“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Claudio La Rocco

La Principessa Gaia e il rubino del drago

C’era una volta...
C’era una volta in una terra lontana lontana, il regno incantato della città di Pietra. Nel regno vi era una città costruita ai piedi di un’altissima torre di roccia che da sola saliva al cielo in mezzo alla pianura verde dove tranquillo e lento scorreva il grande fiume Vallon. Gli abitanti di quella città vivevano sereni e felici perché a governarli c’erano un Re e una Regina molto buoni, che vivevano in un grande castello e avevano una figlia: la Principessa Gaia.

La favola di Gaia

C’era una volta…
C’era una volta in una terra lontana lontana, il regno incantato della città di Pietra. Nel regno vi era una città che era stata costruita ai piedi di un altissima torre di roccia, che da sola saliva al cielo in mezzo alla pianura verde dove tranquillo e lento scorreva il grande fiume Vallon. Gli abitanti di quella città vivevano sereni e felici perché a governarli c’erano un Re e una Regina molto buoni, che vivevano in un grande castello e avevano una figlia molto bella, la Principessa Gaia. La Principessa Gaia era una bambina molto gentile con tutte le persone, ben educata, che sorrideva sempre, era molto coraggiosa e suscitava simpatia e allegria in tutti quelli che la conoscevano, per cui tutti gli abitanti di Pietra le volevano molto bene.

il Pickwick

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