
Arte L'officina delle arti
«…E, rimasto solo nell’officina, m’accorsi che quelle forme e figure di marmi o colori presero a fissarmi. Me ne impressionai, al punto da darmi quasi alla fuga. Poi, nel silenzio, compresi che chiedevano soltanto di essere raccontate».
Fa un certo effetto sentire le suole delle proprie scarpe che aderiscono a pavimenti ricoperti di colpo un giorno tragico e lontano, in attimi perduti nella storia del tempo; i desideri suscitati si fronteggiano e contrastano, un vago disagio si fa strada serpeggiando fra il petto e la mente.
A partire dalla “relatività ristretta” di Albert Einstein, nell’ambito della fisica con spazio-tempo ci si riferisce alla struttura quadridimensionale dell’universo composta dalle tre dimensioni dello spazio – lunghezza, larghezza e profondità – e dal tempo. Il recente volume dell’artista visivo Gian Maria Tosatti, Esperienza e realtà. Teoria e riflessioni sulla quinta dimensione (Postmedia Books, 2021), affronta il rapporto tra le dimensioni fisiche dello spazio-tempo e quella dell’esperienza.
Si è tenuta al MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) la mostra su Moebius. Per chi lo conoscesse è stato un gran piacere vedere, fra i reperti della collezione Farnese, come i disegni di uno dei maestri moderni della perizia pittorica non sfigurassero.
- Moebius alla ricerca del tempo
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L’immagine come risposta del desiderio all’assenza
Written by Gioacchino ToniAncora una volta gli schermi dei media dispongono di una potente immagine di un falling man da mostrare e al tempo stesso celare alla vista, un po’ come si fa durante la visione di un horror dalla poltrona quando ci si porta una mano davanti agli occhi tenendo però le dita ben aperte.
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Cattelan all’HangarBicocca: “Breath Ghosts Blind”
Written by Rosella Ricci del Manso“Un’opera d’arte è un’azione simbolica, è lì per tramandare e rappresentare una certa storia o un sentimento. Il mondo di oggi mi sembra povero di simboli ma sopravvivono immagini o metafore ancestrali capaci di dare fondamento e significato alla nostra vita. Blind è un’opera sul dolore e sulla sua dimensione sociale, è lì a ricordare la fragilità di una società in cui aumentano la solitudine e l’egoismo. Avevo in mente quest’opera da anni ma devo dire che la pandemia ha reso nuovamente visibile la morte nelle nostre vite: cerchiamo sempre di rimuoverla e dimenticarcene, siamo tutti proiettati al nostro benessere e ad allontanare qualsiasi tipo di dolore, come fosse solo un problema di medicina, ma forse per la prima volta dalla generazione dei nostri genitori, che hanno vissuto la guerra, la morte è tornata a essere uno spettro quotidiano”.
(Maurizio Cattelan)
Gli uccelli ci aspettano fin dall’entrata di questo HangarBicocca. Appollaiati sulla porta d’ingresso non ci fai neanche caso. Non sai, non puoi ancora sapere che saranno loro a farci da guida nell’immersione totale di un buio che rappresenta la nostra vita e il nostro destino. Dalla luce all’oscurità in un viaggio che, intriso di silenzio, coinvolge e sconvolge.
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- Emil Cioran
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Una delle caratteristiche che contraddistingue il linguaggio artistico rispetto a quello quotidiano è indubbiamente il suo statuto polisemico. Giunta alla sua fase contemporanea però, come ha avuto modo di spiegare Umberto Eco, la polisemia si è fatta “aperta” dando luogo a una varietà di significati che non possono più essere arginati, come invece avveniva, ad esempio, in ambito medievale.
Maurizio Cattelan: la serietà prima di tutto
Written by Rosella Ricci del Manso“Un giullare? Cerco di dire cose serie da una vita ma nessuno mi crede mai. Un imbroglione? Mai rubato a nessuno, mai commesso spergiuro, mai atti impuri. Un bugiardo? Non credo mai in un’unica verità, ma solo in una combinazione infinita di possibilità. Sono una matassa di controsensi, come tutti.
- Maurizio Cattelan
- La serietà prima di tutto
- Interviste da Riga
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- Torno Subito
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- Mini Me
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Lindbergh: l’interiorità e la sua visibile espressione
Written by Roberta AndolfoStorie mai raccontate. Dietro questa traduzione applicata a Peter Lindbergh ci sono storie che tali non sono, ma soltanto colossali eppure intime suggestioni narrative, perché anche la più dettagliata immagine non rivela un’intera storia in modo esaustivo. Nulla può farlo. Ogni storia è inesauribile, in quanto ha preso avvio prima dello scatto, ha proceduto a svilupparsi, a cambiare e ad ammantarsi delle sensazioni distillate dallo spazio e dal tempo che esistono oltre il nostro campo visivo, come un dipinto o un altro manufatto.
- Peter Lindbergh Untold Stories
- Peterr Lindbergh
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Con riferimento all’ambito artistico, inteso nella sua accezione più estesa, si ricorre con una certa disinvoltura al temine “performance” presupponendo forse di indicare con esso qualcosa di relativamente definito, salvo poi rendersi conto della sua sostanziale indeterminatezza; non a caso risulta difficile trovare un corrispettivo in lingua italiana capace di tradurre efficacemente il termine anglosassone.
Che cos’è l’arte? Cosa distingue l’arte dal bello? Qual è il suo linguaggio e quali sono le sue regole? È con quesiti di tale portata che si confronta Cesare De Seta, docente presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con alle spalle un’esperienza di insegnamento presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, nella sua recente pubblicazione Grammatica delle arti. Forme e spazio storico dell’espressione artistica (Salerno Editrice, 2021).
- Grammatica delle arti
- Forme e spazio storico dell'Espressione artistica
- Cesare De Seta
- Adolfo Venturi
- Edoardo Mottini
- D’AnconaWittgens
- Augusta Ghidiglia Quintavalle
- Mary Pittaluga
- Giulio Carlo Argan
- Negri Arnoldi
- Bertelli Briganti Giuliano
- Bairati Finocchi
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- Salerno Editrice
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Al MANN il mito e l’umanità degli antichi combattenti
Written by Roberta AndolfoTre sentieri paralleli si snodano fra i meandri della storia seguendo momenti diversi, ma interconnessi, della civiltà umana, accolti e integrati all’interno della già vasta collezione permanente del Museo Archeologico Nazionale.
Malessere e potenzialità curative dei luoghi
Written by Gioacchino ToniLe sofferenze imposte dalla pandemia da Covid-19 sembrano aver indotto molti ad una riflessione più generale circa lo stato di malessere diffuso che attraversa il mondo contemporaneo, malessere che si manifesta oltre che sotto forma di dolore fisico anche come ansia, depressione e apatia legate al senso di insoddisfazione, insicurezza e timore per il futuro. La percezione di tutto questo malessere, acuito dalla pandemia ma certo non interamente da essa derivato, ha fatto emergere il desidero di migliorare le condizioni di esistenza.
- I luoghi che curano
- Paolo Inghilleri
- ansia
- depressione
- Anna D'Elia
- Gaia Bindi
- Nicolas Bourriaud
- Dharavidi
- Mumbai
- Mathare
- Nairobi
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- teoria del recupero dallo stress
- teoria della rigenerazione dell’attenzione
- Alejandro Aravena
- Stefano Boeri
- Renzo Piano
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- incrementale design
- Bosco verticale
- cittadinanza psicologica
- Vertical ForestING
- Urban Forestry
- Centro Culturale JeanMarie Tjibaou
- Numea
- Nuova Caledonia
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- recensioni
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“L’arte è un buon farmaco per contrastare i mali del presente: disattenzione, superficialità, pregiudizi e sintonizzarsi con l’essenziale, l’arte offre infatti la possibilità di tornare in contatto con contenuti profondi e rimossi divenendo prezioso dispositivo del pensiero critico”. È a partire da tale convinzione che Anna D’Elia, critica d’arte e narratrice, si cimenta, nel suo recente volume Vederscorrere. L’arte che salva (Meltemi, 2021), nella lettura della realtà attuale ricorrendo agli occhi degli artisti per sintonizzarsi con il pensiero della metamorfosi, appropriarsi di una diversa dimensione spazio-temporale, costruire nuovi rapporti con l’ambiente, il corpo, l’altro e l’altrove.
- Vederscorrere L'arte che salva
- Anna D'Elia
- Carla Lonzi
- Pino Pascali
- Jannis Kounellis
- Luciano Fabro
- Giulio Fontana
- Pietro Consagra
- Vincent Van Gogh
- Adrian Paci
- Centri di permanenza temporanea
- Agnese Purgatorio
- Fronte dell'Est
- Alda Merini
- Joseph Beuys
- Francis Bacon
- Pier Paolo Pasolini
- Lisetta Carmi
- Shirin Neshat
- Maria Lai
- Legarsi alla Montagna
- Coronavirus
- Marina Abramovic
- Wim Wenders
- Gianni Leone
- Christian Boltanski
- Chiara Fumai
- Elena Bellantoni
- Gea Casolaro
- Francesca Fini
- Paola Romoli Venturi
- Jasmine Pignatelli
- Silvia Stucky
- Valentina Vetturi
- saggistica artistica
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- Arte contemporanea
- Meltemi Editore
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- Il Pickwick
Nella recente nuova edizione del fortunato volume di Marco Accordi Rickards, Storia del videogioco. Dagli anni Cinquanta a oggi (Carocci Editore, 2020), uscito la prima volta nel 2014, l’autore definisce il videogioco come “un’opera multimediale interattiva, cioè un prodotto culturale autoriale che si esprime attraverso una specifica forma interattiva utilizzando uno o più mezzi espressivi [...]; l’interazione con il videogioco richiede l’immersione in un mondo simulato e regolato da leggi tecniche (game design) nel quale le azioni del fruitore attivo siano teleologicamente orientate”.
- Storia del videogioco Dagli anni Cinquanta a oggi
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È nota l’importanza delle immagini nella trasmissione del messaggio politico e religioso in ambito medievale; al di là del loro portato estetico, le rappresentazioni figurative all’epoca accompagnano e indirizzano la preghiera, offrono suggestioni e suggerimenti di ordine concettuale suscitando una gamma di reazioni emotive che vanno dallo sbalordimento al timore.
- «Pigliare occhi, per aver la mente» Dante, la Commedia e le arti figurative
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