“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Il Pickwick

Samuel Beckett

"Perché questa commedia tutti i santi giorni?".

Vladimir Nabokov

"Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.".

Sul Fringe: riceviamo e pubblichiamo

"Del Fringe di Napoli, costola vivacissima del Napoli Teatro Festival, avevo già scritto, elogiando due spettacoli presentati nell’ambito di questo vero e proprio 'festival nel festival', organizzato con impeccabile maestria dall’Associazione Interno5...".

Bob Silvers

"Nulla è più raro di un intellettuale indipendente".

William Shakespeare

"Non credere che io voglia lisciarti. Che avanzamento potrei sperare da chi, come te, non ha altro che il suo buon umore per nutrire e vestirsi? Perché si dovrebbe adulare il povero? Eh no, le lingue inzuccherate leccano sono lo sfarzo ridicolo; le pieghevoli giunture dei ginocchi si curvano solo quando la piaggeria può intascare il suo lucro. M'intendi?".

Charlie Chaplin

"In fondo, tutto è una farsa".

Gesualdo Bufalino

"Per questo io solo m'ero salvato, e nessun altro, dalla falcidia: per rendere testimonianza, se non delazione, d'una retorica e d'una pietà".

Giorgio Vasta

"C'è il cielo. C'è l'acqua, ci sono le radici. C'è la religione, c'è la materia, c'è la casa. Ci sono le api, ci sono le magnolie, gli animali, il fuoco. C'è la città, c'è la temperatura dell'aria che cambia nel respiro. C'è la luce, ci sono i corpi, gli organi, il pane. Ci sono gli anni, le molecole, c'è il sangue: e ci sono i cani, le stelle, i rampicanti. E c'è la fame. I nomi. Ci sono i nomi. Ci sono io".

Zygmut Bauman

"Si è verificato l'abbandono della redazione e l'insediamento nei teatri. I critici sono diventati − sempre più spesso − direttori artistici, consulenti, dramaturg, perdendo di vista i lettori e schierandosi a fianco degli artisti".

Robert Walser

"Un mattino, preso dal desiderio di fare una passeggiata, mi misi il cappello in testa, lasciai il mio scrittoio o stanza degli spiriti e discesi in fretta le scale, diretto in strada...".

il Pickwick

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