“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Marco Lattuchelli

Francesca La Cava. Le architetture di un corpo sospeso

Roma, 25 aprile 2020.
Valuta attentamente i termini, come stesse raffinando un suo linguaggio in continuo divenire. Ponderata, edotta, conscia e decisa: Francesca La Cava è un’artista che si muove in una dimensione tutta sua e muove chi l’ascolta con la profondità del suo pensiero, con i suoi grandi occhi bruni, che indagano lo spazio limitato, e con le sue mani pronte e repentine, che nonostante lo schermo del pc, causa primo lockdown Covid, mi accompagnano lungo i percorsi, i muri e le architetture della sua poetica.

il Pickwick

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