Soggetto & Sceneggiatura: Sergio Mastroianni e Alessandro Monaco
Matita, Penna Biro & China: Sergio Mastroianni


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La giornata di prova volge al giro di boa, Dario è già entrato nell’ultimo alloggio che gli è stato indicato all’ultimo piano dello stabile apparentemente da solo. Con tutte le convenevoli perplessità del momento si è anche già guardato intorno. Sempre più convinto di non essere il solo ma, per una delle sue paure irrisolte, non osa avere la prova tangibile della sua convinzione, quindi nessun gesto del tipo: “voltarsi all’improvviso verso la porta” o altri stratagemmi del genere atti a cogliere impreparato l’eventuale controllore nell’ombra. Assieme al suo cosiddetto “controllore” si affaccia su quel soggiorno spoglio, arredato in maniera basica, verso il baricentrico tavolo ovale sul quale si trova un unico foglio bianco. Sull’angolo destro del foglio in basso è stata intagliata una porzione di carta che coincide per dimensioni e forma col biglietto sul quale aveva annotato i sui compiti. Dario spezza la situazione fino a qui creatasi e rallenta gli eventi futuri fermandosi a riflettere seduto sull’unica sedia, senza scegliere il divano, sospettoso sul puzzle che gli è stato proposto. In questo puzzle lui rappresenti o meno il pezzo mancante chiudendo quindi l’evento e la prova oppure si ritrova fra le dita la chiave di accesso ad altri possibili epiloghi.