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InFLOencer: femminismo e peli superflui
InFLOencer: non ci resta che vivere
Mi ero ripromessa di parlare “leggero”. Divagare un po’ non può farci che bene di questi tempi.
Poi conto che sono passati circa nove mesi dal primo lockdown ed è una coincidenza troppo ghiotta per non fantasticarci sopra.
InFLOencer: stop ai concerti is the new barbabietola
Dove eravamo rimasti?
Ah si, eravamo reduci da tre mesi di terrificanti performance musicali dai balconi abusivi; la minaccia del plexiglas sulle spiagge e la definitiva sostituzione di Risiko, con il nuovo gioco da tavola “Occhio al bonus”.
InFLOencer: ‘e figli so’ piezz’ ‘e core
Stamane, appollaiata sul mio scoglio preferito, quello a forma di balena, mi sono guardata intorno e ho dedotto con immensa amarezza che anche quest’anno agosto è arrivato.
Panzoni armati di racchettoni, Reggaeton e olio di mallo, anche stavolta hanno raso al suolo i miei piani, fatti soprattutto di silenzio e tranquillità.
InFLOencer: doping e caponata
Perseverare è diabolico, ma sebbene assodato, a noi ci piace proprio di insistere nell’errore. Femmine e maschi, sia chiaro, in amore siamo tutti ugualmente ciucci, con la capa perennemente piena di sapone. Mi perdonerete se, per ovvi motivi, espongo il punto di vista del genere cui appartengo.
InFLOencer: una rivoluzione condominiale napoletana
Fino a mercoledì scorso ero convinta di aver avuto una vita avventurosa. Ho viaggiato, ho fatto saltare un matrimonio e ho guidato una Aston Martin. Zaino in spalla sono arrivata fino in Vietnam, ho guadato un fiume in groppa all’elefante e ho rischiato la vita su un trenino colorato, con i freni rotti, a Sidi Bou Said. Eppure, cari amici, tutto questo è niente se non hai partecipato ad una riunione di condominio.
InFLOencer: Angela parla sempre lei
Con Angela ci incrociamo spesso. Quando esco di casa e, invece di percorrere Via dei Tribunali, faccio il giro più corto e passo per Forcella, la becco sempre.
Spesso fingo di non vederla, perché se faccio il giro corto vuol dire che ho fretta e Angela, quando mi acchiappa, non mi molla più. Se non ho appuntamenti importanti, addebito un piccolo ritardo a chi mi aspetta e mi fermo a prendere il caffè con lei. Da qualche anno è ospite del dormitorio pubblico; “sto appoggiata” ci tiene a precisare “il tempo che mio figlio fa i lavori a casa e mi viene a prendere”.
InFLOencer: quelli che voialtri non vedete
Dietro le quinte del nostro mestiere, esiste una figura importantissima chiamata “road manager”. Lo riconoscete perché sta sempre accanto all’artista, lo accompagna ad un passo dal palcoscenico e se lo va a riprendere, in quinta o sotto le scale, quando il concerto è finito. Se il fonico, il musicista e il luciaio hanno dei compiti ben precisi e delineati, nelle medie produzioni come la nostra, in cui a lavorare non superiamo mai la decina, al road manager spetta tutto il resto.
InFLOencer: la “Primavera” del Napoli
InFLOencer: la solita estate meravigliosa
Ed eccomi qui, come ogni principio d’estate, a trafficare con la valigia, tra costumi da bagno, qualche libro che devo finire e il solito golfino di filo. Perché, come direbbe mia madre, la sera scende sempre l’umidità. Sul mio blocchetto c’è una lista di cose da non dimenticare, a caratteri cubitali c’è scritto “scarpe chiuse”, con la bellezza di tre punti esclamativi.
il Pickwick
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