“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

gianlucristiano

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Redazione

In redazione

Alessandro Toppi (Direttore Responsabile)
Michele Di Donato (Ufficio Stampa)
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Sara Scamardella
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Giuseppe Varriale
Pasquale Vitale

Statuto

 

In data 1° novembre 2012.

All’unanimità sono stati approvati gli articoli seguenti.

1 - L’assemblea ha udito leggere, con sentimenti di sincera soddisfazione e approvazione incondizionata, la memoria trasmessale da Samuel Pickwick, intitolata Ipotesi sull’Origine degli Stagni di Hampstead, con alcune Osservazioni sulla Teoria dei Girini, e col presente Atto l’assemblea tributa i più calorosi ringraziamenti al suddetto Samuel Pickwick, per quanto in ritardo d’un paio di secoli.

2 - L’assemblea, profondamente convinta dei vantaggi che sarebbero venuti alla causa della scienza dall’opera già citata, nonché dalle indefesse ricerche di Samuel Pickwick, non può ignorare i benefici inestimabili che inevitabilmente si sarebbero prodotti nel progresso della cultura e nella diffusione del sapere se questo studioso avesse applicato il suo pensiero a un campo più vasto, estendendo i suoi viaggi a musei, librerie e biblioteche, teatri, sale da ballo e palchi da concerto, allargando per conseguenza la sfera delle sue osservazioni.

 3 - L’assemblea, sulla base delle convinzioni espresse sopra, ha preso in seria considerazione la proposta, formulata dall’eco di una voce rimasta senza accertato padrone, di formare una nuova società sotto il nome di Circolo di culture, critica e narrazioni, il cui referto cartaceo fosse nominato Il Pickwick.

4 - La suddetta proposta ha ricevuto la sanzione e l’approvazione dell’assemblea.

5 - Il Circolo è pertanto costituito col presente Atto ed i suoi membri, designati e nominati dal medesimo, hanno il solo impegno di inviare ogni tanto a Il Pickwick,con sede in Napoli, il resoconto veritiero dei loro viaggi e delle loro ricerche, delle loro osservazioni su caratteri e costumi, e di tutte le loro avventure, e di raccogliere ogni testimonianza locale, orale o scritta, originata nei diversi ambiti naturali, sociali e culturali.

6 - L’assemblea è lieta di accettare il principio che ogni membro del Circolo provveda da sé alle proprie spese di viaggio e di scrittura; e non ha nulla in contrario ad ammettere che i membri del suddetto Circolo prolunghino a piacere le loro ricerche, salvo il principio suddetto.

7 - I membri del sopraccitato Circolo siano, come sono, col presente Atto informati che la loro proposta di pagare essi stessi le spese di quaderni, taccuini, rubriche e fogli, foglietti, piccoli pezzettini di carta per appunti e di penne, matite, inchiostro d’ogni forma e colore e d’ogni altro strumento che serva per imbrattare Il Pickwick di squarci di dubbia realtà, è stata esaminata dall’assemblea; che l’assemblea considera tale proposta degna delle grandi intelligenze da cui fu concepita, e col presente atto notifica di accettarla senza riserve.

8 - L’assemblea delibera che l’appartenenza al Circolo sia possibile per tutti coloro che volontariamente si offrano di condividere i rischi di scrivere per Il Pickwick partecipando alla gloria delle sue scoperte ed alla miseria delle sue tasche.

 

 

 

Chi siamo

"… Che poi valga la pena di passar tanti guai per imparare così poco, come disse il ragazzo quando fu arrivato in fondo all'alfabeto, è questione di gusto".

***

A sole ancora tiepido, il tredici maggio milleottocentoventisette, Mr. Samuel Pickwick – dopo aver infilato sé stesso nei vestiti – pose il naso all’aria aperta. Vide: una diligenza ribaltata, cavalli imbizzarriti, passanti che si riunivano in gruppi ad ascoltare un testimone che s’inventava l’intera vicenda. Ne ascoltò lamenti, ingiurie, una preghiera rivolta alle nuvole poi – preso coraggio ed afferrato il pennino che portava fisso alla tasca – si diede a prendere appunti. Ne sarebbe venuto un racconto altamente onorevole ovvero: un altamente onorevole punto di vista.

La pratica dell’osservazione, la curiosità del contatto, l’indipendenza dello sguardo, lo stile della prosa: il tredici maggio milleottocentoventisette Mr. Samuel Pickwick inaugurò – con scintillante oratoria – il proprio taccuino.

Amici solidali, collaboratori in aggiunta, conoscenti di passaggio avrebbero poi deciso di condividerne il tentativo narrante partecipando – ognuno col proprio trascrivere, ognuno col proprio guardare – all’impresa. Le loro cronache avrebbero composto il gran tomo.

Quasi due secoli dopo – sospinti dall’esigenza di condividere cos’è che si scruta nella sala di una piccola mostra, quale libro davvero merita una lettura più attenta, chi ci è sembrato apparire in ribalta – un gruppo di pickwickiani in ritardo tenta il resoconto (non sempre affidabile) dei viaggi, delle ricerche, degli incontri avvenenti.

La pratica dell’osservazione, la curiosità del contatto, l’indipendenza dello sguardo, lo stile della prosa. Valevano per Mr. Samuel Pickwick quel tredici maggio milleottocentoventisette; varranno per noi fino al giorno in cui qualcuno avrà la compiacenza di leggere questi nostri ritagli di chiacchiera.

 

Laurence Sterne

"Desidero soltanto che il mondo impari questa lezione: bisogna lasciare che la gente racconti le sue storie alla sua maniera"

il Pickwick

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