Extra La locanda delle chiacchiere
«Il viaggio s’arresta in una locanda: scoppietta la fiamma, una musica dice il suo tono, il bisbiglio di voci vi domina legando i tavoli ai tavoli, gli uomini agli uomini. È qui che i racconti s’incontrano».
Mi piaceva quando nevicava, là, in Curlandia. La città di S. si ammantava di neve e mi piaceva soprattutto guardarla dalla finestra del mio modesto appartamento, posto a un piano alto di un edificio del centro storico. Il vento soffiava incessante dal Baltico e i fiocchi di neve danzavano in mille giravolte disordinate, in un vortice impazzito che diventava più chiaro e luminoso sotto la luce dei lampioni.
Lo stato delle cose: intervista a Daniele Ninarello
Written by Enrico PastoreProsegue la nostra indagine su Lo stato delle cose. Questa settimana incontriamo Daniele Ninarello e come è ormai consuetudine abbiamo posto anche a lui le fatidiche cinque domande: creazione, produzione, distribuzione, funzioni della scena e rapporto con il reale. Lo scopo di questi incontri, lo ribadiamo, è raccogliere le idee e i pensieri di chi oggi è protagonista della giovane ricerca scenica e cogliere dalle risposte alcune linee guida sugli strumenti necessari per un vero rinnovamento nonché le possibili coordinate verso la scoperta di nuovi paradigmi e funzioni per il teatro inteso nel suo senso più ampio del termine.
Lo stato delle cose: intervista a Kepler-452
Written by Enrico PastoreDecima intervista per Lo stato delle cose. Questa settimana siamo a Bologna per incontrare i Kepler-452. Anche a loro abbiamo posto le consuete cinque domande su temi importanti quali creazione, produzione, distribuzione, funzioni della scena e rapporto con il reale. Lo scopo di questi incontri è di raccogliere le idee e i pensieri di chi oggi è protagonista della giovane ricerca scenica e cogliere dalle risposte alcune linee guida sugli strumenti necessari per un vero rinnovamento nonché le possibili coordinate verso la scoperta di nuovi paradigmi e funzioni per il teatro inteso nel suo senso più ampio del termine.
- Lo stato delle cose
- Intervista a Kepler 452
- Nicola Borghesi
- Enrico Baraldi
- Paola Aiello
- Kepler 452
- Il giardino dei ciliegi
- Premio Rete Critica
- Festival 20 30
- Giuliano Bianchi
- Annalisa Bianchi
- F Perdere le cose
- Tiago Rodrigues
- Teatro Nacional Dona Maria Lisbona
- Desiderio sotto gli olmi
- Eugene O'Neill
- Sophia Loren
- Anton Čechov
- Romeo Castellucci
- Trent'anni di felicità in comodato d'uso
- Karl Marx
- Sigmund Freud
- teatro
- Interviste
- Enrico Pastore
- Il Pickwick
Lo stato delle cose: intervista a Giselda Ranieri
Written by Enrico PastoreCon la nona intervista per Lo stato delle cose questa settimana incontriamo Giselda Ranieri, danzatrice e coreografa ligure di nascita, giramondo per scelta. Abbiamo posto anche a lei le cinque domande su temi importanti quali creazione, produzione, distribuzione, funzioni della scena e rapporto con il reale. Lo scopo di questi incontri è di raccogliere le idee e i pensieri di chi oggi è protagonista della giovane ricerca scenica e cogliere dalle risposte alcune linee guida sugli strumenti necessari per un vero rinnovamento nonché le possibili coordinate verso la scoperta di nuovi paradigmi e funzioni per il teatro inteso nel suo senso più ampio del termine.
Claudio Lagomarsini (Carrara, 1984) si è laureato in Letterature e Filologie Europee all’Università degli Studi di Pisa (2008) e ha ottenuto il Dottorato di ricerca europeo in Filologia romanza all’Università di Siena (2012). Attualmente è ricercatore di Filologia romanza all’Università di Siena. Oltre a diverse pubblicazioni accademiche, suoi articoli di approfondimento sono usciti per Il Post, minima&moralia, Le parole e le cose. Come narratore, ha pubblicato diversi racconti per Nuovi Argomenti, Colla e retabloid, vincendo un contest organizzato dal Premio Calvino nel 2019. Da Fazi ha appena pubblicato il suo primo romanzo Ai sopravvissuti spareremo ancora.
- Claudio Lagomarsini
- Ai sopravvissuti spareremo ancora
- Fazi Editore
- Università di Siena
- Nuovi Argomenti
- Il post
- minima&moralia
- Le parole e le cose
- Philip Roth
- David Foster Wallace
- Saul Bellow
- Michel Houellebecq
- Jonathan Franzen
- Domenico Starnone
- Walter Siti
- Sandro Veronesi
- Roberto Bolaño
- Il grande Alessandro
- Jenny
- Renegade
- Law & Order
- Dogville
- Lars Von Trier
- letteratura italiana
- libri
- Carnage
- Roman Polanski
- Interviste
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
Lo stato delle cose: intervista a Collettivo Dynamis
Written by Enrico PastoreLa nostra indagine su Lo stato delle cose prosegue incontrando il collettivo romano Dynamis. Lo stato delle cose è ciclo di interviste attraverso cui sondare i pensieri e le proposte della giovane generazione teatrale e coreutica su alcuni temi che riteniamo fondamentali: creazione scenica, produzione, distribuzione, funzioni della scena e il suo rapporto con il reale.
I
Conosci il vuoto,
ore lente a passare
e l’insonnia la notte.
Speravo di incontrare
qualcuno, uscendo,
ascoltare parole.
- Luigi Tenco
- Mi sono innamorato di te
- Ho capito che ti amo
- Chi mi ha insegnato
- Se stasera sono qui
- Tu non hai capito niente
- Un giorno dopo l'altro
- Io sì
- Vedrai vedrai
- Ti ricorderai
- Lontano lontano
- Rime e varianti per i miei musicanti
- poesia
- letteratura
- musica italiana
- La Fucina delle Scritture
- Alida Airaghi
- Il Pickwick
Lo stato delle cose: intervista a Matteo Negrin
Written by Enrico PastorePer la settima intervista per Lo stato delle cose torniamo a Torino per incontrare Matteo Negrin, direttore della Fondazione Piemonte dal Vivo. Con questo ciclo di interviste vogliamo sondare i pensieri e le proposte della giovane generazione teatrale e coreutica su alcuni temi che riteniamo fondamentali: creazione scenica, produzione, distribuzione, funzioni della scena e il suo rapporto con il reale.
- Lo stato delle cose
- Intervista a Matteo Negrin
- Fondazione Piemonte dal Vivo
- Lavanderia a Vapore
- Matteo Negrin
- Hans Georg Gadamer
- Verità e metodo
- Glocal Sound Piano Works
- Teatri Nazionali
- TRIC
- Codice dello Spettacolo
- Fondazioni di Origine Bancaria
- Creative Europe
- Museo Van Gogh
- sistema teatrale
- creazione scenica
- teatro
- Interviste
- Enrico Pastore
- Il Pickwick
Che suo marito Loris soffra d’insonnia non la preoccupa più di tanto. Lei, Silvia, confida che tra un dosaggio e l’altro di Xanax prima o poi Loris possa tornare alla normalità. Nel frattempo lui ha preso l’abitudine di alzarsi in piena notte, rifugiarsi in salotto, accendere il computer fumando una sigaretta via l’altra con accanto il bicchiere del suo whisky preferito. Il computer come interlocutore informatico per tentare di far venire alla luce un sia pur esile indizio relativo alle ragioni esistenziali del suo stato d’animo.
Lo stato delle cose: intervista a Marco Chenevier
Written by Enrico PastorePer la sesta intervista per Lo stato delle cose risaliamo la penisola fino alle pendici del Monte Bianco dove incontriamo Marco Chenevier. Abbiamo posto anche a lui le cinque domande su temi importanti quali creazione, produzione, distribuzione, funzioni della scena e rapporto con il reale. Lo scopo di questi incontri è di raccogliere le idee e i pensieri di chi oggi è protagonista della giovane ricerca scenica e cogliere dalle risposte alcune linee guida sugli strumenti necessari per un vero rinnovamento nonché le possibili coordinate verso la scoperta di nuovi paradigmi e funzioni per il teatro inteso nel suo senso più ampio del termine.
RENDEZ-VOUS
Là dove il giorno incontra il latrato dei cani
che si spartiscono un osso,
là dove il mare più grosso diventa bonaccia
dove ogni traccia
di invidia e superbia scompare
e si apre la noce del cuore
Lo stato delle cose: intervista a Mind the Step
Written by Enrico PastoreLa quinta intervista per Lo stato delle cose andiamo in Campania per dialogare con il Collettivo Mind the Step di San Felice a Cancello (CE). Abbiamo posto le cinque domande su temi importanti quali creazione, produzione, distribuzione, funzioni della scena e rapporto con il reale. Lo scopo di questi incontri è raccogliere le idee e i pensieri di chi oggi è protagonista della giovane ricerca scenica e cogliere dalle risposte alcune linee guida sugli strumenti necessari per un vero rinnovamento nonché le possibili coordinate verso la scoperta di nuovi paradigmi e funzioni per il teatro inteso nel suo senso più ampio del termine.
- Mind the Step
- Francesco Ferrara
- Salvatore Cutrì
- Salvatore Scotto D'Apollonia
- Chiara Celotto
- Claudia D'Avanzo
- Simone Mazzella
- Manuel Severino
- Fog
- Look Like
- Bellini Teatro Factory
- Teatro Bellini
- napoli
- Premio Scenario
- Tum
- Rosita Chiodero
- Lo stato delle cose
- Interviste
- teatro
- Enrico Pastore
- Il Pickwick
Venezia: prove generali per una sparizione
Written by Venceslav SoroczynskiQuesto posto odora di fritto spinto e di muffa, di profumi francesi e di fogna. È un posto che c’è, ma non si trova. Ci arriviamo, a Venezia, senza possibilità di sbagliarci, ma poi non la troviamo.
Strenati (con la n) a Santa Lucia, ci abbagliano il sole – perché a Venezia fa sempre caldo, anche la notte di Natale – e i trasportatori di bagagli “autorizzati”, anche se si sa chi li ha autorizzati, visto che la scritta l’hanno tutti, ma è sempre diversa e c’è chi l’ha attaccata col nastro adesivo, chi con lo spago e uno l’ha inchiodata sul legno.
Lo stato delle cose: intervista a Giovanni Ortoleva
Written by Enrico PastoreQuarta intervista ai protagonisti della giovane scena italiana. Questa settimana chiacchieriamo con Giovanni Ortoleva, a cui abbiamo posto le cinque domande su temi importanti quali creazione, produzione, distribuzione, funzioni della scena e rapporto con il reale. Ricordiamo che lo scopo di questi incontri è di raccogliere le idee e i pensieri di chi oggi è protagonista della ricerca scenica e cogliere dalle risposte alcune linee guida sugli strumenti necessari per un vero rinnovamento nonché le possibili coordinate verso la scoperta di nuovi paradigmi e funzioni per il teatro inteso nel suo senso più ampio del termine.
A proposito di “M.I.L.F.”: intervista a Natalia Magni
Written by GianLorenzo FranzìMILF: Mamma Insegnami La Felicità inizia con un inciampo: la protagonista, Sabbri, entra in scena e subito sembra cadere, si smarrisce. Poi riacquista il controllo, ride nervosa, va avanti. Natalia Magni restituisce l’ennesimo trattato sulla solitudine, il ritratto perfetto e centrato di donna, declinandolo attraverso la visione e l’osservazione delle ossessioni più attuali: è in questo modo che Sabbri mette a nudo le maschere che indossiamo tutti, le smonta pezzo per pezzo e ce le sbatte in faccia per permetterci di specchiarci nella nostra (dis)umanità, cadendo nel baratro di un’angoscia tutta contemporanea.