“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Extra

Extra La locanda delle chiacchiere

«Il viaggio s’arresta in una locanda: scoppietta la fiamma, una musica dice il suo tono, il bisbiglio di voci vi domina legando i tavoli ai tavoli, gli uomini agli uomini. È qui che i racconti s’incontrano».

Thursday, 03 September 2015 00:00

La città istoriata. Siviglia, day 1

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Arrivo in questa città torrida. È domenica, e il fatto che la gente in giro sia poca la fa sembrare deserta: devono essere tutti in spiaggia o rintanati in casa a godersi il sollievo della penombra.
Si fa presto ad orientarsi: la parte antica della città, quella più pittoresca, si rannicchia nell’alcova formata dall’ansa del Guadalquivir, affiancato da una spaziosa strada a tre corsie. Il resto è un dedalo di viuzze che sfociano in piazze dalle dimensioni spropositate, casette affastellate dalle persiane sprangate e marciapiedi rosicchiati.

Tuesday, 01 September 2015 00:00

ART 3.0: AutoRiTratto di Justyna Kopania

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Desideravo intervistare Justyna Kopania già da qualche mese; seguivo la sua pagina, le sue pubblicazioni e un giorno ho provato a contattarla. Per mesi non ho ricevuto risposta. Un giorno le ho scritto un solo puntino in privato questa volta sul suo profilo Facebook. Passano poche ore e ricevo una risposta. Le scrivo quindi che vorrei intervistarla per la rivista Il Pickwick e le chiedo se posso porle alcune domande. Lei accetta con generosità e scrive, scrive e quasi mi travolge con questa volontà che sembra bucare la rete, con questa potenza che si manifesta non solo nelle sue opere ma nel suo modo di essere. E mentre leggo le sue risposte e tento di dar loro la stessa forza con cui le metabolizzo, mi sento come chi sta intervistando un'artista che resterà nella storia e sorrido della fortuna e della gioia che scrivere questo articolo mi procura. Di seguito l'intervista in italiano e in inglese.

Sunday, 30 August 2015 00:00

Mio amato carceriere (V capitolo)

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ALLA RADICE DEL RITMO

 

 

Segui il messaggio che proviene dagli occhi,
non badando a chi è indossarli.
Perditi nel profondo di quei laghi
e punta diritto alla loro fonte.
Consenti alla loro purezza di essere la tua
e che il loro mondo divenga il tuo mondo.
             (V messaggio)

 

 

Aprendo gli occhi quel mattino, ebbi modo di verificare che la scappatella della sera precedente qualche segno lo aveva lasciato, dal momento che l’orologio sul comodino segnava che erano già le otto meno qualche minuto.

Tuesday, 25 August 2015 00:00

ART 3.0: AutoRiTratto di Marco De Angelis

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Marco De Angelis è vignettista, illustratore, giornalista professionista e grafico ed è nato nel 1955 a Roma. Finora ha pubblicato su circa centocinquanta testate in Italia e all’estero. Dopo essere stato vignettista e redattore del Popolo dal 1979 al 1997, ha collaborato lungamente con Il Messaggero ed è entrato nella redazione di Repubblica nel 2003. Ha pubblicato sul Il Mattino, Grazia, I Gialli Mondadori, Panorama, Help!, ComicArt, le nuove edizioni de Il Travaso e Marc’Aurelio, giornali stranieri come Washington Post, Los Angeles Times, Chicago Tribune, Vancouver Sun, Herald Tribune, Courrier InternationalLe Monde, Yez, Nebelspalter, Eulenspiegel, WittyWorld (di cui è stato corrispondente dall’Italia). Molti dei suoi disegni sono distribuiti all’estero da The New York Times Syndicate. È uno dei curatori della rivista online Buduàr.

Monday, 03 August 2015 00:00

ART 3.0: Autoritratto di Italo Bolano

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"La disarmonia della famiglia, la disoccupazione del padre nel dopoguerra e una sua conseguente malattia, segnarono la vita della mia vita, del mio "carma", della mia tristezza. A diciannove anni ebbi l'incarico di insegnare disegno e storia dell'arte al liceo del mio paese; dovetti cercare lavoro agli altri componenti della mia famiglia e presto, dopo l'insegnamento, nel pomeriggio cominciai a costruire, con un solo uomo, una casa, che fu ultimata in cinque anni. Il caso volle che cominciassi poi un'altra costruzione; un Centro Museo Internazionale per tutti gli artisti che capitavano all'Elba quando l'isola era ancora una scoperta. Io, che comunciai a fare le prime mostre all'età di tredici anni, trasformai le cantine di un vecchio cascinale in studi d'arte e luoghi per conferenze, incontri, teatro ed iniziai ad erigere monumenti nel terreno circostante abbandonato per la crisi dell'agricoltura del dopoguerra.

Sunday, 02 August 2015 00:00

Al mare con Francesca

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Erano ormai cinque anni che quel rito volto alla ricerca di noi stessi procedeva verso una potenziale catastrofe. Giorno dopo giorno avanzavi sul mio terreno col tuo slancio vitale. Inesorabile. Io mi trattenevo. Pensavo di farcela. Stupidamente. Tanto stupidamente da lasciare che l'invisibile nulla ingoiasse la mia cieca passione. Vasta e cieca come quel nulla che circondava i miei occhi terribilmente stanchi.
T'immaginavo ogni giorno più bella e m’illudevo di riuscire vincitore in questa mia pia aspirazione: conquistarti unicamente con la dedizione più assoluta. Una dedizione che era per me anche una specie rara di asimmetrica dissoluzione interiore. Quella dissoluzione del vivere che solo la contemplazione impossibile della tua chioma sembrava interrompere, per un paio di ore di vera vita – poco più, poco meno – la mia perpetua vacanza nei recessi abituali in cui mi ero assurdamente quanto fatalmente relegato.

Massimo Cantini è nato a Pontassieve nel 1946: ha quindi vissuto gli anni postbellici della ricostruzione, respirato l'aria nuova che soffiava prepotentemente dal resto d'Europa. Infatti, anche Cantini, come altri giovani artisti fiorentini, nei primi anni Settanta cominciò a gravitare alla Galleria Inquadrature (nel 1973 fece parte, con la Galleria, del gruppo "Come pittura"). Poi, nel 1979, insieme agli artisti Del Testa, Fusi, Nigiani, firmò il manifesto Foto di gruppo, presentato da Pier Carlo Santini. Il suo lavoro si è collocato fin dall'inizio entro la tematica del rapporto tra l'immagine derivata dalla natura e il rigore compositivo, l'incasellatura geometrica che non lascia scampo.

Sunday, 26 July 2015 00:00

Variabili indipendenti

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Questa notte ho sognato papà. Quando mi sono svegliata ero in un bagno di sudore, il respiro in affanno. Poi mi sono ripresa ma non è finita lì perché la mente, quasi agisse in completa autonomia dal mio stesso essere, ripeteva sta sperando, solo sperando, non gli resta altro. E per qualche manciata di secondi la cosa è andata avanti in quel modo. Massimo, mio marito, come suo solito si stiracchiava prima di alzarsi dal letto per recarsi al lavoro, mi guarda e dice: ”Che c’è Mariangela, qualcosa non va?” “No, no... un sogno. Soltanto un sogno”.

Friday, 24 July 2015 00:00

La casa dei guaglioni

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“Uno dei miei primi vanti era stato il mio nome. Avevo presto imparato (fu lui, mi sembra, il primo ad informarmene), che Arturo è una stella: la luce più rapida e radiosa della figura di Boote, nel cielo boreale! E che inoltre questo nome fu portato da un re dell'antichità, comandante a una schiera di fedeli: i quali erano tutti eroi, come il loro re stesso, e dal loro re trattati alla pari, come fratelli”.
(L’isola di Arturo, Elsa Morante)

 

Napoli,
il traghetto transita, si arena sul porto, sembra quasi che voglia entrare sulla banchina e dominare la scena, invadere il molo gettando l'ancora nel cemento, seppellire un viaggio. Però poi è esatto, non sbaglia manovra, si ferma prima dell'errore, prima della terra. Con lunghe funi tiene a bada il suo capogiro, uomini anziani sudano alle dieci del mattino dentro un sole estivo già fuori stagione. Intorno a me una folla dalle mille voci aspetta di salire a bordo e conquistare un altro pezzo di mondo con lo sguardo, acciuffa con gli occhi il primo posto, vogliono tutti entrare per primi, salpare e navigare, restare sul podio umido di salsedine e fermare momenti d'acqua e terra troppo profondi, ancora lontani.

Tuesday, 21 July 2015 00:00

ART 3.0: AutoRiTratto di Andrea Casalini

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"In genere tutti gli artisti del Rinascimento maturo cercarono di raffigurare nelle loro opere un'umanità ideale, il cui corpo avesse proporzioni perfette e forme armoniose. Per ottenere tale bellezza formale gli artisti fecero spesso ricorsoa particolari accorgimenti tecnici, come lievi sproporzioni o deformazioni a prima vista impercettibili. Ne sono un esempio le mani e la testa leggermente sovradimensionate del David, che simboleggiano la capacità di agire e l'intelligenza" (Manuela Mazzucchetti, Giorgio Evangelisti). 
Di Andrea Casalini mi colpisce il tratto netto, marcato, deciso, calcato − una sorta di vera e propria imposizione artistica, un graffio creatore lo definirei − con cui definisce, o meglio ridefinisce, le proporzioni consuete imponendo all'osservatore dell'arte sua la ricalibratura dello sguardo, una nuova misurazione percettiva. Osservate, ad esempio, le mani delle sue figure o la maniera nella quale contorna le auto che producono traffico e comprenderete perché ho iniziato questa intervista con una citazione che fa risalire il nostro pensiero, la nostra lettura, al Rinascimento deformativo; impercettibile quasi agli occhi e tuttavia simbolicamente ri-fondante.

Sunday, 19 July 2015 00:00

Mio amato carceriere (IV capitolo)

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GLI ANGELI DEL FIUME 

 

 

Non devi evitare il desiderio,
ma ricordarti che tu e lui non siete la stessa cosa.
Abbandonarsi al desiderio è meglio che resistere,
sfrutta la sua grande energia ed osserva.
Nasce, cresce e ti travolge,
ma alla fine ti lascia e scompare.
       (IV messaggio)


 

Il mattino successivo fu la mia sveglia interna a risolvere i miei dubbi sulla partecipazione al corso di meditazione dinamica. Aprii, infatti gli occhi alle sette, la stessa ora di inizio del corso.

Chi può negarlo? Viviamo in un mondo dalle relazioni sempre più impostate sul modello del consumo al centro commerciale, intense per la loro quantità e non di certo per la loro qualità, dove ci approcciamo gli uni agli altri innanzitutto col desiderio reciproco di toglierci voglie, spendendo pochissimo per avere subito quanto desideriamo e non rischiando praticamente nulla, ossessionati dalle svariate possibilità attorno a noi che sono i nostri nuovi fantasmi, incredibilmente efficaci nell'essere indifferenti quando necessario e diabolicamente capaci in ogni istante di valutare come abili azionisti tanto i vantaggi di un investimento emotivo quanto i rischi ed il miglior momento per disfarcene e perfino con cosa sostituirlo facilmente.

Monday, 13 July 2015 00:00

ART 3.0: AutoRiTratto di Rodolfo Meli

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Quando ho letto il suo racconto sul Guardiano del Sonno – ed è avvenuto dopo aver visto tanti pastelli e quadri nati da quella storia che non mi veniva ancora narrata – ho creduto che le due sentinelle in due torri isolate di confine fossero figura del pittore stesso, e del giovane amico e modello nella sua casa lontana; ma non era così, Rodolfo mi ha spiegato: i due personaggi danno figura a due tendenze che sono in lui e nella sua arte: il personaggio dell'architetto, a quella intellettiva e metafisica; il contadino, che desiderava la vicinanza della terra a quella spoglia d'invenzione che non siano pose semplicemente liriche, al giovane suggerite e poi da lui lentamente variate. (Carlo Del Bravo – Bandecchi e Vivaldi 2006).

Sunday, 12 July 2015 00:00

Racconti sonori – L'attesa

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Hooverphonic – Mad About You

La strada era nel cuore dell’antica città, eppure, in quel lungo tratto in salita buio e scarsamente illuminato, appariva solo anonima e banale strada di periferia; lentamente si inerpicava verso l’oscurità del parco pubblico, dove le macchie oscure delle ambasciate fortificate sembravano tetramente nascondersi in un immobile agguato.

Saturday, 11 July 2015 00:00

Una rivoluzione di nome "Antonio"

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Antonio è una rivista: mettiamo le cose bene in chiaro. Non parliamo di un albo a fumetti, o di una raccolta di freddi scritti che criticano in maniera oggettiva il mondo di oggi. Tra le pagine del progetto edito dall'associazione Terra di Confine troverete il perfetto mix di immagini e parole. Antonio ha una sua filosofia, una sua passione, una sua anima: per indagarla, abbiamo parlato con Vincenzo De Luca Bossa, direttore commerciale del progetto, e Pasquale "Sgobbiart" Angerame, il direttore artistico.

il Pickwick

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