“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Tuesday, 04 December 2012 21:10

Immenso respiro di jazz

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Si scrive Over Tour, si legge Ouverture.
Non tanto con il significato musicale di “introduzione”, quanto, piuttosto, con quello letterale di “apertura”. Apertura come contaminazione, dialogo, osmosi tra due mondi tradizionalmente distanti e reciprocamente diffidenti.
Apparentemente, forse.

Sì perché l’idea è decisamente indovinata nello spunto impulsivo, ottimamente realizzata, ben orchestrata. Messe da parte le chitarre distorte ed i sintetizzatori, elementi ricorrenti e caratterizzanti della musica di Gazzè, si aprono le porte a pianoforte, arrangiamenti jazz ed estemporaneità compositive, condite di “groove” e “slap”, che catturano immediatamente anche le orecchie meno allenate. Uniche concessioni all’elettronica, parsimoniosi effetti e loop in 4/4.
Qui suonano le mani, e lo fanno bene.
E nemmeno ci si stupisce visto che le mani, oltre a quelle conosciute del cantautore romano, appartengono ai coprotagonisti della serata, Rita Marcotulli e Roberto Gatto, ovvero due tra gli esponenti di maggior rilievo del jazz contemporaneo italiano. Gazzè non manca di sottolinearlo esprimendo, in apertura di concerto, il piacere di potersi accompagnare a musicisti di tale spessore.
Si inizia. Preamboli strumentali in controtempo introducono Vento d’Estate, tracciando la linea sulla quale si staglia funambolico il tocco sapiente di questi moderni alchimisti. Brani di repertorio – pochi per la verità – come L’Ultimo Cielo, Cara Valentina, Annina e Mentre Dormi, escursioni in composizioni originali dei due compagni di viaggio (L’Amore Fugge, Tuareg della Marcotulli, Bex di Gatto) e ruffiane interpretazioni di classici internazionali (Ain’t No Sunshine, Walking On the Moon, Money), fluiscono in democratica alternanza senza pagar dazio alla palese eterogeneità.
A chiudere il cerchio, le cover de Il Cielo di Lucio Dalla e Cosa Sono le Nuvole di Domenico Modugno, omaggio a due dei punti di riferimento assoluti del cantautorato che fu.
Unico appunto, forse, l’assenza di un deciso filo conduttore tra i brani in scaletta, circostanza che impedisce di individuare un percorso musicale chiaro e netto all’interno, invece, di una chiave interpretativa ben evidente.
Peccato veniale a margine di una esperienza musicale appagante e che non delude le aspettative.
Se vi fossero ancora dubbi sull’universalità della musica, sulla sua capacità di eliminare barriere e di non esigere limiti predefiniti perché si esprima nella sua completezza, Over Tour è il luogo giusto ove fugarli.

 

Max Gazzè, voce e chitarra basso

Rita Marcotulli, pianoforte e tastiere

Roberto Gatto, batteria

Over Tour

Salerno, MODO Ristorante, 3 dicembre 2012

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