“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Toppi Alessandro

Arte, Ricerca, FiorGen

Come fosse una creazione unica. Come se le figure delle opere si parlassero, condividendo spazio e discorso. Come non vi fossero soglie, limiti, separazioni tra creazione e creazione. Ed allora...

Di pagina in pagina, di opera in opera

Di pagina in pagina, di opera in opera. Lasciandosi suggerire le parole dalla visione, facendo seguire allo sguardo le lettere, per comporre brevi lacerti descrittivi, inevitabilmente manchevoli. Generare − così − descrizioni, un accompagnamento d'inchiostro, un andare insieme. Sessantadue artisti. Sessantadue opere. Sessantadue pagine. E, allora, sessantadue micronarrazioni.
Per la decima edizione di "Arte per la Ricerca FiorGen". Cominciamo.

I gioielli di Lucca

Riuscire a dare forma alla bellezza della materia, riplasmando ogni volta i canoni dell’eleganza. Levigare con lo sguardo, prima che con il gesto, per offrire evidenza concreta a un’idea, a una suggestione, a un’immagine artistica. Giocare con l’armonia e la disarmonia delle linee o dei colori, intarsiando dettagli improvvisi all’interno di scomposte progettualità d’invenzione. Fare di un metallo, di una stoffa o di una pietra, la tela tattile dalla quale eliminare il superfluo perché l’essenziale diventi opera d’arte offrendo – dell’opera d’arte – tutto il piacere.

Passeggiando con Barbara Santoro

Dopo la bella mostra che FiorGen ha voluto dedicare alla città di Lucca sul tema Lucca, le storie, le mura, nella quale ben quaranta artisti toscani contemporanei hanno arredato – con la propria arte, con il proprio stile – le sale del Palazzo Guinigi, incontrando il favore del numeroso pubblico accorso, nuovamente la gran torre lucchese ospita la bellezza, la creatività, l’inventiva con l’esposizione FiorGen Arte Lucca − II Edizione, offerta pubblica degli autori che, da anni, dedicano la loro attenzione e parte delle proprie creazioni alla ricerca biomedica FiorGen.
Per l’occasione tentiamo un esperimento: farci guidare dalla curatrice della mostra, la dottoressa Barbara Santoro, perché i lettori de Il Pickwick possano traversare, sala per sala, l’intera mostra, guidati dai suoi passi, dalla sua voce d'inchiostro.

Arte e Ricerca, a Lucca

Nasce con il duplice intento di mettere in rilievo qualità artistica ed importanza della ricerca scientifica. Nasce avendo lo scopo di generare ammirazione per le opere ed interesse per l’impegno scientifico. Ha come fine lo stupore di chi osserva tele e sculture, consentendo a chi prova questo stesso stupore di non dimenticare mai che la ragione, l’occasione, il presupposto è ricordare quanto sia importante la conoscenza medica, il suo approfondimento necessario, la sua innovazione costante.

Asta per la Ricerca

“Voglio che ai miei disegni, alle mie incisioni, ai miei oggetti, ai miei quadri, insomma ad ognuna delle cose che hanno reso felice la mia vita, sia risparmiato lo sguardo vacuo di un passante indifferente; voglio invece che vengano sparpagliate dal martello di un banditore”.
Edmond de Goncourt, contemplando la Bellezza con la quale aveva arredato la propria casa, la destinava non alla freddezza professionale di qualche pubblica esposizione affollata bensì al tepore della contemplazione privata, familiare, intima, personale. Per questo – perché quadri e statue ed ogni altro oggetto forgiato dall’Arte potessero viaggiare dalla propria stanza alla stanza di qualcun altro – era solito immaginare un’asta immaginandone gli sguardi puntuali dei partecipanti, la silenziosa tensione, l’attesa fremente, gli sbalzi improvvisi, le mani alzate ad indicare l’offerta, il timore della sconfitta, l’ebbrezza dell’acquisto e certi sbuffi, certi sorrisi, certe piccole o grandi gioie; il tutto ritmato dal secco rumore del martelletto di legno, battuto con forza dal banditore.

La Bellezza per la Ricerca

Tramutare i colori, le forme, il tratto, il gesto nel compiere il tratto ed il tocco del pennello, la linea rigata da una mano, la sfumatura e la sagoma, una curvatura e una linea in un atto del sapere medico, in una possibilità di approfondimento e di verifica mirata all’indagine, alla conoscenza, alla cura.
Fare della punta del pennello o della prima scheggia di una statua il punto di partenza di un viaggio verso la scoperta. Fare dell’Arte – economia della purezza – un’occasione di Scienza; fare della Scienza il risultato vero dell’Arte. Generare bellezza per rendere viva la Ricerca, ricercare valorizzando implicitamenente la Bellezza da cui si è partiti. Generare un legame solidale, un intreccio, un connubio capace di ricevere il rosso, il blu, il giallo o il marrone, l’oro o l’argento messo in cornice tanto quanto il piombo, il bronzo, l'acciaio o il legno forgiato in una sagoma per renderlo silenzio fattivo da laboratorio; attenzione al microscopio; strumentazione nuova e nuova ricerca di dati, possibilità, risultati.

il Pickwick

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