“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Antonella Mancusi

ZiaLidiaSocialClub, tredicesima serata: "Round Midnight", di Bertrand Tavernier

Non c'è stato tempo per il dibattito dopo il bel film Round Midnight previsto per la penultima serata della rassegna dello Zia Lidia Social Club. "Ma non tutto ha bisogno delle parole" dice Dale Turner, protagonista del film e sax tenore di un talento eccezionale. Michela alla fine del film riprende questa frase per riservare al maestro Spiniello, artista avellinese, di profonda umanità, le uniche parole sulla serata.

A casa di Marilyn, nel cuore di Napoli

Lo spettacolo deve ancora iniziare. In scena c'è una luce fioca e calda, una poltroncina bordò, un tavolino con su esposte foto in bianco e nero  della Marilyn dei sogni, la diva di Hollywood che a ogni suo passo faceva accendere mille candele. Tra pochi minuti qualcosa succederà, qualcuno entrerà in casa cambiando la chimica e l'atmosfera di questo spazio di attesa.

ZiaLidiaSocialClub, dodicesima serata: "L'udienza è aperta", di Vincenzo Marra

Il genere documentario nasce dalla volontà di raccontare attraverso l'audiovisivo un aspetto della realtà rappresentato soggettivamente. In Italia il genere documentario è nato in ritardo rispetto ad altri Paesi d'Europa a causa dei vincoli fascisti imposti. Il genere documentario si basa sulla realtà e implica una notevole responsabilità morale dell'autore che talvolta sacrifica la creatività all'impegno di verosimiglianza. Il mese di marzo dello ZiaLidiaSocialClub, dedicato al tema della legalità e della giustizia sociale, si è concluso con la visione del documentario L'udienza è aperta di Vincenzo Marra.

ZiaLidiaSocialClub, undicesima serata: "Foxfire" di Laurent Cantet

Carol Oates è una delle più grandi scrittrici americane viventi, da sempre impegnata a raccontare le tante contraddizioni del suo Paese attraverso i numerosi e complessi personaggi dei suoi libri. Laurent Cantet è un regista francese sensibile verso tutte le realtà al margine attraverso le quali è possibile prendere contatto con la vita vissuta e sofferta ogni giorno e non con quella descritta da qualcuno. Foxfire è il romanzo della Oates che Cantet porta sullo schermo affidando il racconto della trama a Maddi, la cronista della gang delle Foxfire.

La cultura come ultima notte che precede le nascite. Gaetano di Vaio allo ZiaLidiaSocialClub

"La cultura è una notte incerta dove dormono le rivoluzioni di ieri, invisibili, replicate nelle pratiche; ma le lucciole, e qualche volta dei grandi uccelli notturni l'attraversano, comparse e creazioni che tracciano la possibilità di un altro giorno. Questa notte oceanica mi affascina e mi interroga. È l'umanità vissuta dall'uomo ma non conosciuta da lui. Il sogno dove parla senza saperlo".
Apro questo pezzo con le parole di Michel de Certeau, gesuita e storico francese nato a Chambéry agli inizi del '900, appassionato studioso di psicoanalisi, filosofia, scienze sociali; continuerò raccontando di Gaetano Di Vaio "guaglione 'e mmiez' 'a via", nato a Napoli nel 1969, oggi affermato produttore, anche regista, sceneggiatore, attore e scrittore con uno stile e una personalità straordinaria, "dannatamente sincera".

ZiaLidiaSocialClub, nona serata: "Noi siamo infinito", di Stephen Chbosky

Nona tappa allo Zia Lidia Social Club, siamo oltre metà percorso cinematografico condiviso dai soci dello Zia Lidia e si avvicina la primavera. Siamo sempre più abituati a vivere i giorni che passano senza badare più ai segni dei cambi di stagione, in questo periodo storico ogni cosa sembra confondersi: cause e rimedi, mesi, principi e fini, età, dipendenze e presunte autonomie, luci e ombre. Ma chi vive lontano dai vortici economici ormai sempre più fallimentari, nelle periferie, a contatto con la terra può ancora accorgersi dei segni del tempo, dei miracoli che avvengono nei momenti di passaggio, quando convivono i rari e consistenti frutti dell'inverno, i germogli rarefatti dai traumi del gelo, i semi che resistono, e le incerte e sparpagliate tracce della primavera.

ZiaLidiaSocialClub, ottava serata: "To the Wonder" di Terrence Malick

"Respiro, furbo, angoscia, senza filo logico, street of conscious, lacerazione, sfuggente, virtuoso artigiano, dubbioso, viaggio allucinogeno, bipolare". Queste sono alcune parole dette a chiusura dibattito dopo aver visto il film di Terrence Malick To the Wonder, ottavo film previsto in rassegna. Un "anti-film" come dice Mirko, socio dell'associazione, con "la forma narrativa assolutamente destrutturata" senza né inizio né fine, pochissimi dialoghi, e ogni parola detta, espressione di un pensiero singhiozzante, poco chiaro.

ZiaLidiaSocialClub, settima serata: incontro con Franco Arminio

"Un paese è bello quando ti fa capire come ciò che conta è sempre fuori di noi... la nostra anima è sempre un luogo un po' fosco e in fondo anche un po' banale, la meraviglia del mondo è negli alberi, nelle nuvole nella terra su cui poggiamo i piedi". (Franco Arminio). L’incanto della natura lentamente si svela a chi non ne teme i silenzi, e la verità si palesa appena smettiamo di indaffararci per cercarla, come risposta gentile per chi sa attendere. Nello stesso tempo si piega lo sguardo nell’"anima fosca" e gli esseri umani si scoprono negli occhi di un asino poco più che riflessi tra immense orbite di terra e infiniti raggi di cielo.

Zialidiasocialclub, sesta serata: "L'arte della felicità" di Alessandro Rak

Ho visto diversi film negli ultimi mesi girati da registi italiani, nei più belli sprofonda il nostro triste Paese sempre più corrotto, sempre più fragile, sempre più dilaniato da contraddizioni e incapace di sollevarsi. Bei film per aggrovigliarsi nell'amarezza della rassegnazione, per trincerarsi nel pensiero, per ammuffire negli accomodamenti del "non c'è niente da fare", per rifugiarsi nella "media-crazia" o nella "medio-crazia" che offre sempre una soluzione allo sconforto e un motivo conveniente per dissuadere da qualsiasi tentativo di ribellione.

Zialidiasocialclub, quinta serata: "La guerra è dichiarata", di Valérie Donzelli

"Per quanto sia dura la solitudine ti riporta al tuo destino, la legge del grande amore è rude, per chi ha sbagliato strada". Sulle intime note di Jaques Higelin cantate durante una festa, in una serata "a bacio libero", declina lentamente l'atmosfera leggera e, nelle sfumature malinconiche, Romeo e Juliette dissolvono la fragranza dell'amore in un abissale e comune dolore.

Page 1 of 2

il Pickwick

Sostieni


Facebook