“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Catia Giaccherini

ART 3.0: AutoRiTratto di Piero Sani

Piero Sani iniziò disegnando i galli, galli tutti baldanzosi ripresi dalle pubblicità con i quali esprime anche la sua vena ironica e critica. Da una pittrice italiana che imita Dalì trae spunto per i suoi paesaggi surreali, ma solo dopo scopre il vero Dalì dal quale resterà fortemente affascinato. Il passaggio successivo lo vede impegnato nel ritrarre cavalli con il corpo di donna e subito dopo donne con il corpo d’animale: le sfingi.

ART3.0: AutoRiTratto di Rossella Baldecchi

Una continua ricerca di leggerezza, di armonia, di essenziale bellezza. Talvolta sembra di attraversare un giardino giapponese per il metodo e l'ordine con cui cura ogni dettaglio necessario all'equilibrio delle sue opere. Il rapporto paritario con l'uomo, l'impegno sociale, l'attenzione ai drammi umani ricolorati come per conferire loro nuova dignità, nuova vita, nuove speranze.
Rossella Baldecchi inizia ad esporre nel 1983, anno in cui viene selezionata anche per l'esposizione internazionale Mostra delle giovani Presenze Artistiche in Toscana.

ART 3.0: AutoRiTratto di Serena Tani

Serena Tani è una donna determinata e forte, sfuggente come alcune delle sue opere, generosa e comunicativa.  Si intravede quasi il suo pensiero attraverso i grandi occhi chiari, ma non si riesce a seguirlo. Ama il teatro, la poesia, la sua ricerca è inarrestabile. Passa dal figurativo ad un figurativo destrutturato attraverso i suoi manichini che veste di ogni tipo di emozione umana.

ART 3.0: AutoRiTratto di Riccardo Macinai

Riccardo Macinai si è avvicinato alla fotografia ed alla pittura in maniera spontanea e da autodidatta, guidato soprattutto dalla voglia di conoscere e sperimentare.
È particolarmente interessato al tema del ritratto, tema che nel tempo ha approfondito e declinato in vari modi. I suoi lavori nascono sempre da uno scatto fotografico che può rimanere tale e quindi materializzarsi in una stampa fotografica, oppure può intraprendere un percorso più complesso che, attraverso la pittura e la manipolazione digitale, porta alla realizzazione di nuove opere.

Art 3.0: AutoRiTratto di Giovanna Sparapani

“… Il dominio dei graffitari si estende, progressivamente e tentacolarmente sui muri sbertucciati e le muraglie bigie di centro e periferia: una realtà in continuo e frenetico mutamento, tra frammenti abbozzati e opere più o meno compiute. Un linguaggio particolare, un codice particolare – che non a caso contempla formule ricorrenti misteriose e occulte, o intellegibili ai soli iniziati alla cabbala dell’arte di strada.

ART 3.0: AutoRiTratto di Fabrizio Michelucci

Fabrizio Michelucci osserva il mondo dal suo splendido studio affacciato sulle colline fiorentine. Lì dove il silenzio, il colore e la natura fanno da sfondo, disegna corpi, volti, situazioni alle quali conferisce tridimensionalità con l'utilizzo di molti materiali: cartapesta, bitume, stoffe. Studia il trasformasi delle cose attraverso il tempo prima ancora che il tempo le sfiori. Le sue opere nascono già segnate. In questo particolare momento si sta rivolgendo ad una rivisitazione del colore proprio perché in realtà, il tempo non riesca a mutare il concetto espresso inizialmente.

ART 3.0: AutoRiTratto di Fabrizio Breschi

Fabrizio Breschi ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano. La sua vita è stata un’avventura continua tra viaggi in compagnia di ricchi armatori e aperitivi in piscina con gli amici di Sean Connery. A quindici anni vuole fare il cantante, ma la sera prima di presentarsi a Castrocaro una tonsillite lo rende afono. A venti gira il suo primo e unico film, passando notti da favola all’Hotel Plaza di Roma. A trentasei anni è il più giovane titolare di cattedra di pittura all’Accademia di Brera.

Art 3.0: AutoRiTratto di Enzo Archetti

“Ogni segno può entrare nella trama di una storia, di un quadro” (Segni che raccontano Sogni).
Enzo Archetti, dopo la prima esposizione a Brescia nel 1973, ha partecipato a numerose mostre personali in Italia e all’estero.
Particolare successo ha ottenuto in Giappone a Tokio nel 1991 presentato dalla Galleria Forni di Bologna, nel 2004 al Modern Art Museum di Kuwait City e nel 2011 in Cina, Galleria East Gallery di Pechino, mostra organizzata da Artequadri di Camposampiero

ART 3.0: AutoRiTratto di Mauro Capitani

La sua prima personale risale al 1967. Nel 1986 lo scrittore e critico Ferdinando Donzelli lo segnala quale artista di particolare interesse nel Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori − n. 22 − “per la grande fantasia dell’opera e la sapiente cromia lirica dei suoi dipinti”. Mauro Capitani è il maestro toscano a cui, sempre il Catalogo dell'Arte Moderna Mondadori ha dedicato la copertina n.49 (2013/2014) e di cui Giovanni Faccenda, definendo la sua opera scrive: “una tavolozza tra le più prepotentemente ispirate degli ultimi trenta anni” ed ancora “i suoi esiti pittorici si distinguono nella scena contemporanea per un lirismo abitato da lasciti esistenziali, a monte dei quali permane una vocazione autentica per la pittura 'alta'. Figura quindi di riferimento in uno scenario contemporaneo ormai orfano di “coloristi” capaci e orientati come lui". (La Nazione 2013)

ART 3.0: AutoRiTratto di Annamaria Maremmi

Il viaggio di Annamaria Maremmi è definibile come una ricerca continua facente parte – come non dirlo? – del mistero per cui chi di sé dà agli altri, contribuisce a colmare un vuoto. Forse è per questo che ancora una volta, ne accosto l’impegno a una lirica titolata “L’arte” (1):

“Arte
sorreggi
la solitudine
dell’Uomo
e
traccia comete
nel cammino effimero”.


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