Letteratura La bottega dei libri
«Narravano che la più misteriosa tra le botteghe fosse la bottega dei libri: da essa pare venisse un diabolico miscuglio di trame e vicende che contagiava i passanti più frettolosi tramutandoli in lettori accaniti».
Un romanzo coraggioso, dalla fantasia ica(u)stica, si spinge avanti in un futuro non lontano, per descrivere un’Italia allo sbando: infatti la nostra Penisola, in preda ad un’invasione economica “sferrata” dalla Cina, si crogiola suina in un’ignoranza dilagante che, pur vergognosa, è ormai assurta nella vita di tutti (giovani e adulti) a simbolo d’appartenenza nazionale e, dunque, a motivo d’orgoglio collettivo.
Contemporanea e amica di David Herbert Lawrence e Virginia Woolf, Katherine Mansfield è una nota autrice di racconti. Nasce in Nuova Zelanda, realtà coloniale che fotografa suggestivamente in testi come Millie e The Woman at the Store, entrambi datati 1911.
Il forte vento nella piazza della Chiesa Nuova sembra sparpagliarci e mescolarci tutti. Il terzo giorno del Positano Racconta comincia in questo modo. Il mare c'è sempre, solo è più distante. La piccola piazza è allestita in modo essenziale. Tra i presenti c’è chi cerca un riparo appena le folate di vento si fanno più intense. Chi ha i capelli lunghi deve tenerli fermi con una mano, molti iniziano ad indossare giacche sui loro abiti leggeri, qualcuno si rifugia di tanto in tanto in chiesa per riscaldarsi.
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Quando dico che lavoro a Positano, che ci abito molti mesi all’anno, la prima parola che mi rispondono le persone è “bello”. Positano è bella, qualunque sia il punto che si sceglie per osservarla. Che sia dall’alto della Garitta o che lo sguardo parta dal basso della Spiaggia Grande, che si scelga di guardarla dal lato di Liparlati, gettarle uno sguardo da lontano partendo da Praiano o che la si voglia ammirare dal mare, Positano è sempre bella.
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“Cagliostro” di Huidobro: parodia del romanzo gotico
Written by Andrea PezzèIl conte Alessandro, meglio conosciuto come Cagliostro, incarcerato dall’Inquisizione a San Leo fino alla morte nel 1795, è uno di quei personaggi in grado di suscitare interesse e speculazioni in qualsiasi epoca. La biografia incerta, il rapporto con l’esoterismo e l’alchimismo del XVIII secolo, hanno suscitato la curiosità di scrittori e lettori sia per il fascino per l’occulto, sia per la costante critica alla modernità positivista. In questo senso, quindi, non poteva mancarne una rappresentazione nella cultura latinoamericana dell’inizio del Novecento.
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Esiste una storia della musica che è fatta di piccole consapevolezze condivise intorno alla vita di alcuni geni musicali e al loro rapporto con la società, i committenti o, in ultima analisi, con il potere. Magari si tratta di versioni un po’ snellite dalla forza della sintesi; luoghi comuni, certo, che tuttavia non sono lontani dalla realtà.
- Il maestro e l’infanta
- Alberto Riva
- Domenico Scarlatti
- Maria Barbara di Braganza
- Norbert Elias
- Mozart Sociologia di un genio
- Paolina Leopardi
- Sandro Cappelletto
- Mozart Scene dai viaggi in Italia
- Amadeus
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- Johann Sebastian Bach
- Georg Friedrich Händel
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- Girolamo Frescobaldi
- José Saramago
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L’editore Crocetti ha da poco ripubblicato, in collaborazione con Feltrinelli, un volume di versi di Daniele Piccini uscito per la prima volta nel 2013, con successo di pubblico e di critica: Inizio fine. Piccini (Città di Castello, 1972), docente universitario, critico letterario, filologo e poeta, è autore di varie raccolte di versi. Collabora con Famiglia cristiana e con la rivista Poesia.
La parabola artistica di Paul-Jean Toulet è posta nel segno della lontananza e di un malinteso. Cresciuto con la famiglia nell’isola Maurice, in un paesaggio rutilante di stimoli visionari di cruda nettezza la cui natura straniera di terra cinta dal mare ha partorito quel carattere del poeta irrequieto e cinico, ebbe il proprio tirocinio lontano dalle scuole francesi e dalla precoce vocazione alla produzione culturale dei molti letterati di Parigi.
- Paul Jean Toulet
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- Il Pickwick
Avvertenza: se fare i conti con la realtà vi provoca agitazione, non leggete questo articolo. E non leggete Nuovissimo Testamento di Giulio Cavalli.
L’apparenza dinamica si esibisce nel modo di un cerchio cavo, i cui margini riproducono la condizione periodica del torpore e della veglia: in esso risiede lo stadio nucleico dell’esperienza, il silenzio. Quiete asintetica e paradigma fondativo del locus psichico − regione occlusa e perturbata – contro i non-luoghi1 dello spazio e del tempo. L’individuo si inganna al vuoto e alla parvenza: lo scheletro perimetrale che lo contiene, con la sequenza interminata delle sue ridicole gesta, piuttosto che l’azione compie l’inganno.
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Tra logica e morale. A partire da un funerale
Written by Viviana CalabriaNon capirò mai perché, ai funerali, cercano sempre di farci credere che c’è una vita dopo la morte e che il defunto, da vivo, non aveva difetti. Se esistesse davvero un Dio misericordioso, sarebbe lecito domandarsi in virtù di quale capriccio ci lasci ad aspettare per decenni in questa valle di lacrime prima di concederci la vita eterna; e se davvero gli uomini si comportassero in modo così virtuoso come ci viene detto a posteriori, allora l’umanità non conoscerebbe né le guerre né le ingiustizie che affliggono gli animi sensibili.
Tra i bersagli della furia iconoclasta di Roberto Bolaño un posto d’onore spetta ai poeti centrali del canone latinoamericano e, in particolare, i patriarchi delle letterature nazionali a cui era maggiormente legato, ovvero quelle cilena e messicana. Nel primo caso, il padre contro cui scagliare la propria furia (rinnovatrice) era, nella maggior parte dei casi, Pablo Neruda.
L’ultimo libro di Giorgio Agamben, La follia di Hölderlin. Cronaca di una vita abitante (1806-1843), ricostruisce in forma letteraria la vicenda biografica del poeta tedesco Friedrich Hölderlin (nato a Lauffen am Neckar nel 1770 e morto a Tubinga nel 1843), la cui esistenza fu divisa esattamente in due metà: i primi trentasei anni trascorsi nella normalità dei rapporti con il mondo, e i successivi trentasei anni segregati a Tubinga in casa di un falegname, in preda alla follia che lo portò a rifiutare qualsiasi relazione con gli eventi esterni.
- Johann Christian Friedrich Hölderlin
- Giorgio Agamben
- La follia di Hölderlin
- Cronaca di una vita abitante
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Riccardo Massole: poeta chiaro, umano, senza titolo
Written by Lia AuriosoIl poeta Riccardo Massole rinasce ogni giorno, senza fardelli di dati e titoli da trasportare, senza titolo per i suoi versi, nati liberamente ogni nuovo dì insieme a lui, che non si affretta a definirsi poeta.
Se fosse un romanzo metaforico, alludendo al titolo, Valerio Cruciani avrebbe scelto una metafora più sottile, non così dichiaratamente mimetica. Perché Lo scioglimento dei ghiacci – che è un titolo ammaliante, traslato a una presunta analiticità scientifica – dichiara sin da subito la sua metafora, e in questo modo la nega.