“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Camilla Vecchione

Oltre la Resistenza. Su "Una questione privata"

Una questione privata è una breve opera di Beppe Fenoglio, parzialmente autobiografica e ambientata durante la Resistenza. Frutto di più stesure, è caratterizzata da molteplici riferimenti letterari e musicali.

La short story secondo Katherine Mansfield

Contemporanea e amica di David Herbert Lawrence e Virginia Woolf, Katherine Mansfield è una nota autrice di racconti. Nasce in Nuova Zelanda, realtà coloniale che fotografa suggestivamente in testi come Millie e The Woman at the Store, entrambi datati 1911.

Robin Norwood. Per imparare ad amarci

È il 1985 quando Robin Norwood, psicoterapeuta statunitense, pubblica per la prima volta Donne che amano troppo (titolo originale: Women Who Love Too Much), testo di autoaiuto tutt’ora di facile reperibilità; a dispetto del titolo il libro, che analizza un problema prevalentemente femminile, si rivolge anche a tutti quegli uomini che ne abbiano la necessità.

“The Fifth Child”: il collasso di famiglia e società

The Fifth Child (in italiano, Il quinto figlio), romanzo di Doris Lessing, vincitrice del Nobel nel 2007, è stato pubblicato per la prima volta nel 1988. Abbraccia vent’anni di vita familiare di Harriet e David Lovatt, una coppia controcorrente nella Londra degli anni ’60: i due disdegnano le avventure di una notte e sono contrari all’uso di contraccettivi, vogliono una famiglia e molti figli; per questi motivi sono aspramente criticati da tutti, esattamente come fino pochi anni prima le persone che non la pensavano come loro.

L’angelo di Natale

Barbara aveva l’aspetto bruno e ribelle di un diavolo, accentuato dall’angelica e onnipresente figura di Anna al suo fianco, i boccoli biondi, gli occhi cerulei, una presenza celestiale paurosa di cani e solitudine.

Dialogo col ragno

Un ragno riposava accanto alla porta della cameretta di un bambino, desideroso di rendersi invisibile: sapeva che quelli della sua specie erano accolti con strilli e alte grida e spesso barbaramente assassinati.

Non si può

Che giornata infernale! Un caldo bestiale, pressoché nessuno in giro. Dovunque andasse gli dicevano: è in ferie, ripassi dopo Ferragosto. In ferie sarebbe andato volentieri anche lui se la solitudine non lo avesse attanagliato talmente forte da impedirgli anche solo di immaginare un singolo giorno senza quel lavoro assurdo e sterile che si era tenuto stretto con la cocciutaggine di una piovra.

Nel nido

Di prima mattina, un cadavere spiaccicato sul manto stradale.
Una carcassa.
Le macchine in arrivo continuavano a passarci sopra, il vento e l’impatto agitavano le piume.
Dal sottotetto l’inquilina della mansarda si chiedeva se quel piccione ridotto a una sottiletta fosse uno dei suoi, che nutriva con tanta cura.

Traccia straccia

Di lui conservava ancora una conchiglia che le aveva raccolto e donato presso Cramond Island. Era una conchiglia molto bella, malinconica come quel luogo e assai diversa da quelle che si potevano trovare sulle spiagge del loro Paese.

il Pickwick

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