“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Tuesday, 31 May 2016 00:00

Sista Bramini a Palermo con il suo "Teatro Natura"

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Alle spalle degli edifici delle facoltà di Agraria e Lettere del campus universitario di Palermo, la Fossa della Garofala è un lungo percorso che collega l’esotico Parco d’Orleans – giardino ornitologico ubicato poco sotto il prospetto del Palazzo Reale – al Boschetto dei Lecci, una conca verde incontaminata dove lecci maestosi convivono con piante di fico d’india. Qui, su un pezzo di terra sconosciuto agli stessi palermitani, Sista Bramini inscena il mito Atteone e la verità dis-velata tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, accompagnata da Camilla Dell’Agnola al violino. La performance è un frammento dello spettacolo Miti d’acqua della compagnia O Thiasos Teatro Natura.

Atteone, cacciatore trasformato in cervo dalla dea Diana, colpevole d’averla vista senza veli, è personaggio simbolo della sperimentazione che Sista Bramini porta avanti dagli anni ‘90 con la sua compagnia. Il concetto di Teatro Natura, dove l’aperto diventa luogo ideale ad accogliere la pratica attorale, è ben esposto nel volume Teatro Natura, il teatro paesaggio di Sista Bramini e il progetto di “Mila di Codra” a cura di Maria Giacobbe Borelli presentato in questa occasione. Dall’interazione tra corpo scenico e natura scaturisce quella che la Bramini chiama sincronicità cioè un equilibrio irripetibile. Durante la performance cambia l’atmosfera di un luogo che ha vita di per sé e la restituisce all’attore e allo spettatore. Noi, infatti, terzo elemento grotowskiano di questa azione scenica, possiamo assistere allo scambio tra la parola, il gesto della performer e il canto degli uccelli che volano sulle nostre teste, il vento che muove le fronde dei lecci, il fogliame calpestato che scricchiola al nostro minimo movimento. Un turbine di suggestioni che coinvolge occhi e orecchie, amplificato da voce e violino di Camilla Dell’Agnola; questa straordinaria interprete riesce a rendere viva la musica adottando una sonorità naturalistica perfettamente inglobata in quella del bosco che ci ospita. Il suo corpo, di cui il violino non sembra altro che una protesi necessaria, diventa cassa di risonanza delle nostre emozioni. Grazie, poi, all’espressività del gesto di cui la Bramini è padrona, le immagini del mito sono davanti ai nostri occhi: l’incredulità di Atteone giunto nella grotta di Diana; lo sconcerto di lei, il rossore sulle sue guance che, come l’alba, s’infiammano e poi scolorano; la paura del cacciatore d’essersi scoperto cervo e il terrore della morte, per la prima volta vissuto dal predatore nel corpo della preda.
A conclusione dello spettacolo il professor Giuseppe Marsala, docente di scenografia presso la Scuola Politecnica di Unipa, che ha fortemente voluto questo evento concependolo come esperimento di didattica aperta alla città, presenta gli ospiti che interverranno sul tema Architetture dello Spazio Scenico: Gilda Terranova, docente di scuola secondaria, Roberto Giambrone, critico di teatro, esperto di danza contemporanea; Giuseppe Barbera, docente di Arboricoltura e Paesaggio presso la facoltà di Agraria Unipa; Rosanna Piraino, presidente della Fondazione Salvare Palermo; Viviana Trapani, coordinatore CDS D.I. Unipa.
Non è taciuto in questa occasione il rammarico per la non vivibilità durante l’anno del Boschetto dei Lecci da parte degli studenti di Viale delle Scienze, aperto eccezionalmente per l’evento in corso. D’altra parte tutti gli ospiti non mancano di ringraziare per questo Giuseppe Marsala e Sista Bramini che hanno lasciato per primi nell’atmosfera del luogo qualcosa di sé. Andandocene pensiamo che potrebbe mancarci quel silenzio verde, difficile da rompere. Finché, immersi nel caos della città di Palermo, sorridendo, ne siamo certi: sì, ci mancherà.

 

 

 

Atteone e la verità dis-velata
da Le Metamorfosi
di
Publio Ovidio Nasone
performance di
Sista Bramini
violino e voce Camilla Dell’Agnola
Palermo, Boschetto dei Lecci, 26 maggio 2016
in scena 26 maggio 2016 (data unica)

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