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Sunday, 09 August 2020 00:00

Bonus

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L’argomento che necessariamente con frivolezza oggi si affronta riguarda i mille e un bonus a disposizione del cittadino italiano, nell’astratta estate del 2020.
È d’obbligo premettere che la platea delle agevolazioni fiscali oggi percepibile è l’atto finale di una lunga serie che ebbe il suo inizio con il bonus Salvezza dell’anima, il cui primo utilizzo avvenne nell’Unico/33, e che non richiese né l’uso di mezzi di pagamento tracciabili, né la minima formalità documentale. Nei secoli, le detrazioni si sono fatte via via più numerose e meno spirituali, abbandonando le aree animistiche e spostandosi progressivamente verso quelle finanziarie, peraltro perdendo in semplicità di applicazione.

Laddove, infatti, per ottenere la primigenia agevolazione bastava un segno della croce e qualche frustata nel nome di divinità ancora incomprese, per conseguire i bonus contemporanei sono necessari fatture elettroniche, PIN dell’Agenzia delle Entrate, pagamenti a mezzo bonifico con ritenuta fiscale, Attestazioni di stima e di prestazione energetica, comunicazioni a enti con nomi simili a eroi virgiliani, Dichiarazioni di Inizio Attività e notifiche alle ASL.
Eppure, gli idolatrati sgravi fiscali correnti consentono – più sovente al ricco che al povero – ingenti benefici economici sostanziantisi in uno sconto d’imposta o, addirittura, nell’azzeramento del costo delle opere. In alcuni casi si possono infatti ottenere a scapito della ditta esecutrice, per mezzo della cosiddetta cessione del credito. Il meccanismo fa sì che, partendo dall’iniziativa di un privato cittadino per cambiare la caldaia, si ingenera una reazione a catena, un furioso rimbalzo fra soggetti che si passano il credito l’un con l’altro come si trattasse di una cartella esattoriale che il primo tenta di cedere al secondo e quest’ultimo a chiunque.
Sono state osservate cessioni del credito da famiglie ben informate ad artigiani termoidraulici, i quali l’hanno rilasciata a fornitori di pannelli solari in un momento di distrazione di questi ultimi, che l’hanno passata agli importatori i cui uffici erano chiusi per il giorno del santo patrono. Costoro, approfittando della notte fra sabato e domenica, l’hanno fatta scivolare nel cassetto fiscale di un istituto di credito, il quale, forte dei propri contatti con il Ministro delle Finanze, l’ha collocata a quest’ultimo che però, padroneggiando come nessuno la materia fiscale, è riuscito a mandarla alla Commissione Europea la quale, con un regolamento adottato a voto segreto, l’ha scaricata sui produttori di taralli pugliesi e di pecorino romano.
Con grande ammirazione si osservano persone fisiche talmente capaci nel districarsi fra i grovigli normativi, da riuscire a ottenere vantaggi tendenti a più infinito. Un commercialista di Varese sostiene che un suo cliente, grazie all’incrocio delle agevolazioni Famiglie numerose, Impianti videosorveglianza, 110% Geotermia, 65% Comuni calamitati e Bonus vacanze, è riuscito a farsi assegnare un protettorato sull’isola della Maddalena dal 10 agosto al 9 settembre. Il professionista, in una intervista rilasciata a volto coperto, sostiene che, reinvestendo poi il 50% Classi energetiche sul 36% Riconversione degli allevamenti locali a mangime free-OGM, il suo cliente diventerà anche proprietario di uno stabilimento balneare di Olbia per dieci anni. Un geometra di Reggio Emilia, utilizzando il bonus Ricostruzione antisismica, unito al 65% giardini pensili e al 2% alla Lega Nord, è stato nominato Doge di Venezia e ora punta, grazie al bonus Armi da fuoco anallergiche, a conquistare San Marino presentando un semplice 730 precompilato senza sostituto d’imposta.
Non è tutto qui. Alcuni bene informati affermano che, per mezzo del bonus Donazioni alla chiesa cattolica e Erogazioni liberali ai conventi salernitani, sia possibile acquisire il diritto di voto nel conclave che eleggerà il successore di Bergoglio. Secondo un lancio di stampa, laddove, un tempo, piccoli spacciatori di droga si contendevano le aree attorno alla stazione Termini, ora, giovani avvocati calabresi dotati di un Master in contributi pubblici 4.0 hanno avviato la cartolarizzazione di bonus al portatore dal taglio di 500, 1000 e 5000 euro, che rivendono sul mercato secondario e, nel limite della quota del 25%, sulla borsa lussemburghese. Coppie del tutto rispettabili dichiarano di aver lasciato il lavoro come dipendenti, per dedicarsi a tempo pieno allo scambio di bonus con altri coniugi compiacenti in cambio di una piccola commissione che, moltiplicata per il numero straripante di cessioni, li manterrà per tutta vita. Tu mi dai un 65% Garage riqualificato e io ti do un 50% Balconi e terrazze. Lasciami fuori dalla porta un 110% Tende da sole, che domani mio figlio ti porta da Milano un 36% Serrature di sicurezza.
Fonti ben informate sostengono che sia allo studio presso il Ministero degli affari produttivi un progetto di fattibilità del rilascio di licenze per i Bonus Casinò, esercizi autorizzati ad assegnare premi con estrazione a sorte di bonus inventati sul momento, godibili anche da chi non ha capienza Irpef, grazie alla cessione del credito a caso, che si realizzerà affacciandosi alle finestre per lanciare, bendati, gli sconti Irpef sulla folla. I cittadini sottostanti potranno scansare il credito, acquisendo il diritto di non subire accertamenti per cinque anni, oppure accettarlo, godendone per tre anni loro e cedendo ai vicini di pianerottolo il credito per gli ultimi due.
Insomma, la nazione è attaccata alla tv, costantemente connessa al sito del Ministero delle Finanze, con l’orecchio alla radio: non vuole lasciarsi sfuggire il bonus appena approvato, il credito d’imposta che odora di nuovo. Sono tutti impazziti, non si parla d’altro, perfino la fine del campionato di calcio è caduta nell’ombra. Se la scuola inizierà, a settembre, sarà solo per insegnare la nuova materia di Bonus elementare. All’università, le lezioni di Agevolazione 1 contano già i primi iscritti.
Pochi si sono accorti che, come topi schizofrenici, non stiamo facendo altro che girare nella nostra trappola alla ricerca di un simulacro di affare, per vantarci, durante gli aperitivi, della nostra caldaia a condensazione, mentre il mondo brucia, la nave affonda e il debito pubblico si rimangerà tutto quello che finora ci ha dato.

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