“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Antonio Cataldo

That was Ireland

Primo appuntamento per Visioni – Rassegna del Cinema d’Autore, giunta alla XXVI edizione, e anche per quest’anno ospitata nella sala 1 del Cinema Partenio di Avellino.
Irlanda, contea di Leitrim, 1932. James Carlton torna da un esilio di dieci anni a New York, dove si era rifugiato dai suoi avversari durante la guerra civile che vedeva contrapposti i sostenitori del Trattato Anglo-irlandese e i suoi oppositori. James, o meglio, Jimmy, era già stato una prima volta in America, dopo aver disertato dall’esercito di Sua Maestà (poiché si rifiutava di andare in India) e aver praticato vari lavori come scaricatore di porto, operaio nei bacini carboniferi e macchinista di nave (approda a New York nel 1909). Qui si appassiona agli scritti di James Connelly, uno tra i principali indipendentisti irlandesi che dopo la rivolta di Pasqua del 1916 era stato messo a morte dagli Inglesi (sorte toccata, tra gli altri, al poeta e militante Patrick Pearse).

Per non dimenticare

Anche quest’anno ad Avellino, tra gli eventi in programma che precedono la juta dei femminielli a Montevergine – convegni, spettacoli teatrali e musicali, reading, party, presentazioni di libri, eventi che rendono da alcuni anni a questa parte l’antica tradizione popolare il centro di un importante momento di discussione e confronto con l’intera provincia sui diritti e sulla cultura LGBT – vi è stata la presentazione dei film (lunghi, corti e mediometraggi) premiati nelle diverse sezioni di Omovies – Festival di cinema omosessuale e questioning, giunto alla settima edizione e svoltosi a Napoli dal 9 al 13 dicembre scorsi presso l’Institut Français di via Crispi.

Messaggi in India

Da dodici anni attivo ad Avellino e provincia quale realtà associativa che dal basso cerca di veicolare l’attenzione per un cinema di qualità, lo Zia Lidia Social Club trova “rifugio” per il secondo anno presso il teatro Carlo Gesualdo – più precisamente, presso la sala prove orchestra – dove i film della rassegna 2014-2015 sono oggetto di visione e discussione (sì, immancabile, anche per pochi minuti, il dibattito segue ai titoli di coda). Dopo l’avvio il 30 novembre, il sesto appuntamento in programma presenta Lunchbox di Ritesh Batra.

Un cinema sapiente

Alexandre Schmidt è un giovane e promettente architetto francese, premiato a Parigi con l’ambìto riconoscimento della Corda d’Oro. Solo che le autorità locali gli "consigliano" di apporre delle modifiche al progetto di riqualificazione urbana per il quale è stato premiato. Amareggiato, il nostro decide di realizzare un sogno da tempo desiderato: andare in Italia per osservare le opere di Borromini e completare così uno studio sul grande architetto.

Napoleon Dynamite

Meglio cominciare col poco. Deve essersi detto questo Davide Napoleone – in arte Bogo – ventenne di Capaccio intento a fissare in una forma musicalmente compiuta i brani nati su chitarra acustica. Meglio non diluire gli sforzi e concentrarsi su pochi pezzi – cinque – insufficienti per un full-lenght, specialmente oggi che la tecnologia ha abbassato i costi di produzione delle “incisioni” alzando al contempo la quantità delle uscite “discografiche” e dei brani che ne compongono le tracklist.

Tre donne per un uomo solo

Nella Luino di fine anni ’60 un improvviso lutto colpisce le tre sorelle Tettamanzi: il loro padre Mansueto, patrocinatore legale in pensione con la passione della biologia, muore, lasciandole proprietarie della grande casa con giardino e di svariati milioni. Le nubili sorelle, non più giovanissime (e decisamente un po’ bruttine) destano l’attenzione del nuovo vice-capo dell’ufficio delle imposte, tal Emerenziano Paronzini, scapolo attempato, mutilato di guerra sul fronte albanese. Approfittando di una richiesta di verifica fiscale, che preoccupa le tre sorelle, il contabile si offre di aiutarle, iniziando così a frequentare la loro casa.

Storie di ordinaria ornitologia

L’etichetta di Perugia La Fame Dischi si dimostra sempre attenta a produzioni originali e particolari. Questa volta cura l’esordio di Claudio Rossetti, ventinovenne cantautore romano che nel 2012 si presenta come Il Rondine alla seconda edizione del concorso indetto dall’etichetta stessa (Le Canzoni Migliori Le Aiuta La Fame) vincendolo. Ciò gli permette di far parte della scuderia con la produzione di un album, che viene registrato a marzo 2014 da Daniele Rotella e Francesco Federici presso lo studio Cura Domestica e pubblicato ad ottobre.

Processioni incrociate

“Mai mischiare l’amore col lavoro!”, questa la massima seguita scrupolosamente da alcuni, da altri invece bellamente disattesa. Tra questi anche i protagonisti del concerto di giovedì 16 ottobre al Godot Art Bistrot di Avellino, ossia Pall Jenkins (ex leader degli ormai disciolti Black Heart Procession) e la sua compagna Victoria Concepcion, in tour per presentare le loro ultime produzioni con performance che li vedono impegnati sul palco ognuno con il suo repertorio. E allora sarà pur vero che il suddetto principio si mostri alquanto superato, ma nel caso specifico i Nostri mantengono carriere separate e soprattutto percorrono sentieri diversi nel vasto sottobosco del rock indipendente, percorsi che – volendo dare un’immagine un po’ schematica e semplificata – seguono traiettorie opposte.

Deviazioni digitali

L’edizione 2014 di Flussi – Media Arts Festival ha proposto come gli anni scorsi performance e live set dei dj/musicisti/manipolatori di suoni più interessanti della scena internazionale, oltre a videoinstallazioni, conversazioni con gli artisti e ragionamenti intorno al tema del selfware, termine che sta ad indicare la presenza delle individualità all’interno dell’universo della rete dei social, la costruzione di una identità tramite le pagine (o spazi in generale) individuali messi a disposizione dai network, i nuovi luoghi in cui avviene la definizione del sé.

La rivolta degli schiavi

Secondo documentario sul lavoro operaio al Laceno d’Oro 2014, Dell’arte della guerra di Luca Bellino e Silvia Luzi è stato inizialmente presentato al Festival Internazionale del Film di Roma di due anni fa, nella sezione Prospettive Italia.

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il Pickwick

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