“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Tuesday, 28 May 2013 17:47

Il Circo(lo) Volante Pickwick - prima puntata

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Mi sento in dovere di parlare a nome mio, Delio Salottolo, e a nome di Daniele Magliuolo. Noi non conosciamo assolutamente chi siano questi "autori" dai nomi palesemente inventati ("Magliottolo&Sagliuolo", cognomi che, a mio avviso, motteggiano palesemente il mio e quello del dott. Magliuolo) che hanno inviato in Redazione scritti che hanno la bella pretesa di prendere in giro tutto e tutti (neanche la stessa Redazione ne sarà esente) e che soprattutto hanno (spesso) come protagonisti due entità reali (più o meno) cioè il sottoscritto e Daniele Magliuolo. Noi siamo persone estremamente serie, grigi intellettuali intrappolati nelle grigie trame della propria intellettualità, e non amiamo questo tipo di scherzi e giochi. Soprattutto non amiamo ridere. Perché del resto: risus abundat in ore stultorum - e chiedo venia ma non potevo non citare qualcosa in latino prima di congedarmi. Ma siamo anche persone che si adattano a vivere in questo mondo e così, da sinceri democratici progressisti e liberi pensatori, abbiamo accettato che si faccia pubblico ludibrio di noi stessi. Chiediamo soltanto ai lettori un po' di pazienza, almeno quanta ne abbiamo avuta noi nel dovere accettare questa mistificazione, perché i veri liberi pensatori, i veri lettori de Il Pickwick devono essere in grado di leggere qualsiasi cosa, anche quelli che sono palesemente giochi finto-intelletualoidi malriusciti. Mi permetto di criticarli solamente perché sono racconti che chiamano in causa la mia persona e quella del dott. Magliuolo, ma sarò brevissimo: i racconti sono sfilacciati, dal punto di vista narratologico assolutamente insulsi, stupidi nelle premesse e (se è possibile) ancora più stupidi nelle conclusioni, a tratti sessisti (seppur con autoironico garbo), più spesso volgarmente ridanciani, ma hanno qualcosa che in un modo o nell'altro potrebbe attirare qualche lettore. Perché - e chiudo su questa dotto spunto di riflessione che dottamente impegnerà i miei numerosissimi (nonché dottissimi) prossimi pomeriggi - c'è qualcosa in questa comicità surreale (e già esagero nei complimenti) che fa sfrigolare per qualche attimo la mente, permettendo un pausa rilassante dai grigi impegni della grigia esistenza normata e normalizzata fin nei dettagli più infinitesimali, l'importante sarà accoglierli sine ira et studio.
Chiediamo infine scusa ovviamente ai Monty Python. E capirete presto perché.

Diamo la parola a questi due squilibrati (ammesso che siano due) di Magliottolo&Sagliuolo.

 

PRIMA PUNTATA

 

LO DICIAMO SUBITO, CHE NON SI DICA POI CHE NON AVEVAMO AVVERTITO IL PUBBLIC… EHM… GLI SPETTATOR… EHM… I LETTORI, NOI DECLINIAMO QUALSIASI RESPONSABILITA’, ANZI DI PIU’: CHIUNQUE VOGLIA LEGITTIMAMENTE DENUNCIARE DANIELE MAGLIUOLO O DELIO SALOTTOLO E’ LIBERISSIMO DI FARLO, ABBIAMO PARLATO CON ECCELLENTI AVVOCATI E UOMINI DI LEGGE CHE HANNO ASSICURATO CHE TUTTO RICADRA’ SULLE SPALLE DEGLI AUTORI (I SUDDETTI DANIELE MAGLIUOLO E DELIO SALOTTOLO) E NON DELLA REDAZIONE E CHE LA PENA E’ DI SETTE ANNI DI RECLUSIONE (CONVERTIBILE COMUNQUE IN DUE UNGHIE DEL PIEDE DESTRO ESTIRPATE) PER OFFESA DELL’INTELLIGENZA DEL PUBBLIC… EHM… DEGLI SPETTATOR… EHM… DEI LETTORI E CONTEMPORANEAMENTE L’OBBLIGO DI FREQUENZA DI CORSI ABILITANTI AL PENSIERO (SI TRATTA DI 80000 ORE DI CORSI PER CREDITI FORMATIVI NEL NUMERO DI 7450 PRESSO LE MIGLIORI UNIVERSITA’ DEL WEB) PER OFFESA DEL LOGOS UMANO NELLA SUA INTEREZZA. QUELLO CHE VOGLIAMO DIRVI E’ CHE PURTROPPO DANIELE MAGLIUOLO CHE PURE UN BEL TALENTO MOSTRA DI AVERE QUANDO SI DEDICA A COSE SERIE HA ROVINATO UNA DELLE MIGLIORI FIRME DELLA NOSTRA REDAZIONE, DELIO SALOTTOLO, E CHE CI TOCCA A NOI TUTTI SEGUIRE LE LORO FOLLIE.

(la Redazione)

 

Titoli di testa

 

Ci siamo, finalmente. Il momento che tutti attendevano è giunto, il ritorno del Flying Circus qui sugli schermi dei vostri dotti computer. Io sono come sempre il vostro affezionatissimo Michael Palin e spero sinceramente che gradirete questo nuovo format, un format in formazione, la formazione di un format che forma e informa il pubblico. In poche parole si tratta di un Reality Show nuovo, fresco, profumato. Dopo il successo di “Tra scienza e fede” (scroscio di applausi), cercheremo di bissare il successo con “Il Circo(lo) Volante Pickwick” (scroscio di applausi) e vi posso assicurare che ne vedremo delle belle. Ma prima di annunciarvi il tema di questa prima puntata voglio presentarvi la Sigla del nostro show. A te la parola, mia cara.

 

(entra una giovane ragazza avvenente) Salve a tutti, io mi chiamo Dorothy Sigla e sicuramente mi avrete già visto prima di qualche trasmissione che solitamente guardate (sorride nel parlare e occhieggia, poi rischia di scivolare su una buccia di banana), quale trasmissione è senza Sigla, non è vero? (risate del pubblico, scene di isteria collettiva) e come mi è consueto vi canterò una canzoncina, quella d’apertura dello show e, se tutto andrà bene, cercherò di inventarne una nuova per ogni puntata (con un gesto manda un bacio verso il lettore)

 

Un due tre,

un due tre,

uno e due e tre,

siamo qui ancora una volta tutti allegri,

siamo qui ancora una volta tutti allegri,

perché la vita è proprio questo,

uno schizzo deforme sullo schermo dell’infinito,

un due tre,

un due tre,

uno e due e tre,

siamo qui ancora una volta tutti tristi,

siamo qui ancora una volta tutti tristi,

perché la vita è proprio questo,

uno schizzo deforme sullo schermo dell’infinito,

ed allora?

lasciate ogni speranza oh voi ch’entrate,

lasciate ogni ormeggio oh voi che uscite,

lasciate ogni fidanzato oh voi che amate,

e poi?

uccidete ogni pensiero che vi assilla,

uccidete ogni appiglio che vi impiglia,

uccidete ogni fidanzata che vi impaglia,

ed allora?

vivete con noi quest’esperienza,

con questi piccoli signori,

con questi filosofi che ragionano per noi,

per questa gente con tanto tempo da perdere,

che chiusa in questo circolo tanto il tempo ammazzerà,

un due tre,

un due tre,

uno e due e tre,

siamo qui ancora una volta tutti allegri,

siamo qui ancora una volta tutti allegri,

perché la vita è proprio questo,

uno schizzo deforme sullo schermo dell’infinito,

un due tre,

un due tre,

uno e due e tre,

siamo qui ancora una volta tutti tristi,

siamo qui ancora una volta tutti tristi,

perché la vita è proprio questo,

uno schizzo deforme sullo schermo dell’infinito

 

Ringraziamo la nostra Dorothy che come sempre alza il livello ormonale della serata. E del resto fare filosofia è come fare l’amore, non è vero?

(sìììì! gridano i filosofi che si trovano alla destra del vostro schermo)

Ora presentiamo gli ospiti del nostro Reality.

Abbiamo sul lato sinistro dello studio i concorrenti numero 1, 2 e 3. Rispettivamente il signor Carlo Carli, impiegato all’ufficio postale di Nonsocchè. Vuole dire qualcosa Mr. Carli?

 

 

FLUSSO DI COSCIENZA

Numeri Bingo, sono usciti 1, 2 e 3.

Senti che numeri sono usciti! Cose da pazzi! Non si può giocare, non si può giocare. Ecco che questo gioco ti attanaglia.

 

 

“Chiedo scusa per l’interruzione Mr. Carli. Prego, ci dica”.

“Ho 47 anni, sono nato a Qualchepparte, ma da dieci anni vivo e lavoro a Nonsocchè”.

“Bene, basta così” – interrompe bruscamente, ma senza scomporre il suo sorriso Palin. “Al numero 2 abbiamo la signorina Kostantine #:: che per semplificare chiameremo solo Kostantine. Mi dicono dalla regia che non abbiamo più tempo per presentare gli ospiti. Dobbiamo dare la linea alla pubblicità. A dopo, amici…

 

 

SPOT

Scegli anche tu di cliccare sempre a cazzo. Chi clicca a cazzo fa sempre la scelta giusta.

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Mettiti un dito in culo e la vita ti sorriderà.

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È uscito il nuovo album degli Skhifos, nei peggiori negozi. Accorrete merde!!!

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NEL FRATTEMPO FUORI ONDA

In studio arriva una telefonata di protesta. “A nome di tutte le casalinghe che stanno seguendo la trasmissione comunico che noi casalinghe non condividiamo più l’hegelismo”. “Signora” interviene Palin “guardi che c’è un equivoco”. “Niente affatto” ribatte lavoce telefonica “avete deliberatamente diviso lo studio ed i concorrenti in sinistra e destra hegeliana e stamattina dal fruttivendolo si continuava ad asserire che la sinistra hegeliana sarà rappresentata da una nota casalinga di Nonsoddove”

 

 

La trasmissione ritorna in diretta

 

“Carissimi amici, siamo di nuovo in diretta e qui è già tutto in subbuglio. Prima di raccontarvi cosa è successo in studio, continuerò a presentarvi gli ospiti. Avevamo appena conosciuto la signorina Kostantine #:: che per semplificare chiameremo solo Kostantine”.

“Cosa fa nella vita, signorina Kostantine #:: che per semplificare chiameremo solo Kostantine?”

“Sono una casalinga di Nonsoddove e qui rappresento la sinistra hegeliana, non so a voi ma a me Bruno Bauer fa impazzire” (sfrega le mani in maniera equivoca tra le gambe) “guardate qui non vorreste fare sesso con lui?” (mostra una fotografia)

 

Il pubblico in studio rumoreggia, c’è chi grida qualcosa di osceno ai riguardi della bella casalinga (“siete voi che ci avete rovinato, soltanto voi” oppure “vai a fare la mignotta da un’altra parte”), ma c’è anche chi l’appoggia – ed è questo il bello della televisione democratica (“Bruno sei meraviglioso” e una donna con gli slip in mano “Bruno sono tutta tua” e un’altra ancora, fermata da uno steward nel momento in cui stava sfilandosi la maglietta, “altro che Brad Pitt, Bauer voglio fare sesso con te!”)

“No no no, signorina Kostantine #:: che per semplificare chiameremo solo Kostantine, non si fa così, dobbiamo mantenere l’equilibrio tra le parti” interviene Palin a smorzare la tensione “siamo in campagna elettorale e Bauer è candidato con il Partito della Tromba del Giudizio Universale contro Hegel Ateo e Anticristo, meglio conosciuto come PTGUHAA”. 

“Vorrei intervenire a questo punto anch’io” dice un po’ risentito Mr. Carli.

“Prego” ribatte immediatamente Palin.

“Volevo dire al pubblico qui in studio e a quello che ci segue numeroso a casa che io invece rappresento la destra hegeliana, quella dura e pura, quella virile e rude, quella che non si fa illusioni perché sa che il mondo è questo e soltanto questo. E non cambierà mai. Capito, signori? Mai. Vorrei leggervi un passo del Die Hegelsche Philosophie. Das Absolute und die Lösung der Grundfrage aller Philosophie bei Hegel im Unterschiede von der Fassung anderer Philosophen di Georg Andreas Gabler che…”.

Grande confusione in studio, dal pubblico qualcuno si alza e grida “ma chi cazzo è questo Gabler, ma vai a casa” oppure “sei ridicolo”. Un uomo sulla quarantina mostra uno striscione con su scritto “Viva il Die Hegelsche Philosophie Volkspartei – Partito del Popolo della Filosofia Hegeliana Nuda e Pura, meglio conosciuto come PPFHNP”.

 

 

FLUSSO DI COSCIENZA

LOGOS – PRINCIPIO E LOGOS – SECONDA STAGIONE DEL FLYING CIRCUS

Adesso sono in due a scriverlo (povera redazione), e pensare che dovevano chiuderlo e invece ci appioppano questa seconda stagione come fosse una serie tv. LOGOS – logorroicamente LOGOS

 

 

“No no no, signori del pubblico, così non va bene. Siamo in democrazia, la luminosa democrazia che illumina tutti noi e che ci fa sentire liberi di dire qualsiasi cazzat… ehm che ci fa sentire liberi di esprimere qualsiasi opinione. Dobbiamo essere profondamente democratici e permettere anche a un mentecat… ehm anche a un rappresentante della destra hegeliana di dire quello che pensa. Proporrei un applauso alla democrazia”.

Scrosci violenti di applausi, grida di isterismo collettivo e tutti che si abbracciano e si commuovono. Il pubblico dà inizio spontaneamente a un canto democratico. Tutti si tengono per mano, destra e sinistra hegeliana, e cantano in coro

 

In un mondo che
non ci vuole più
il mio canto libero sei tu
E la democrazia
si apre intorno a noi
al di là del limite degli occhi tuoi
Nasce la democrazia
nasce in mezzo al pianto
e s'innalza altissima e va
e vola sulle accuse della gente
a tutti i suoi retaggi indifferente
sorretta da un anelito d'amore
di vero amore
(…)

E riscopro te
dolce compagna democrazia che
non sai domandare ma sai
che ovunque andrai
al fianco tuo mi avrai
se tu lo vuoi
(…)

In un mondo che
prigioniero è
respiriamo liberi
io e te
E la democrazia
si offre nuda a noi
e limpida è l'immagine
ormai
(…)

La veste dei fantasmi del passato
cadendo lascia il quadro immacolato
e s'alza un vento tiepido d'amore
di vero amore
e riscopro te,

mia nuda democrazia

 

“Lo ammetto” dice Palin visibilmente provato “questa canzone mi commuove sempre”. Poi aggiunge “anche se il tempo sta trascorrendo e sta quasi per concludersi la prima parte di questa prima puntata” (non resiste e scoppia a piangere, poi si riprende) “voglio presentarvi l’ultimo concorrente, il rappresentante del centro hegeliano, il commendator Silvio Montagna. Prego commendatore, si presenti senza remore”.

“Innanzitutto, voglio capire bene un punto” – esordisce il grassoccio commendatore. “Mi pare di aver inteso che il signor Carli, esponente della destra, è stato messo alla sinistra dello studio di fianco alla signorina Cancellettoduepuntiduepuntichepersemplificarechiameremosolokostantine. Mi consenta di capire se è stata una sua deliberata scelta o una prepotente disposizione del regista”.

“Mi perdoni” – ribatte Palin – “mi pare che lei stia per innescare una futile polemica. Eppure dovrebbe essere un moderato essendo centrista”

Una voce fuori onda interrompe la diatriba: “Una telefonata in studio, Michael. Si tratta di un certo Rosenkranz”.

“Benissimo, ci dica signore” risponde Palin.

“Buonasera, volevo precisare subito che non riconosco affatto questo tale signor Montagna come esponente del centro hegeliano. Non posso accettare che un grassone, calvo, con quei pochi capelli unti e bisunti, ci rappresenti. È una questione estetica”.

“Capisco signore” interviene il giornalista, e aggiunge: “sarebbe bello poter sentire una replica da parte del commendator  Montagna”

“Mi consenta” interviene il commendatore.

“No, no. Basta!” lo interrompe bruscamente Palin riprendendo il suo eloquio: “Lo share, mi informano dalla regia, sta notevolmente calando. Destra, sinistra, centro. Al lettore, al telespettatore, al pubblico intero queste cose non interessano. L’unica cosa che conta è quella. Non posso nominarla, siamo in fascia protetta. Siamo onesti ora che stiamo per chiudere questa prima parte. Anche a me, il vostro fedele Michael Palin, interessa solo quello”.

Ancora in linea telefonica, Rosenkranz interviene: “Sì, è vero. Anche io scrissi la Storia della filosofia kantiana solo per chiavarmi la mia servetta”.

“E allora” – riprende compiaciuto Palin – “prendiamoci per mano e cantiamo tutti insieme donne e uomini, bambini e preti, la canzone del grande cantautore Darla”.

Tutte le donne nel pubblico gridano all’unisono: “sì, noi sempre e comunque la diamo, perché soltanto questo del femminismo sappiamo”. 

“Un attimo, un attimo” grida più volte il presentatore per farsi udire della folla di femministe accalorate. Poi, quando queste si sono finalmente placate, dice: “Io intendevo la famosa canzone dell’amore, quella intitolata W la chia… 

 

 

FLUSSO DI COSCIENZA

CENSURA – COSCIENZA – IO – SUPER-IO – ES

Oggi mi tocca fare la parte del Super-Io. È andata così!

 

 

La puntata è finita. Buon proseguimento con il nostro palinsesto.

 

 

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