“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Espressioni

Extra La locanda delle chiacchiere

«Il viaggio s’arresta in una locanda: scoppietta la fiamma, una musica dice il suo tono, il bisbiglio di voci vi domina legando i tavoli ai tavoli, gli uomini agli uomini. È qui che i racconti s’incontrano».

Wednesday, 22 October 2014 00:00

Cibo ed estetica: la tendenza delle cucine a vista

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Gli stili di vita diventano sempre più stili alimentari, la cultura e i costumi trasmigrano nel cibo rendendolo ricettacolo di identità e significazioni, trasformando un’esperienza muta in una situazione ricca di sottintesi. Se la nostra quotidianità è scandita dai ritmi e dai rigori convenzionali, il cibo non sfugge a questo dettame, anzi, contribuisce a quello stacco verticale e oppositivo che giustapponiamo alla simultaneità del tempo e dello spazio. Assodato il suo ruolo organizzativo entro le nostre pratiche quotidiane, il cibo ha un ulteriore apporto, quello biologico/fisiologico al quale bisogno siamo tutti subordinati.

Tuesday, 30 September 2014 00:00

Verde scienza

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Il fenomeno delle “notti bianche”, nottate in cui i negozi rimangono aperti fino alla mezzanotte inoltrata, sta ormai animando i centri storici della nostra Penisola. Nel caso di Perugia, il 26 settembre la notte si è tinta di verde: sotto questo colore, le vie del cosiddetto “distretto del sale” – l’area tra Corso Cavour e Borgo XX Giugno rivitalizzata da un coordinamento tra artigiani, artisti, associazioni, cittadini e commercianti – sono state animate da diverse iniziative volte alla valorizzazione dei ricercatori umbri e del territorio.

Sunday, 28 September 2014 00:00

Percoto Introspettiva pt. 01

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Percoto Introspettiva

Ministorie adolescenziali e non solo: introspettive, noir e surrealiste.
Ambientate nel cortile della Percoto e non solo e con i soliti protagonisti: Dario, Ale, Seo, Qualli ed altri...


Soggetto & Sceneggiatura: Sergio Mastroianni e Alessandro Monaco
Matita, Penna Biro & China: Sergio Mastroianni

Seconda parte
puntata precedente: "Il Federiciano", diario d'un viaggio nella poesia (I parte)

29 Agosto 2014

Giornata faticosa stamane: cambio residenza. Saluto affettuosamente Magda e Lorenzo – trovare un bed and breakfast all’altezza del loro è difficile, mi ripeto. Non ho tempo però per le malinconie: mi attende la navetta – o meglio, sono io a doverla attendere – per scendere in paese e trasferirmi a pochi passi dal mare. Dopo un brunch a Il Coccodrillo, uno dei pub più in voga della zona, dove si trovano cornetti caldi all night long ed è possibile fare colazione con panino ed hamburger – per questo l’ho amato – raggiungo la struttura che dovrà accogliermi: Holiday Village. Mi reco nella sede centrale e gentilmente mi accompagnano – bagagli compresi – presso la mia nuova sistemazione: un miniappartamento in un villaggio a pochi passi dal mare. Delizioso.
Soddisfatta per il buon esito del mio trasferimento, cerco il primo supermercato utile e bighellono per le vie della Marina. In serata, mi appresto a salire di nuovo al borgo, dove si terrà la Festa della Poesia.

Si è svolto dal 23 al 31 Agosto 2014 il Festival Poetico Il Federiciano, giunto alla VI edizione. Ideato dall’editore e poeta Giuseppe Aletti, da sei anni ha annoverato tra i suoi partecipanti più di settemila iscritti, richiamando a sé artisti provenienti da tutta Italia e oltre, dato il suo carattere internazionale. È uno dei pochi concorsi di poesia la cui partecipazione è gratuita. Offre, inoltre, un ricco calendario di appuntamenti che, quest’anno, hanno avuto la loro acme con due presenze di spicco: Alessandro Quasimodo, figlio di Salvatore, premio Nobel per la Letteratura, e Mogol, il famoso paroliere italiano. Inoltre, il setting in cui si svolgono gli eventi è notevole: un borgo antico, sovrastato da uno dei castelli edificati da colui che era soprannominato “stupor mundi”: Federico II di Svevia.

Saturday, 13 September 2014 00:00

L'uomo solo

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La solitudine non è una condizione del presente, è una visione mistica e tragica del proprio futuro.
La solitudine è quel terrore che si prova ogni sera quando, soli nel proprio letto, si tirano su le coperte e si è entusiasti di scomparire. La solitudine non è mai stare soli, la solitudine è essere soli.
In fin dei conti la solitudine è quella diversità per cui, anche circondati dai migliori amici, non si smette la sera di essere felici di scomparire e si vorrebbe non risvegliarsi mai più. Perché?

Nei primi giorni di agosto, per la precisione dal 2 al 10, Senigallia (Ancona) si è vista animare dalla ormai famigerata febbre degli anni Cinquanta, concretizzatasi attraverso il festival del Summer Jamboree.
Senigallia venne fondata tra il 389 e il 383 a.C. dalla tribù gallica dei Senoni; da qui si sono ivi avvicendati Romani, Visigoti, Bizantini, e via dicendo. Eppure la città sembra essersi cristallizzata a metà del Novecento, celebrandone la nostalgia con tutte le forze di cui dispone.

Soggetto e Sceneggiatura: Domenico Di Francia / Keneru
Matita e China: Domenico Di Francia / Keneru
Colorazione digitale: Ivan Ferrara

Scegliere la meta giusta per le tue vacanze è fondamentale. Le ferie sono quasi terminate e non puoi rischiare di tornare a lavoro scontento. Finora hai visitato capitali europee ma non ti senti soddisfatto? Ti piace comprendere a fondo la mentalità del luogo in cui approdi e fare tuoi gli stili di vita locali? L’estate non è ancora finita! Affrettati a scegliere un fantastico soggiorno last minute nella meravigliosa comunità di Pozzuoli, zona di tempo libero. Non perdere l’occasione della tua vita.   
Sei affascinato dai misteri della giungla nera? Cerchi nella villeggiatura un significato che vada ben oltre il solito relax? Sei certo di riuscire a mantenere la calma in tutte le situazioni?     
I Campi Flegrei ti aiuteranno a testare la tua resistenza, offrendoti la possibilità di sentirti all’interno di una savana boscosa ma senza rinunciare a tutti i comfort di una piccola cittadina.     

Thursday, 28 August 2014 00:00

Veil of Darkness: un abandonware da brividi!

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Per i nostalgici del “punta e clicca” e del “gioco di ruolo” che si sviluppa attorno a puzzle e ad una fitta trama, sarebbe utile sfogliare lo schedario degli Abandonwares e cercare sotto la lettera “V”.
Veil of Darkness, sviluppato dalla ormai estinta Event Horizon Software e pubblicato dalla Strategic Simulations, Inc. (incorporata dal gruppo Ubisoft nel 2004) è un gioco che sa difendersi bene e risulta tutt’oggi giocabilissimo, sebbene sia datato 1993.

"Il piccolo Tobias era nato strillando e scalciando, ma si era calmato subito, quando l’avevano messo tra le braccia della sua mamma" − sembra l’incipit di una storia comune, eppure così diversa, quella raccontata da Elena Spagnoli Fritze ne Il mondo è anche di Tobias, della Lapis Edizioni, che racconta il delicato percorso di una mamma e del suo piccino, autistico. "Il tempo passava e la mamma guardava Tobias con amore e attenzione. Tobias invece non la guardava quasi mai. […] Passavano i giorni e la mamma si sforzava di capire dove finivano le parole che diceva a Tobias, dove si perdeva la voce del suo bimbo e si sentiva una mamma che non valeva niente. Un giorno ebbe un’idea. Avrebbe scelto le parole più belle. Quelle sarebbero rimaste di certo nella testa del suo bambino. Le divise in due categorie: parole di mamma e parole di grandi scrittori. […] La mamma leggeva. Leggeva  e abbracciava. Leggeva e baciava. Leggeva e accarezzava. Leggeva e cullava. Alla sera, stanca, leggeva e si addormentava, sognando di ascoltare".

Sunday, 03 August 2014 00:00

L’estremo sacrificio di Andrea Diprè

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La cultura non esiste.

I

Di recente si fa un gran parlare del cosiddetto fenomeno “trash” e dei molteplici modi coi quali esso entra in connessione con le nostre esistenze e modifica la nostra percezione dell’umano e del reale. O meglio, la tendenza che ho potuto riscontrare è quella di esibire porzioni singole e a misura di sopportazione del suddetto universo e di commentarle con snobistica supponenza e – troppo spesso – ironia mal riuscita. È chiaro che ci si possa approcciare all’argomento solo dal di fuori: nel momento stesso in cui si parla di trash, noi ci poniamo all’esterno di quel mondo e lo commentiamo secondo un punto di vista che evidentemente e, in una certa misura, giustamente, non tiene conto del code mixing e della scomparsa dei confini tra ‘stile alto’ e ‘stile basso’ comportata, fra le altre cose, dal postmodernismo. Di conseguenza, alcuni saputelli si reputano culturalmente più evoluti rispetto all’argomento e considerano questo presunto scarto positivo di evoluzione il presupposto stesso per poterne trattare. Ma solo superficialmente e senza indagine critica, il che sta a una reale capacità di ironizzare come Giuliano Ferrara sta a una reale capacità di non apparire unto.

Friday, 25 July 2014 00:00

Sulla meditazione o diario filosofico 5

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Uso, di tanto in tanto, andare a correre. È un tramonto più o meno scuro, a seconda della stagione, quello che ritrovo di fronte alla mia porta; i rumori seguono invece il profilo del paesaggio, della campagna piena d'ombra e del centro urbano, fino al mare che ancora si vede dal marciapiede. Il gesto del mio movimento è, del resto, tanto ripetitivo da farmi dimenticare l'asfalto. C'è soltanto il suolo: una stabilità pura, secca, dove poggiare il piede. Tallone, punta e slancio, mentre l'altra gamba comincia già a distendersi. Agito le braccia per dedicarmi alla percezione: soprattutto vento, qualche volta mattoni o ringhiere che sfioro – una volta, quasi, una macchina in corsa.

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il Pickwick

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