“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Pietro Pancamo

Apnea



Eran fissi come al solito, gli uomini: guardavano solleciti lo schermo casalingo, che in cambio (a mo’ di ricompensa) mostrava in diretta plenaria, e a reti congiunte, la ripresa ravvicinata d’un robusto pietrone, intento da sé – ovviamente per miracolo o volontà divina (senza cioè che nessuno lo spingesse) – a rotolare pian piano di lato e dischiudere lentamente l’imbocco d’una caverna angusta, rannicchiata nella roccia. Intanto la voce fuori campo di uno speaker, postillava il prolungato, flemmatico scivolamento, pronunciando un discorsetto: “E figuriamoci: c’è pure Quello che non riesce a trattenere la vita per più di tre giorni. Magari si sforza, si impegna allo spasimo. Ma niente da fare...

La domenica sportiva

Buon Gesù, autore dell’umanità squinternata che abita il mondo, ascolta il mio inchiostro e la mia voce: San Bifolco Primigenio era il tuo antico tempio, nonché luogo di culto, in cui noi contadini di Sant’Arello ci riunivamo per celebrare il mistero della morte e resurrezione.
Seduti sulle panche, prestavamo orecchio e attenzione alle omelie del parroco, Don Giovanni Naiolo. Il quale “Diletti figlioli” – soleva annunciare ogni domenica dall’altare – “è il momento dell’Eucaristia: rendiamo grazie perciò a Dio... e un bell’applauso all’ostia consacrata”. E mentre noi fedeli battevamo le mani a scroscio, il prete sollevava con gesto intenso la pisside rilucente.

Serafino preposto al coraggio

Gli angeli si diplomano al Conservatorio Astronomico perché studiano la musica, che le sfere celesti producono ruotando. Fanno l’analisi armonica degli accordi supremi che, una volta, anche gli uomini eletti (Pitagora, ad esempio) avevano la forza e il diritto di ascoltare.
Gli esami sono molti, però che gran soddisfazione ultimare i corsi e ottenere infine (lode al Signore!) il permesso d’insegnare.
I miei studi sono a buon punto e fra poco l’esame conclusivo mi darà il titolo che sogno tanto: quello di Maestro!

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il Pickwick

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