“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Arte

Arte L'officina delle arti

«…E, rimasto solo nell’officina, m’accorsi che quelle forme e figure di marmi o colori presero a fissarmi. Me ne impressionai, al punto da darmi quasi alla fuga. Poi, nel silenzio, compresi che chiedevano soltanto di essere raccontate».

Monday, 06 March 2017 00:00

E se non fossero di Leonardo da Vinci?

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È da qualche tempo che lo studioso Renato Barilli, con alle spalle tre decenni di docenza universitaria in Fenomenologia degli Stili presso l'Università degli Studi di Bologna ed una lunga lista di pubblicazioni, mette in discussione l'attribuzione leonardesca di due opere che ormai vengono automaticamente annoverate tra i capolavori del genio vinciano: La dama con l’ermellino di Cracovia e La Belle Ferronnière del Louvre. Lo studioso torna sulla questione con un articolato intervento intitolato Due discutibili attribuzioni leonardesche, pubblicato sulle pagine della rivista Ricerche di Storia dell'arte (n. 120; 2017) edita da Carocci.

Tuesday, 28 February 2017 00:00

Anish Kapoor ed il MACRO, il MACRO e noi

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Il macroscopico ambiente del MACRO. Le opere grandi e la gigantesca installazione. Tutta la sala al piano terra adibita ad immenso laboratorio in cui sperimentare le più recenti invenzioni di Kapoor. E se volessimo abbandonarci ad un’escursione più spontanea, svestita di un senso critico troppo consapevole della sua stessa esistenza, per poter poi recuperare quest’ultimo lungo il sentiero, senza produrre un distacco troppo netto fra la piena sensazione e la sofisticata, mai del tutto soddisfacente elucubrazione? In quel caso cosa ci rimarrebbe di questa mostra, anzi, di questa manciata di ore trascorse in un museo come il MACRO? Il breve viottolo a zig-zag all’esterno dell’ingresso principale è affiancato da alberi. La circoscritta parentesi naturalistica squarcia idealmente il prospetto della struttura intagliandolo in una forma trapezoidale culminante verso gli alti battenti in vetro. Le cime di sottili tronchi solleticano lo spicchio di cielo che vediamo alzando lo sguardo prima di varcare la soglia. Il “salone delle feste” è bianco.

Thursday, 02 February 2017 00:00

Non si recensisce mai abbastanza

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Gennaio è stato il mese della fiera. Sì, quella di Bologna. Ci penso da dicembre. Arte e natura era il motivetto di quest'anno. Ho letto tutto quello che è stato scritto: le interviste alla Vettese; le opinioni sulla Vettese; i documenti della Vettese; le didascalie delle foto in cui c'era la Vettese.
E poi, ancora a digiuno: le mappe di ArteFiera; i programmi delle gallerie bolognesi; la mostra del pittore che dipinge come uno che sta a pochi chilometri dal mio quartiere; le critiche mosse alla grafica minimal dell'evento; le informazioni edite tutte dalla stessa casa editrice; quelle due di SetUp, sempre in posa, che si sono ispirate a Kierkegaard (ma chi, Søren, davvero lui?). Alla fine ad ArteFiera non ci sono andato, ma l'ho sognata. Ed è stato divertente.

Saturday, 28 January 2017 00:00

La nascita del quadro secondo Hans Belting

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È stato finalmente tradotto in italiano, grazie a Carrocci editore, l'interessante saggio di Hans Belting, Specchio del mondo. L'invenzione del quadro nell'arte fiamminga (2016) uscito per la prima volta in lingua tedesca nel 1994 con il titolo Spiegel der Welt: Die Erfindung des Gemäldes in den Niederlanden. L'autore, che ha insegnato nelle Università tedesche di Heidelberg e di Monaco, al Collège de France parigino ed è stato alla guida dell’Internationale Forschungszentrum für Kulturwissenschaften di Vienna, in questo saggio affronta il tema del quadro in quanto tale a partire dagli esempi fiamminghi quattrocenteschi.

Tuesday, 10 January 2017 00:00

Questioni di pelle

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Al ruolo simbolico ed antropologico della pelle è dedicato un interessante saggio breve di Francesco Paolo Campione, Discorsi sulla superficie. Estetica, arte, linguaggio della pelle (Mucchi editore, 2015), ove viene passata in rassegna una serie di narrazioni che vanno dal mito di Marsia al martirio di San Bartolomeo sino poi ad affrontare, in chiusura, il diffondersi contemporaneo della pratica del tatuaggio.

Monday, 02 January 2017 00:00

Guida alle opere di Caravaggio in Italia

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La Casa editrice Odoya ha da poco inaugurato la collana Guide d'artista con l'opera dello studioso Raoul Melotto su uno dei più grandi pittori di tutti i tempi: Michelangelo Merisi da Caravaggio. Si tratta di un volume in cui la biografia, l'analisi del contesto storico-artistico in cui opera l'artista e la guida, città per città, alle opere del grande pittore, si intrecciano lasciando al lettore la scelta di concentrarsi su una o l'altra delle diverse sezioni, affrontabili in modo del tutto autonomo, così come di collegare in ogni momento la sezione affrontata con le altre proposte dal volume.

Thursday, 22 December 2016 00:00

Gianfranco Gorgoni e la vita “scattante”

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Ecco la scomparsa graduale del pigro sole che lambisce la larga cresta della Majella. Dall’altro lato, oltre la vallata, osservo lo spettacolo dal privilegiato punto di vista. Siamo sul poggio su cui sorge la chiara dimora nei pressi di Bomba, il paese d’origine di Gianfranco Gorgoni. Il mio ospite m’invita gentilmente ad entrare nell’abitazione e la prima cosa di cui ci troviamo a parlare è l’arredamento di quelle rustiche stanze. Le pietre a vista sulle pareti (quelle, inconfondibili, della zona), la calda ed accogliente austerità inframmezzata da amabili dettagli, la perfetta scabrosità delle superfici; tutto riporta all’originaria essenza abruzzese, ed è come se lì ci trovassimo nel vero ed unico cuore dell’impervia regione, e nella vita parallela di un newyorkese d’adozione. Si nota un’attenzione forte per la materia naturale riplasmata dall’uomo, come nelle immagini della Land Art. Iniziamo a guardare alcuni libri contenenti le sue creature fotografiche.

Wednesday, 30 November 2016 00:00

Alberto Giacometti. Lo spazio e la forza

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Nel corso del 2016 è stato dato alle stampe in lingua francese un interessante saggio dello studioso svizzero Jean Soldini intitolato Alberto Giacometti. L’espace et la force (Éditions Kimé, 2016) a cui ha fatto seguito l'edizione italiana dal titolo Alberto Giacometti. Lo spazio e la forza (Mimesis edizioni 2016).

Monday, 21 November 2016 00:00

Memorie ferroviarie

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I percorsi abbandonati. Le stazioni morte. Sono lì, nell’entroterra impervio e roccioso, nella radura dolce, a lato del mare, a ridosso dei boschi che già un tempo sembrava impossibile abitare… figuriamoci adesso. Si estendono all’interno di sentieri rurali ed ora sembrano nascondersi a noi ma, una volta, erano investiti dello sguardo di tutti gli abituali passeggeri e placidamente, come sicura presenza, li attorniavano. Nonostante sia esistita un’epoca (niente affatto lontana) in cui tutti quei chilometri di binari erano largamente utilizzati, tutto sommato quegli anditi e quelle lande fatte di terre aspre, di spazi soltanto verdi, di silenziosi porzioni di mondo, dovevano pur sempre conservare il fascino dell’esplorazione. Nel cuore dell’Abruzzo vigeva la legge del segreto mistero, composto di anfratti ed ambigui passaggi che avvolgevano il treno all’esterno della sua struttura, e che forse solo lasciandosi tutto alle spalle, almeno per un po’, e gettandosi nel mezzo di quell’erba, a farsi strada tra rami, sassi, ruscelli e foglie, si poteva arrivare a sfiorare, e magari afferrare.

Tuesday, 15 November 2016 00:00

World Press Photo 2016 a Napoli

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In prossimità del lungomare partenopeo, dentro l’eleganza di Villa Pignatelli, sono comparsi, il 4 novembre, centocinquanta scatti di fotoreporter professionisti (tra questi gli italiani Francesco Zizola e Dario Mitidieri). Le immagini arrivano da tutto il mondo e sono state accuratamente scelte dalla Fondazione olandese World Press Photo.

La luminosità delle pareti esposte al chiarore esterno grazie alla monumentale portafinestra che si apre sul terrazzo dello storico palazzo dei principi Albertini di Cimitile, esalta la levità delle opere in gommaspugna, e ad un tempo il contrasto fra l’ariosità dello spazio e le densità dei nuclei formali addensatisi a ridosso delle pareti, ma che rimangono sospesi a dialogare con il vuoto. Del resto molte delle creazioni, aderenti a quell’estetica che si realizza a metà strada fra arte e design, si plasmano sul modello strutturale delle forme animali del bestiario marino, di cui è qui esempio perfetto lo squalo.

Fissati su architetture di scale bianche, allineati all’altezza del nostro sguardo o poste molto più in alto, di traverso o dritte dinanzi a noi seguendo il tortuoso percorso di chi si lascia guidare dall’incontro folgoratore con le immagini, le fotografie di Steve McCurry sono come finestre. Più che guardare ad esse come se ci venissero incontro, siamo noi a doverle raggiungere, a doverci recare verso i tanti accessi a diverse dimensioni che si compiono proprio lì, in quello spazio dalle pareti neutre dove ognuna di esse esiste di per sé ed al contempo è legata indissolubilmente a tutte le altre.

Tuesday, 01 November 2016 00:00

Artisti, potenti e dispensatori d'aura

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"L’aura dell’arte, ovvero la legittimazione estetica di un punto di vista morale, è stata capace di trasformare dittatori sanguinari e papi senza scrupoli in modelli di virtù e spaventose carneficine in gesta eroiche. Anche oggi, la sua funzione non è cambiata: un miliardario può trasformarsi in un nemico dichiarato del capitalismo, un trafficante d’armi può diventare un raffinato intellettuale, un politico che tenta di rifarsi l’immagine può travestirsi da paterno e lungimirante sponsor di giovani talenti. Naturalmente c’è aura e aura e ciascun artista vende la sua".
Alessandro Dal Lago e Serena Giordano (p.76).

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