio sguardo
- Arianna 1
- scenografia per Caravaggio
- Nuove visioni di Lyric Dance Company
- allegoria
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- Catia Giaccherini
- Il Pickwick
Carlo Maltese (Firenze, 1947) artista, designer, professore per più di trent'anni negli istituti di istruzione artistica, collaboratore per progetti e riviste di architettura, vanta al suo attivo, negli oltre quarant'anni di attività, numerose partecipazioni ad eventi nazionali ed internazionali, nonché alcune personali in prestigiosi spazi espositivi e musei. Di natura introversa e autodidatta per vocazione, nonostante i titoli di studio conseguiti e i continui aggiornamenti, fin da giovanissimo si accosta a tematiche che, come ebbe a scrivere Lara Vinca Masini nel 1973, “hanno più riferimento all'estero, per esempio con il “nouveau-réalisme” francese, che non in Italia”.
- Carlo Maltese
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ART 3.0: AutoRiTratto di Luca Canavicchio
Written by Catia GiaccheriniDiplomato alla sezione di Decorazione pittorica e Restauro all'"Istituto Statale d'Arte" di Firenze e in seguito laureatosi in storia dell'arte contemporanea, Luca Canavicchio ha svolto l'attività di pittore e decoratore e di insegnante di Illustrazione e Storia della Gioielleria Contemporanea alla scuola internazionale di gioielleria 'Le Arti Orafe di Firenze'. La sua attività nel campo delle arti applicate inizia, in realtà, come decoratore nella bottega artigiana di famiglia. Nel 2005, sotto la guida dei ceramisti Sandra Pelli e Stefano Giusti, inizia la sperimentazione delle diverse tecniche di produzione ceramica fino all'apertura di un proprio laboratorio, a Galliano di Mugello, nel quale realizza opere plastiche caratterizzate da una forte sintesi formale operata a partire dalle forme naturali di partenza. Luca Canavicchio produce esclusivamente pezzi unici, eseguiti interamente a mano con le tradizionali tecniche del modellato a tutto tondo, della lastra e del colombino, dei quali cura personalmente ogni fase realizzativa, dal progetto alla finitura. Lavora principalmente in maiolica, spesso con dorature e lustri metallici al terzo fuoco.
(fonte: fondazioneartigianato.it)
Les Voyages de Lubylu – NATALE A TAIPEI_8giorni in 8mail
Written by Luca del Vaglio5° GIORNO
Sveglia sempre alle 7.00, come tutte le mattine. Ma ogni mattina mi aumenta il dolore di stomaco, dolore dovuto più che ai piatti prelibati cinesi, ai bocconi amari serbi.
Vasca idromassaggio, colazione, bicchiere di acqua calda, fietaxi.
Oggi è una splendida giornata, più che la vigilia di Natale, sembra Pasqua, in uno di quei ridenti giorni primaverili. Il cielo è azzurro e splende forte il sole e tutti i cinesi vengono al Mant con l'ombrello, giustamente... non sia mai che s'avesser' abbronza' nu poco.
ART 3.0: AutoRiTratto di Roberto Braida
Written by Catia GiaccheriniAutodidatta, fin da ragazzo si dimostra portato per le discipline artistiche e nonostante la scomparsa prematura del padre, non perde di vista il suo primario obiettivo: continuare a dipingere per ricercare una propria dimensione artistica.
Pittore/Disegnatore/Pittore figurativo con accenni surreali e metafisici; dipinge ad olio sia su tavola che su tela. I suoi soggetti preferiti sono i paesaggi marini, dove il mare diventa primo attore di una storia surreale.
Partecipa attivamente alle più importanti fiere di settore in Italia e all'estero, da Padova a Bari, da Bologna a Miami.
Un'importante mostra nell'ottobre del 2003 alla Stazione di Venezia Santa Lucia dal titolo Oltre-mare, in collaborazione con Grandi Stazioni, rende ancora più solida e importante la presenza di questo artista sul mercato nazionale ed internazionale.
(fonte: arte-sanlorenzo.it)
Quando ti sei accorto di voler essere un artista?
In giovanissima età mi accorsi del bisogno irrinunciabile di disegnare continuamente, e intorno ai quattordici anni iniziarono gli approcci con il colore, che scoprii di amare moltissimo; in questo periodo creai le prime tempere su carta. Attorno ai diciotto anni, poi, iniziò l’avventura della “vera” pittura, con i colori ad olio francesi che mi furono regalati e che, da allora, non ho mai abbandonato.
- Roberto Braida
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Piero Gensini, sessantanove anni, fiorentino, ha esordito come pittore e a metà degli anni ‘70 si è dedicato alla scultura. Ha tenuto ventisette personali, e partecipato a ventidue simposi internazionali e a più di duecentotrenta collettive. Le sue opere sono custodite nei maggiori musei. È vicepresidente della Classe di Scultura dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.
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