“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

La fucina delle scritture

Extra La locanda delle chiacchiere

«Il viaggio s’arresta in una locanda: scoppietta la fiamma, una musica dice il suo tono, il bisbiglio di voci vi domina legando i tavoli ai tavoli, gli uomini agli uomini. È qui che i racconti s’incontrano».

Sunday, 09 September 2018 00:00

Una cosa passeggera

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Fortuna che me ne sono accorta in tempo. O meglio, l’ho percepito casualmente andando a rivedermi le sue più recenti interviste che tanta materia del contendere avevano dato nel campo televisivo − e anche di certa stampa − sulla funzione culturale dell’intrattenimento.

Sunday, 29 July 2018 00:00

When the Leaves Come Falling Down

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È il 2010. Settembre. Sto guidando l’auto, e ascolto una delle canzoni di Van Morrison che da sempre prediligo. Con Cristina ci siamo appena salutati. Un addio, senza alcun rimpianto da parte di nessuno di noi due.
Ci siamo conosciuti in un incontro conviviale nello chalet dell’Oltrepò Pavese del mio amico Alex. Una serata resa allegra e vivace quanto basta da una cena squisita accompagnata da abbondanti libagioni. Ogni tanto i nostri sguardi s’incrociavano. Ma niente più.

Friday, 13 July 2018 00:00

Un flusso di vita

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Non avevo ancora compiuto diciott’anni, quando una mattina ho deciso di trasformare la mia stanza da letto nella cella di meditazione. Domandarmi il perché era del tutto inutile. Una perdita di tempo. Ho cominciato presto, dalla prima adolescenza, ad avvertire una forte esigenza di immaginare il mio futuro percorso di vita. E per quali finalità. Così come se mi fosse stato possibile dare sostanza al mio eventuale obiettivo a dispetto di quello che avevo già intuito, ovvero il dover fare i conti con la casualità o gli schemi tradizionali.

Friday, 01 June 2018 00:00

Fantasie in sala conferenze

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Quei lati nascosti 


Lunedì mattina di ogni settimana. Puntualmente, alle nove. Ci siamo tutti, più uno. È lo Staff Meeting: ognuno di noi cinque dirige un Department che tratta singoli Rami assicurativi. L’altro è il General Manager.
Siamo al quarto piano del grattacielo nel centro di Milano dove ha sede la rappresentanza italiana della Multinational Insurance Financial (MIF) con Headquarter negli USA, il più grande gruppo al mondo del settore.
Nell’entrare e subito sederci al nostro solito posto, nemmeno una parola.

Sunday, 24 June 2018 00:00

Tutto per la trama

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Emerge dal nulla

 

Nebbia. Seduta a un tavolino nel lato del bar che dà verso la strada sul Viale Argonne sorseggia un delizioso cocktail analcolico e di tanto in tanto lancia lo sguardo all’esterno. È la Milano dei giorni quando le periferie non hanno nulla da invidiare al centro. La città è immersa nel vapore acqueo che la trasforma, la fa apparire come fosse un quadro anonimo appena sfiorato da una lieve carezza del pennello, e la gente che si muove per le vie, le piazze, i lunghi corsi, appare un insieme di figure dalle forme indefinibili, tutte uguali. Sfumano le singole, molteplici personalità che di solito la fanno vivere per quella che è: il cuore pulsante del Paese.
Ecco che le sembra di riconoscere i tratti del suo lento ma sicuro procedere verso il bar, figura slanciata. È lui.

Sunday, 10 June 2018 00:00

Ernie Miller

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“La vita di ogni uomo finisce allo stesso modo. Sono i particolari del modo in cui è vissuto e di come è morto che differenziano un uomo da un altro. Voglio continuare a scriver il meglio e il più sinceramente che posso finché morirò. E spero di non morire mai”.
Ernest Hemingway

 

Ketchum, buco del mondo nella contea di Blaine, 21 luglio 1961.
Da dietro una finestra un uomo scruta con occhi spenti la notte, seduto su di una poltrona in pelle bergere.
Il cielo è tetro, le nuvole oscure, la luna assente; la calura è insopportabile. Una luce fioca riesce, tuttavia, a oltrepassare le nubi, ma non abbastanza da donare nuovamente luce a quelle iridi prive di speranza.

Sunday, 27 May 2018 00:00

Il barbiere di Dantès

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(racconto liberamente ispirato al Conte di Montecristo di Alexandre Dumas)

 

   

 

“Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare”.
 (Samuel Bellamy, Pirata alle Antille nel XVIII secolo)

 

 

a Gérard Genette

 

Edmond Dantès, dopo essere sbarcato a Livorno, imboccò la via San Ferdinando: qui, vicino al porto, si trovava il barbiere dove era stato diverse volte, ormai tanti anni prima. Era un tiepido pomeriggio di maggio e un dolce venticello spirava dal mare incanalandosi nella strada. Edmond camminava e, voltandosi, poteva vedere in fondo alla via gli alberi delle navi, con le vele ammainate, solcati da argentei gabbiani avvolti dalla luce del sole. Riconobbe subito la bottega, nulla sembrava essere cambiato. Dopo una breve attesa, si sottopose alla paziente opera del barbiere e, finalmente, rivide se stesso nel volto che, adesso, si rifletteva nell’ampio specchio di fronte a lui.

Sunday, 20 May 2018 00:00

Cercando il fascino dell'ignoto

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C’è  più di un modo per parlarne
 

L’orientamento resta quello che abbiamo deciso sin dall’inizio della nostra ricerca. Il club si attiva mosso talvolta dal caso, in altre occasioni realizzando un piano prestabilito. Ma sempre stando attenti a non spingerci oltre il naturale campo di un’osservazione che non vuole essere una sorta di studio meramente astratto dell’essere umano.

Saturday, 12 May 2018 00:00

L'esecuzione

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I

Da lontano stava ad osservare
loro che innalzavano capestri:
abili nel condannare,
e delle esecuzioni sommarie
maestri.
Si grattò la testa, pensò
che era meglio andare.

Sunday, 06 May 2018 00:00

Cercando il fascino dell'ignoto

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Quale versione

Da parte sua, non usa incoraggiare né l’una né l’altra interpretazione. Sto parlando di Luca, il più giovane del nostro gruppo, che a fine anno conta di ottenere con il massimo dei voti la laurea in Informatica Umanistica presso l’Università di Pisa. 
Il nostro club non si dà una struttura, né rigidi programmi di incontri. Elasticità di intenti trattati con il dovuto approfondimento.
È un sabato mattina, siamo al bar in Piazza Fontana a farci un aperitivo io, Lorenzo e Luca. Gli altri due, Marco e Daniele, staranno probabilmente cazzeggiando da qualche parte della città.

Sunday, 06 May 2018 00:00

Same Old Trap

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Bah bah balbetta
Astioso poppante
Sonnacchioso 

Vomita merda
A più caro prezzo
Monta disprezzo

Sunday, 29 April 2018 00:00

Numero civico (quinta parte)

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Alla fine dovetti cedere alle circostanze, quando le iridi sbarrate, grigie ed immobili fecero luce sulla tragedia che si era appena compiuta nello studio situato al civico duecentonovantanove. Stavolta non si trattava di una situazione in cui ci si poteva ritrovare per puro caso, assistendo all’altrui delitto per mano di una fredda, irruenta, spietata essenza maligna fattasi persona. Stavolta io ero al centro. IO ERO quella malignità personificata, non più la creatura che ora si era dissolta per restituire la vera forma a quel corpo umano giacente sul pavimento.

Sunday, 22 April 2018 00:00

Cercando il fascino dell'ignoto

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Ossessioni in forma di romanzo 



È un tentativo forse spinto da una visione deformata e a tratti persino patetico, questo mio voler cercare di cogliere se non l’essenza assoluta ma almeno quanto appare in superficie dell’essere umano. Qualcosa che fa pensare al Fiction’s about what is to be fucking human being di David Foster Wallace.
− Dai, Simone, facci capire una volta per tutte dove vuoi arrivare − mi dice Lorenzo. − Quanti di noi, come te poco più che ventenni, vorrebbero essere nei tuoi panni: sei già manager di due radio locali che stanno riscuotendo successo. E il tuo approdo in televisione appare a tutti noi a portata di mano, sebbene tu cerchi − ed è palese − di non darlo a vedere. Non ti basta?

Sunday, 15 April 2018 00:00

L'onda amara

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Il sole mi inonda, ma per puro caso, perché non può evitarlo. La mano di mia moglie penzola nell’incoscienza del riposo, ed io contemplo da sveglio, perché questo caldo non mi fa dormire. Nella storia passata la vita è un attimo; ricordo quando studiai la guerra dei trent’anni. Ci sono stati conflitti che hanno rubato decenni alle persone, tutta una vita, se ci rifletti. Battiato cantava “se penso a come ho speso male il mio tempo, che non tonerà, non ritornerà, mai...” e qui invece la musica impazza come se tutte le persone, non solo gli anziani, fossero sordi. Nulla è suggerito, basilare è diventato altro nelle canzoni: sbatterti tutto in faccia, dirti le cose nel modo più semplice tanto da farlo capire anche ad un cane e nel frattempo vedersi bene dal darti un’emozione, una qualsiasi emozione.

il Pickwick

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