“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Antonella Mancusi

ZiaLidiaSocialClub, quarta serata: "Ernest e Celestine"

Ancora poche ore e lasceremo la sala 2013, alla fine dei suoi film, sognati e desiderati, vissuti direttamente o attraverso gli altri, amati o mal tollerati, ancora qualche immagine e saremo tutti fuori, a continuare la nostra vita. Questi sono giorni in cui piombano nella mente molti momenti del passato, alcuni sentono più che mai di essere reduci da tumulti devastanti che un anno alla fine si spera possa acquietare, altri sono ancora più consapevoli che a differenza del cinema nella vita il "The end" appare solo una volta, e anno dopo anno fortunatamente si può andare sempre avanti, l'anno vecchio si riaccende nel nuovo che può tuonare da lontano annunciando una tempesta imminente o squarciare il cielo con nuove direzioni illuminanti.

ZiaLidiaSocialClub, terza serata: Una (non così) semplice vita, di Ann Hui

Quando si immagina la vita come una occasione continua di scambio, e il cinema come il riflesso di questa occasione che non finisce mai e continua fuori dalla sala, nelle nostre case, nelle strade, nelle storie, nelle nostre domande, si può incappare in questa domanda: cosa chiediamo il più delle volte al cinema? Quando si spengono le luci sulle nostre vite e comincia "la notte cinematografica" che dura poco più di una proiezione, cosa speriamo accada in quell'unico appiglio che ci rimane, quel fascio di luci di fronte a noi? Chiediamo forse l'impossibile, la sorpresa, l'inatteso, il sogno, il mistero, il miracolo, la possibilità di godere emozioni estreme senza rischi o sacrificando una parte inconsapevole di noi in cambio di un'ossessione, di una liberazione o di una redenzione.

ZiaLidiaSocialClub, seconda serata: “È stato il figlio”

Seconda serata della rassegna cinematografica organizzata dallo Zia Lidia Social Club. C'è ancora più gente della prima, ancora più energia. Altri volti, altre voci oltre a quelle di sempre. Fa bene Michela a chiedere i nomi delle persone che danno il loro contributo alla discussione, perché per noi è un motivo di felicità arricchire la piccola comunità dello ZLSC con nuovi nomi, nuove vite.

Riparte lo ZiaLidiaSocialClub. Pre-post (atmosfera, film, dibattito)

Lo Zia Lidia Social Club è una "fondazione umana, più che umana" nata grazie alla generosità trasformativa di un'ultraottantenne, Zia Lidia, che nel novembre del 2003, senza riserve e pretese, decide di aprire le porte di casa sua ai giovani avellinesi. Quella casa per anni è stata un laboratorio inesauribile di idee, iniziative, progetti. Cinque anni dopo l'inizio ci siamo costituiti associazione socio-"psico"-culturale, associazione che ha tra i suoi intenti la promozione del cinema di qualità come occasione sociale di stimolo al confronto e alla condivisione. In ogni nostra iniziativa, infatti, diamo ampio spazio al dibattito, alla chiacchierata collettiva dopo il film, convinti che condividere visioni, emozioni, riflessioni, costruendo relazioni significative, sia un atto socio-politico ben più risonante del piacere privato di vedere un film in solitudine.

Page 2 of 2

il Pickwick

Sostieni


Facebook