“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Catia Giaccherini

ART 3.0: AutoRiTratto di Barbara Calonaci

Appena conosciuta, Barbara mi invitò ad una cena con i suoi amici e in quell’occasione, mi resi conto di essere entrata in un ambiente assolutamente insolito. Persone di ogni tipo ed estrazione che sembravano condividere tutto, teatranti che cucinavano, avvocati che recitavano, giornalisti che discutevano di uncinetto e lavori domestici mentre qualcuno se ne stava comodamente seduto sul trono che Barbara ha in salotto.

ART 3.0: AutoRiTratto di Paolo Galletti

La città.
Lucca distende il proprio ricettacolo di piccole vie, tenendolo stretto tra mura sontuose, che fondono al colore della terra il verde chiaro dei prati. Dall’alto somiglia a un tetto continuo, a un’unica lastra abbronzata di tegole che declinano a spiovere, lasciando soltanto intuire – più in basso – l’esistenza di finestre e balconi, di insegne e negozi, di passanti e di strade, di piazze, di scorci.

ART 3.0: AutoRiTratto di Andrea Nicita

Se dovessi scegliere solo tre parole per raccontarvi le sensazione provate confrontandomi con le opere di Andrea Nicita il primo termine che userei è “delicatezza”, il secondo “leggerezza” e il terzo sarebbe “equilibrio”. Le sue figure fluttuano, galleggiano, restano quasi ad un passo dal precipizio in una realtà che non gli appartiene, mantenendo intera e forte la loro autonomia. Queste presenze, pur silenziose, riescono comunque ad imporsi su tutto quello che le circonda. La sensazione che si riceve, restando in ascolto, è il desiderio di mettere in comunicazione realtà diverse, permettere un confronto paritario, anche se potenzialmente pericoloso. Le sculture non sono mai mimentiche rispetto all’ambiente circostante, anzi, sembano non parlare mai la lingua del luogo che abitano. Desiderio quindi di conoscenza, che superi gli schemi già noti.

ART 3.0: AutoRiTratto di Antonio Possenti

C’è una verità elementare, la cui ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani: nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la provvidenza allora si muove. Infinite cose accadono per aiutarlo, cose che altrimenti mai sarebbero avvenute… Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere, magia. Incomincia adesso”. (Goethe)

ART 3.0: AutoRiTratto di Milvio Sodi

“Scogliere non geograficamente ubicabili, collocabili bensì in uno spazio-tempo ideale di natura fantastica. Non caratteristiche di questo o quel luogo della terra, ma luogo dell'animo, figura emblematica, e in fondo metafisica, perché fuori di ogni realtà effettiva. Situazione e immagine di sé. Traslato della passione…" (Antonio Natali, citando il padre Elvio, luglio 2013).

ART 3.0: AutoRiTratto di Marco Manzella

La pittura può essere una cosa molto seria, soprattutto se la si considera uno strumento di indagine, il tentativo di capire il caos che ci circonda provando a trovare delle regole, o meglio: provando ad immaginarle. Dipingere per provare ad interpretare un mondo che non si capisce. Questo è il cuore di chi, come Marco Manzella, lavora con l’immaginazione utilizzando la pittura come elemento narrativo.

ART 3.0: AutoRiTratto di Elisa Nesi

Elisa Nesi è nata nel 1978 a Firenze, dove vive e lavora. Diplomata al Liceo Artistico di Firenze, ha proseguito i suoi studi fino alla laurea in Storia dell'Arte all'Università fiorentina. Da qualche anno si dedica sia alla pittura, sia all'attività letteraria che comprende testi di critica d'arte, e articoli di giornalismo del settore.

ART 3.0: AutoRiTratto di Alessandro Bargellini

Alessandro Bargellini è nato a Firenze, dove vive e lavora.

ART 3.0: AutoRiTratto di Elio Bargagni

Elio Bargagni è un uomo che ha vissuto molte vite, che ha sempre tante storie da raccontare, che ama costantemente intrecciare relazioni e che ripete, ad ogni occasione, che ama profondamente le donne: tutte le donne.
Gelosissimo delle sue opere preferisce non venderle anche quando i suoi estimatori si fanno insistenti. Adesso che ha 85 anni, ha collezionato oltre duecento mostre di acquerelli, realizzati in ogni parte del mondo. Da poco tempo ha acquistato un Ipad con il quale fotografa angoli particolari delle città per poi ricrearli nel suo studio: anche se preferirebbe ritrarre dal vero.

ART 3.0: AutoRiTratto di Sergio Nardoni

Sergio Nardoni è conosciuto in tutta Europa come il “Pittore dei Principi” e, dal 2011, ha uno studio a Pechino, dove si reca per lavorare almeno tre mesi l’anno. Ha realizzato ritratti per i grandi personaggi della cultura e dell’Arte, raccolti poi nelle mostre monografiche Amici in posa del 1988 e Incontri su tela del 2005.
Vedere la sua tavolozza fa comprendere non solo la passione che ha per l’arte ma come, questo artista, riesca a fare tesoro di ogni esperienza passata ogni volta che mette le mani su una nuova tela.

Page 8 of 11

il Pickwick

Sostieni


Facebook