“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Sunday, 02 November 2014 00:00

Regina reginella...

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Regina reginella,
Quanti passi devo fare
Per arrivare al tuo castello con la fede e con l'anello,
Con la punta del coltello?

Tre corti alla corte della formica. I giocatori, Laminore, Una donna indifesa. Il tema è vincitori e vinti. L'atmosfera della rassegna è familiare. Tutti si conoscono e tutti i presenti, ci sarebbe da scommettere se non fossimo contrari al gioco per principio, si trovano lì per una ragione, professionale o affettiva. Ogni corto è preceduto dalla menzione di autore, regista e attori e seguito da una breve intervista/commento.

I giocatori sono un uomo e una donna. Il gioco è quello dell'amore.
La tela si apre al suono di una fisarmonica. Leitmotiv dei cambi di scena. In scena un tavolino rotondo, di quelli da bar, e alcune sedie di metallo. Elementare e funzionale scenografia per ricreare gli interni in cui si svolgono i vari quadri, cinema, teatro, bar, ristorante, casa. Lui e lei si incontrano per caso. O per meglio dire si scontrano. Lui letterato precario. Lei fisica nucleare in carriera. Maschere di una umanità contemporanea, ma forse anche eterna, da rubrica rosa. Dialoghi prevedibili sulla battaglia dei sessi. Banali clichés sugli uomini. Si sa, sono tutti uguali... rose e poesie all'inizio... poi si mettono in pantofole. Prima la scoperta, i viaggi, l'entusiasmo, poi la noia, la banalità quotidiana. Si ridacchia, ma niente di nuovo sotto il sole. Divertente e leggero, molto leggero... quasi rarefatto. Chi vince? Chissà, vincono e perdono entrambi nel gioco dell'amore.
Laminore è tutto un gioco di parole e di rimandi. La protagonista è la minore, intesa come sorella minore, la sorellina, in lotta sorda e solitaria con la maggiore, la sorellona, Bionda, occhi azzurri, labbra rosse, prima in tutto, che nemmeno si accorge della rivalità, della muta sofferenza della minore. Solo per un attimo l'incrollabile perfezione si sgretola, a causa di un la minore, inteso come nota musicale. Leitmotiv il valzer op. 19 di Chopin. Ovviamente in la minore. Amore/odio. Ammirazione/rivalità. Esercitazione accademica su ciò che prova, o potrebbe provare, la prole cadetta. In scena uno sgabello da pianoforte su cui campeggia una bambola di celluloide, naturalmente bionda, seduta con le gambe spalancate e le braccia dritte davanti a sé. Chi vince? Comunque la maggiore, che dopo la défaillance si riprende alla grande, studiando ancora, guastando, senza saperlo, lo sperato trionfo della minore.
Infine Una donna indifesa. Tratto da un racconto giovanile di Čechov. Storia al limite del surreale raccontata con un iperrealismo grottesco venato quasi di mimo e clownerie. Una donna va in banca a chiedere la liquidazione del marito licenziato, impiegato alle poste, e tanto fa, tanto dice, tanto piange, tanto assilla, che ottiene il denaro richiesto. E c'è da scommettere che avrebbe ottenuto qualcosa anche dagli spettatori se non fosse tornata provvidenziale la luce in platea. I personaggi sono maschere grottesche. Campeggiano in scena tre appendiabiti "uomo morto", al tempo stesso alter ego dei personaggi e servo di scena per il loro apparecchiamento. Chi vince? Non c'è dubbio che la donna indifesa vinca.

Regina reginella,
Quanti passi devo fare
Per arrivare al tuo castello con la fede e con l'anello,
Con la punta del coltello?


Restano solo il già visto, un prodotto di mestiere pulito, senza vera anima e un vagito che potrebbe diventare teatro, magari, se decidesse cosa far vedere e come. Scegliendo un messaggio e un registro.
La sera è rinfrescata. Torniamo a casa a passi di gazzella.

 

 

 

La Corte della Formica

I Giocatori
di Francesco Tammacco
da un testo di
Gianluca de Bari e Francesco Tammacco
regia
Francesco Tammacco
con Francesco Tammacco, Gianluca de Bari, Rosa Tarantino, Domenico Copertino, Leonardo Mezzina, Vincenzo Raguseo
scene e costumi Il Carro dei comici
foto di scena Giancarlo De Luca
lingua italiano
durata 25'

Laminore
di
Giovanni Del Prete
regia Giovanni Del Prete
con Francesca Iovine
scene e costumi Francesco Felaco
organizzazione Maria Teresa Monda
produzione Caravanteatro
foto di scena Giancarlo De Luca
lingua italiano
durata 20'

Una donna indifesa
di
Antonio Vladimir Marino
dall'omonimo racconto di Anton Pavlovič Čechov
regia Roberto Ingenito
con Massimo Bonsai, Adelaide Oliano, Roberto Ingenito
scene e costumi Teatro Muto Lab
produzione Sub eventi
foto di scena Giancarlo De Luca
lingua italiano
durata 20'

Napoli, Teatro Piccolo Bellini, 30 ottobre 2014
in scena 30 e 31 ottobre 2014

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