“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Friday, 13 June 2014 00:00

Il fumetto secondo Cliff

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Avete mai visto un bulldog francese sulla copertina di un libro a fumetti? Beh, lui è Cliff, ed è il simbolo della BAO Publishing, una casa editrice milanese che da cinque anni dedica anima e corpo e staff al mondo dei fumetti. Al timone ci sono Caterina Marietti e Michele Foschini, e proprio con quest'ultimo al Napoli Comicon di quest'anno abbiamo fatto due chiacchiere sul fumetto, l'editoria, la professione e tutto quanto.


Il tema del Comicon 2014 è la sinergia tra fumetto e cinema, che ne pensate alla BAO di questo feeling?
Secondo noi il fumetto è un miglior fermo immagine. È un mezzo narrativo forse di minore impatto rispetto al cinema, ma sempre più si prende ispirazione per materiale filmico da ciò che si fa sulla carta, a fumetti. Quindi in realtà è una sinergia necessaria nella quale probabilmente il fumetto dovrebbe smettere di comportarsi da cugino sfigato che si nasconde quando ci sono le feste, e tirarsela un po' di più, far capire che c'è una capacità di fare storie ad alto budget senza bisogno di un alto budget che il cinema si sogna.

Oggi qual è la situazione dell'editoria del fumetto in Italia?
È una domanda eccessivamente complessa per una risposta univoca e non frammentata. L'editoria dei fumetti in Italia si esprime su tre mercati: quello dell'edicola, sul quale non rispondo perché non lo rappresentiamo minimamente, quello delle librerie specializzate e quello della libreria generalista, o "di varia" come la si definisce in gergo. La situazione è che nonostante le fumetterie soffrano la recessione economica in maniera particolare, la libreria generalista ha avuto una fortissima espansione. Negli ultimi tre anni il mercato ha moltiplicato il suo valore, arrivando a circa cinque milioni di copertine all'anno per quanto riguarda le edizioni a fumetti. Quindi in realtà vuol dire che c'è molta più gente che prima non leggeva fumetti e ora vi si interessa. Magari non leggono moltissimi titoli, ma hanno contribuito ad aumentare fortemente le vendite.

Accostiamo il fumetto al web: le evoluzione di Internet ha aiutato il vostro settore?
Non ha sicuramente aiutato direttamente le vendite, quindi la situazione del mercato, però è stata positiva per il confronto diretto tra autori e pubblico e fra gli editori e la loro clientela, quindi in qualche modo ha favorito la chiarezza e la comunicazione. Purtroppo chi pensa di usare il web semplicemente come metodo autopromozionale o pubblicitario tende a pensare che tanti contatti significhino tante vendite, e questo non è assolutamente vero: va creato un consenso basato sull'apertura, su un racconto molto sincero delle attività per quanto riguarda l'editore, di se stessi e delle proprie opere per quanto riguarda gli autori. Il caso di Zerocalcare1 è emblematico: il suo successo è legato principalmente alla franchezza con cui si racconta, e in questo Internet lo ha aiutato moltissimo, però non nasce blogger, è che Internet gli ha permesso di trasmettersi più chiaramente a più persone.

Quali sono i vostri criteri di scelta? Cosa deve fare un autore per colpirvi?
Il nostro criterio di scelta è molto banale: alla mia socia e a me deve piacere il progetto o l'autore. Non siamo contrari ad andare a cercare l'autore che non ha un qualcosa per le mani e dirgli "cosa vorresti fare per noi", però dobbiamo sentire una coerenza tra lo stile di narrazione e il disegno e la storia che vuole raccontare, tale da permetterci di trasmettere il suo entusiasmo a noi e poi direttamente ai lettori. Vogliamo storie molto oneste e molto significative.

La cura che mettete nelle vostre edizioni è senz'altro particolare: come vi regolate a seconda di ogni autore?
Li consultiamo il più possibile: ci sono autori con i quali non possiamo interagire per motivi di distanza o di impegni. Tendenzialmente però non chiediamo loro cosa vorrebbero, ma chiediamo loro in che modo vogliano trasmettere il loro progetto. Solo di rado chiediamo di uniformarsi a un progetto già esistente, trattiamo ogni libro come un progetto a sé. Non per niente il nostro logo somiglia a uno stencil: vuole essere qualcosa che può essere applicato a tutto, su qualunque superficie, rendendola propria in qualche modo, marchiandola. Siamo fautori di formati molto differenti tra loro, pensiamo che ciò che serva a valorizzare il libro sia fondamentale. Delle volte infatti non produciamo alcuni progetti perché ci rendiamo conto, a priori, che sarebbe troppo costoso realizzarli nel modo che riteniamo più giusto per valorizzarli.

La BAO interna come funziona? Puntate sui giovani o è una equipe di veterani?
A eccezione del nostro direttore commerciale che ha 51 anni, l'età media dell'ufficio è 29 – la alzo io a dire il vero – per cui sono relativamente giovani. Spesso ci sono "prime esperienze": vengono formati dalla vasta esperienza editoriale che comunque Caterina e io possediamo. Crediamo molto nella formazione interna e tutto il nostro personale è assunto a tempo indeterminato o in apprendistato, quindi propedeutico all'assunzione. Crediamo inoltre in una formazione a lungo termine, perché ci sono troppi amatori o dilettanti nell'editoria ed è importante formare figure professionali serie per il futuro.

Tornando invece all'argomento "crisi", qual è la vostra formula per combatterla?
Non abbiamo una formula per combattere la crisi, infatti soffriamo anche noi della contrazione dei consumi. Però prima nessuno stava facendo quello che facciamo noi come lo facciamo noi. Quindi la nostra nicchia non è una tematica, un genere di libro o una fascia di prezzo, ma un approccio chiarissimo verso il lettore attraverso una qualità inequivocabile. Se la concorrenza prendesse lo stesso esempio finiremmo la crisi del fumetto.

 

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1) Fumettista italiano, autore di diversi titoli editi da BAO Publishing, i cui ultimi lavori sono Ogni maledetto lunedì su due e Dodici. Collabora con www.wired.it, e lo potete trovare sul suo blog www.zerocalcare.it.

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