“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Wednesday, 19 June 2013 12:01

Il circo(lo) volante Pickwick - terza puntata

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Questo era l’ultimo servizio del telegiornale. Quando succedono crimini tanto efferati, si rimane sempre un po’ con l’amaro in bocca perché la vita anche nella sua quotidianità può essere veramente dura. Per questo abbiamo chiesto a due esperti la loro opinione. “Caro Mr. Armstrong, lei è un filosofo post-costrutto-cognitivista, come si può leggere un episodio di questo tipo?”.

 

Mr. Armstrong è seduto su una poltrona in pelle, alle sue spalle campeggia un’enorme biblioteca con grossi volumi senza titolo. “Ritengo che nel mondo contemporaneo l’esigenza di una

co-costruzione con l’ambiente e un riadattamento esistenziale alle richieste ambientali, nel senso di un feedback performante, sia l’elemento ponderale che potrebbe permettere di ricavare risultanti sistemiche fondamentali. Ma il tutto, la realtà è ben più complessa di questa ricetta che ho semplificato qui per il vostro telegiornale”. “Certo, la ringraziamo Mr. Armstrong. Ora la parola al sociologo di scuola comportamentistico-pluralista-sistemico che sicuramente avrà una prospettiva differente. Ci dica, Mr. Strongfield”. Mr. Strongfield è giovane e moderno, è seduto su una sedia da spiaggia, sorseggia un Mojito e nello sfondo c’è una finestra che dà sulla meravigliosa nebbia della brughiera del Devonshire. “Mi permetto di non concordare con l’esimio Mr. Armstrong in quanto la sua posizione, come abbiamo avuto modo di discuterne all’interno di una tavola rotonda dal titolo ‘Sistemi o antisistemi? Lo sviluppo del comportamento a partire dalla costruzione post-esistenziale ma preter-fecalizzante’, risulta essere eccessivamente semplificante, non si può ridurre fenomeni del genere che hanno anche un origine nella dimensione strutturale del bisogno analitico di possedimento anti-culturale e nel desiderio mimetico di una realizzazione ecologica dell’ambito psico-sociale della realtà mediale, semplicemente a una questione di feedback performante”. “Benissimo. Ringraziamo gli ospiti e li salutiamo. E speriamo soprattutto che questo povero cane, un cucciolone dalle orecchie così penzoloni e che è stato così dolorosamente abbandonato in un canile, possa un po’ più facilmente, grazie anche all’aiuto di esperti del vostro calibro, superare questo momento difficile. Vi lasciamo allora con la programmazione del nostro palinsesto. Vero Palin(sesto)?”. “Sì, grazie. Qui l’atmosfera è già caldissima, il nostro ospite è ancora in sala trucco e le donne che dovranno sedurlo sono in grande agitazione. Il pubblico è già in visibilio, si tratta soltanto di lasciare le briglie e che il tutto si compia! Eheh”. “A questo punto, senza più perdere tempo, vi salutiamo con la sigla del telegiornale, alcuni consigli per l’acquisto e poi la parola a Mr. Palin”.

 

 

FLUSSO DI COSCIENZA

COSTRUTTIVISMO – COGNITIVISMO – COMPORTAMENTISMO. Che vita eh, la nostra? Ti fai le seghe mentali, vero? LOGOS – PRINCIPIO – UNO E MOLTI. Uccidete il padre e scopate la madre. Sennò che si fa? Perché poi questo schizzo che noi siamo può scivolare giù senza colpo ferire tra le vallate dei glutei marmorei e noi tristemente abitiamo in una valle di lacrime colanti e in una selva oscura di peluria conturbante. Uccidete la madre e scopate il padre. Reprimete reprimete reprimete. Ma non fatevi troppe seghe (mentali). Fatevi le seghe fisiche. E voi maschietti, tirate il collo alla gallina, voi femminucce, compenetrate le vostre delicate dita femminili, su! Ora, in questo momento, mentre leggete. Basta abbassarsi i pantaloni, sia tu che sei femminuccia, sia tu che sei maschietto. Fatelo! L’avete fatto? Sì, eh? Vi è piaciuto, eh? Sensi di colpa, eh? E ora: dimenticatelo. DI-MEN-TI-CA-TE-LO. Ok! L’avete dimenticato. Vi ho fatto godere e non vi ho fatto avere il senso di colpa! Ah, se mi scoprisse Freud! Ma questo è il bello di essere un Flusso di Coscienza, faccio quello che cazzo mi pare. I numeri del Bingo sono: -- - --- -. Avete vinto? No? E allora imparatevi a comportare!    

 

 

(entra una giovane ragazza avvenente) Salve a tutti, io mi chiamo Dorothy Sigla e sicuramente mi avrete già visto prima di qualche trasmissione che solitamente guardate (sorride nel parlare e occhieggia, poi rischia di scivolare su una buccia di banana), quale trasmissione è senza Sigla, non è vero? (risate del pubblico, scene di isteria collettiva) e come mi è consueto vi canterò una canzoncina, quella d’apertura dello show (con un gesto manda un bacio verso il lettore).

 

Un due tre

Un due tre

Uno e due e tre

Siamo qui ancora una volta tutti allegri

Due volte

Perché?

Aspè, com’era?

Perché la vita è proprio questo, giusto?

Uno schizzo deforme sullo schermo dell’infinito (mi pare)

Un due tre

Eccetera

Siamo qui ancora una volta tutti tristi

Due volte

Taratà taratà eccetera eccetera

Devo scegliere un uomo

Devi scegliere un uomo?

Sì, che sia alto-bello-simpatico e col portafogli sempre eretto

Anche io ne voglio uno

Allora forza dai, seduci con noi

E benvenuti aaaaaaa ….

IL TRONISTA E LE GALLINE

 

“Dunque amici, oggi abbiamo 4 nuove concorrenti pronte a prendersi a capelli per accaparrarsi il bell’Antonio. Le concorrenti sono Susi, Pupetta, Rosetta e Fausta. Prima di iniziare la puntata facendo entrare il tronista Antonio, chiediamo alle nostre concorrenti un parere sul terribile crimine che poc’anzi il telegiornale ci ha raccontato accennando anche alle posizioni dei due ospiti Armstrong e Strongfield. Iniziamo da Susi e apriamo il dibattito. Susi tu, se non sbaglio, sei favorevole alla commistione di esperienze e ambiente, feedback perforante, ops pardon ti stavo guadando il culo, volevo dire performante”.

“Non mi piacciono i cani” taglia corto Susi.

“Rosetta?”

“No”

“Pupetta?”

“Sì”

“Fausta?”

“Sì e no”.

“Benissimo, abbiamo direi concluso in maniera più che esaustiva la questione del giorno, non c’è più tempo per conoscere il sublime pensiero delle ragazze. CHE ENTRI IL TRONISTAAAAA

 

MUSICHETTA

Parapappa pararà

Parapappa pararà

Parapappa pararà

Parapappa pararà

Parapappa pararà

Ta ta ta bum

 

Antonio si siede sull’appariscente e dorato trono situato al centro dello studio. Ai suoi lati siedono le quattro donne, due per lato. A sinistra Susi e Pupetta (quest’ultima in evidente imbarazzo perché non sa dove buttare la gomma che fino a poco fa masticava nervosamente), a destra Fausta e Rosetta. L’annunciatore apre le danze invitando le fanciulle ad iniziare il corteggiamento:

“Forza gallinelle, avete trenta secondi a testa per presentarvi senza fronzoli al vostro Re”.

“Mi chiamo Rosa, per gli amici Rosetta. Ho 22 anni. Le mie misure sono 88 – 62 – 90, mi piace la musica, Padre Pio, adoro ballare. Insomma sono una ragazza solare e positiva”.

“Io sono Susi, 24 anni, scusa Antonio ma ti posso dire che sei bellissimo” (ridendo e creando uno strano tono vocale sulla “o” finale di “bellissimo”) “Le mie misure sono meglio, 93 – 60 – 98. Tiè” (simulando una gomitata a Rosetta). Pure a me piace assai Padre Pio, secondo me comanda proprio. Adoro ballare e cantare, ah una cosa importante che ti può interessare: mi piace leccare e succhiare. Cosa? non fare l’ingenuo!, aritiè” (stavolta mima il gesto dell’ombrello).

“Io sono Pupetta. Anche io ho 24 anni. Le mie sono misure perfette 90 – 60 – 90, per quanto riguarda Padre Pio idem, così come pure ballare e cantare, comunque i ragazzi mi hanno detto che come succhio io non succhia nessuno, quindi, fai tu. Se vuoi i loro numeri di telefono non ci sono problemi”.

“Io invece sono Fausta e mi sono accorta che ho sbagliato puntata perché volevo corteggiare la tronista che c’era ieri, Antonietta. Scusate, arrivederci”.

Il conduttore interviene preoccupato: “Oh, poffarbacco! Abbiamo quindi una concorrente in meno. Dobbiamo assolutamente sceglierne una tra il pubblico. Chi vuole corteggiare Antonio?”

Il pubblico femminile si scatena,  la prima fila urla quasi in coro: “IO, IO, LO SUCCHIO A DIO E LO SUCCHIO DA DIO”

La seconda fila si strappa via direttamente le mutande. Il tronista interviene e pronuncia con dizione un po’ incerta la prima storica frase della giornata: “Scusate, ma non si può fare una prova per vedere chi succhia meglio?” poi si guarda intorno con aria soddisfatta come a dire “sono troppo intelligente”. 

 

 

FLUSSO DI COSCIENZA

SUCCHIARE – LOGOS E PRINCIPIO – COMPORTAMENTISMO. No, no, no. Non va proprio bene. Questa parte va cancellata, assolutamente. Cancellata dalla memoria del pubblico, cioè dello spettatore/trice, del guardone/ona, lettore/trice, masturbatore/trice. ORECCHIE PENZOLONI – SOLIDARIETA’ – COSTRUTTIVISMO – MANI BEN IN VISTA. Sennò, che si fa? Il mio invito di prima era a dimenticare, mica a sfogare i più bassi istinti. E capisco anche la critica sociale, la critica televisiva, la critica di questa minchia, la critica di tutto quello che volete, ma questo non è possibile proprio. E poi chi le sente le femministe? Fissate lo schermo con attenzione. Questi sono i numeri del Bingo: 7 (come i peccati capitali) – 10 (come i comandamenti) – 33 (come gli anni di Cristo). Fissate lo schermo con attenzione e togliete le mani dalle mutande. Bene! Avete dimenticato tutto. Soltanto così siete nuovamente dei perfetti cristiani. Avete vinto? Non lo sapete perché avete dimenticato anche i numeri? Lavatevi le mani e fottetevi, almeno la prossima volta non farete gli zozzoni. CRISTO – IN PRINCIPIO ERA IL BINGO – TRONISTA ESISTENZIALISTA – STICKY FINGERS.

 

 

GRAZIE FLUSSO, C’HAI SALVATO DI NUOVO IL CULO (MA PERCHÉ OGGI SIAMO TUTTI COSI’ SBOCCATI? MAH…). GRAZIE PER IL FATTO CHE FARAI RICOMINCIARE IL RACCONTO IN MANIERA MENO VOLGARE. RIGUARDO ALLA TUA PARCELLA, NE POTRAI DISCUTERE CON IL NOSTRO COMMERCIALISTA. MI RACCOMANDO, SII BUONO, CHÉ IL MONDO DELL’EDITORIA È PIU’ POVERO DI QUANTO TU POSSA CREDERE E VERAMENTE STIAMO FACENDO I SALTI MORTALI PER SOPRAVVIVERE IN QUESTA GIUNGLA. SO CHE CAPIRAI, FLUSSO, E GRAZIE DAL PROFONDO DEL CUL… EHM… CUORE.

(la Redazione)

 

 

“Benissimo, allora. Presentiamo le 4 concorrenti che si sfideranno per conquistare il sacro cuore di Yehoshua bar Josef, meglio conosciuto con il nome di Gesù Cristo,e diventare le di lui spose. Presentiamo subito Yehoudith, meglio conosciuta come Giuditta. Dì un po’, perché hai deciso di partecipare al nostro show e perché farai di tutto per diventare la sposa di Cristo?”

“Perché la vita è proprio una brutta bestia e soltanto trascorrendo tutte le mie giornate con l’unico sposo con cui potrei mai stare, il nostro bel Gesù Cristo (scene di isteria nel pubblico, una ragazza impugna un rosario e grida: “sei bono, Yehoshua”), posso riuscire a sopravvivere”.

“Grazie mille. La nostra Yehoudith, meglio conosciuta come Giuditta, ha proprio le idee ben chiare. E tu invece cara Chochana, meglio conosciuta come Susanna?”

“Io mi facevo la roba (si alza un “oohh” dal pubblico), poi un giorno il bel Yehoshua bar Josef, meglio conosciuto con il nome di Gesù Cristo, mi è apparso in sogno e mi ha detto che io sarei divenuta la sua sposa. Ed eccomi qui, mi sono ripulita, non mi faccio più da almeno tre mesi. E soprattutto, oggi vincerò (“brava, bene” queste le grida dal pubblico)”.

“Mi scusi, caro Palin, posso intervenire?” – Yehoshua bar Josef, meglio conosciuto con il nome di Gesù Cristo, chiede la parola.

“Ma certo, dica pure” – ribatte cordialmente Michael Palin.

“Soltanto per dire che io non sono mai venuto in sogno a questa signorina, ricordo con precisione ogni sogno nel quale sono entrato o che ho ispirato, e li ho tutti precisamente catalogati qui” – Yehoshua bar Josef, meglio conosciuto con il nome di Gesù Cristo, tira fuori un enorme faldone da sotto la tunica, un faldone veramente gigantesco, in cui ha segnato con precisione il minuto, l’ora, il giorno, il mese, l’anno in cui è apparso in sogno a Tizio, Caio o Sempronio – “per quanto mi riguarda, la signorina può anche ricominciare a farsi, se ritiene che quello le possa dare un pizzico di felicità. E non posso mica salvare tutti, sennò chi lo sente a mio padre!”.

“Ahaha! Sempre di spirito il nostro Yehoshua bar Josef, meglio conosciuto con il nome di Gesù Cristo. Che arguzie! Che genialità! Ma passiamo a Shlomtsione, meglio conosciuta come Salomè, cos’ha da dirci?”

“Io sono qui perché amo tutto il creato. È una cosa meravigliosa passeggiare in un bel bosco, così come per una strada affollata per lo shopping nei periodi di saldi. Io amo la vita e amo tutto, proprio tutto. Ed è per questo che voglio diventare la sposa di Yehoshua bar Josef, meglio conosciuto con il nome di Gesù Cristo, perché so che lui è meraviglioso almeno quanto è meraviglioso il mondo che ha creato”.

Il pubblico fischia e si sente all’improvviso una voce: “sto mondo fa schifo! Yehoshua bar Josef, meglio conosciuto con il nome di Gesù Cristo, ma a che cazzo pensavi mentre creavi questa merda?”.

“No no! non va bene, prego le Guardie Svizzere, che il Vaticano gentilmente ci ha concesso per questa puntata, di portare via questo disturbatore. Mi spiace dirlo ma è un volto conosciuto” – afferma Palin.

“Al nostro caro Yehudi, meglio conosciuto come Giuda, ancora non gli è andata giù la figuraccia dei trenta denari!” – interviene con spirito Yehoshua bar Josef, meglio conosciuto con il nome di Gesù Cristo. Il pubblico esplode in fragorose risate. Si sentono altre voci: “Yehoshua sei meglio di Brad Pitt!”.

“Allora, resta soltanto l’ultima concorrente. Prima però chiederei un applauso sincero per il Vaticano, sponsor ufficiale di questa puntata. Credo stia già passando in sovrimpressione un numero di cellulare, e così se invierete un messaggio con su scritto “Cristo è il Salvatore”, donerete 10 euro per acquistare nuovi paramenti sacri e soprattutto una nuova costosissima pelliccia d’ermellino per il Santo Pontefice. A te la parola, Bathsheva, meglio conosciuta come… come…, come?”

Bathsheva è visibilmente emozionata. “Ehm… il mio nome non è meglio conosciuto, ehm… è semplicemente così”, abbassa gli occhi e preme le palme delle mani sul volto, poi all’improvviso “è che non so che dire, non c’è una ragione per cui si ama Yehoshua bar Josef, meglio conosciuto con il nome di Gesù Cristo, non c’è un motivo razionale per cui lo si ami, io lo amo perché quest’amore è una follia che pervade lo spirito ma soprattutto perché lo sento tutto dentro di me, ecco perché!”. Esplode in un pianto dirotto.

“Belle parole, veramente” – anche Palin è commosso – “ma lei cosa intende per ‘sentirlo dentro’?”.

“Io non l’ho neanche mai sfiorata questa signorina, sia chiaro” – dice ammiccando e sorridendo Yehoshua bar Josef, meglio conosciuto con il nome di Gesù Cristo. Il pubblico esplode nuovamente in una risata. “Sei divertente, sei simpatico, Yehoshua!” grida qualcuno.

 

 

FLUSSO DI COSCIENZA

LOGOS – SEMPRE LOGOS – FORTEMENTE LOGOS – Cristo è il Salvatore

Questa puntata sta diventato addirittura blasfema, consiglio di interromperla immantinente.

Comunque confermo, Cristo è il Salvatore.

 

 

SONO D’ACCORDO.

(la Redazione)

 

Che ne dite di chiuderla immantinente con una canzoncina?

(Daniele Magliuolo)

 

 

FLUSSO DI COSCIENZA

Immantinente è mia!

 

 

È VERO, IN TUTTA COSCIENZA DIAMO A FLUSSO QUEL CHE E’ DI FLUSSO.

(la Redazione)

 

 

Entra in scena nuovamente Dorothy Sigla. Si sistema il reggicalze e dà una aggiustatina anche al body dal quale fuoriescono le prosperose zinne. Qualcuno tra il pubblico grida “che stavi facendo dietro le quinte, Dorothy?” e tutti scoppiano in una sonora risata. Palin la richiama: “Dorothy, non mi aspettavo una biiip spagnola”.

 

 

FLUSSO DI COSCINZA

devo sempre intervenire io, il Flusso!, ma la finite o no di scrivere e pensare queste zozzerie? mi scuso con il pubblico, ma dovrò usare il biiip censurante, certe cose vanno tenute nell’inconscio, mica spiattellate così! e che Crist… ehm… e che Madon… ehm…  scusate!

 

 

Il pubblico tutto in coro: “nessuno si aspetta una biiip spagnola!”. Palin, col suo affabile sorriso riprende senza indugi: “Bene, non ci interessa cosa stesse facendo Dorothy dietro le quinte con i produttori. È tutto per oggi, buonasera e via con la sigla”. Dorothy fa due passi al centro del palco, si china (mostrando il suo bel culetto al pubblico) per raccogliere quella fastidiosa buccia di banana che sta sempre ai suoi piedi. La banana si eccita e insieme cantano:

 

Anche per oggi è finita

E il nostro amore è sbocciato

(Banana): Non mi buttare via ora che sono eccitato

(Dorothy): Tu lo sai che non posso far qualcosa con te

(Banana): E perché?, io ti chiedo. Ho anche fatto il bidet

(Dorothy): Non è un fatto d’igiene, siamo in prima Tv

(Banana): Se mi biiip qua sopra farò quel che vuoi tu.

(Tutti in coro): Amore, amore, amore

Quante storie da raccontare

C’è Gesù, la Madonna e il bell’Antonio

Che già fanno il trenino

(Banana): La mia buccia si è rotta, fuoriesco da me

(Dorothy): Dai non fare così, vorrai mica un bebè?!

(Banana): Sono sterile bimba, non avrai alcun bambino

(Dorothy): E che palle allora, e me lo dici pure?! Sei proprio cretino

 (Tutti in coro): Amore, amore, amore

Quante storie da raccontare

C’è Gesù, la Madonna e il bell’Antonio

Che già fanno il trenino

C’è Rosetta, Pupetta e Bathsheva

Che han promesso un biiip

Amore, amore, amore

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