“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Saturday, 09 February 2013 14:46

Il Circo(lo) Volante Pickwick

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Ci siamo. È finalmente venerdì sera e tutta la nazione è sintonizzata sul programma del giornalista Palin. Il nostro presentatore è visibilmente emozionato. È evidente che gli ospiti in studio questa sera sono di un certo livello, ma Michael non si perde d’animo e, come di consueto, comincia: “Buonasera signore e signori. Siamo finalmente giunti al tanto atteso appuntamento del venerdì ‘Tra Scienza e Fede’. Ospiti in studio il vescovo Donald e l’astrofisico …”

“No no no no” – lo interrompe Donald – “io sono un semplice prete”.

“Qui c’è scritto Donald Bishop” – si giustifica Palin.

“Si, certo. Bishop è il mio cognome”.

“Ah, ecco. Sì, in effetti avevo dimenticato questa strana coincidenza. Beh, vedrà che la faranno vescovo prima o poi, lei è un predestinato”.

Padre Bishop sembra un po’ seccato, sicuramente imbarazzato da quest’ultima affermazione del noto giornalista televisivo, ma con grande eleganza risponde: “Grazie, ne sono lusingato. Lasciamo fare al Signore”.

“Dunque” – riprende Palin ammiccando alla telecamera come suo solito – “l’altro ospite in studio è l’apprezzato astrofisico George Python, autore di molte opere divulgative quali La pacchia di essere Ateo, La schiappa del Papa, Una chiappa in paradiso, e soprattutto Acchiappa il religioso. Ecco, tutti questi lavori esprimono la sua posizione in merito alla Fede. Ci riassuma il suo pensiero così da poter introdurre la conversazione con il vescovo qui presente”.

“Padre Bishop, per favore” gli fa eco il prete.

“Io direi” – esordisce Python – “di lasciar iniziare il mio avversario, se non le dispiace. Non si dica mai che abbiamo parlato prima di loro”.

“No, guardi” – ribatte Bishop – faccia pure. Noi non abbiamo la pretesa di iniziare un bel niente”.

“Ah già, voi volete dire l’ultima parola” – ribatte uno stizzito Python.

Al che Palin interviene compiaciuto: “Bene, bene. Direi che il clima è già bello rovente, ottimo. Abbiamo l’indicatore degli ascolti, Clara?” – riferendosi a qualcuno dietro le quinte, poi aggiunge: “Benissimo, 88% di share. Perfetto. Vi informano tra l’altro che la regina non ha ancora cambiato canale ed ha ordinato una pizza. Fantastico, che successone”. Poi si ricompone, aggiusta la voce con qualche colpo di tosse, guarda i suoi ospiti con fare serioso e dice: “Bene, riprendiamo la disputa”.

 

Silenzio. Brusio. Uno spettatore gratta la pelata a uno seduto al suo fianco, scoppiando fragorosamente a ridere, e proprio in quel momento la telecamera lo riprende. La regina ha un sussulto, forse di disprezzo forse di allegria, mentre gentilmente e con fare elegante e manierato un servitore (il n. 25 – dall’1 al 25 sono i prediletti, quelli che possono aspirare, compiuto il quarantasettesimo anno di servizio, a un copricapo di ermellino) le taglia uno spicchio di pizza Margherita. La regina ama Margherita ma non pensate male.

Ancora silenzio. Ancora brusio. Padre Bishop guarda in cagnesco George Python che intanto sfoglia uno dei suoi libri con fare distaccato (ma intanto mostra impertinentemente alle telecamere le chiappe del Papa riprese in un’illustrazione ad acquerelli sulla copertina del suo best-seller). Palin sorride sempre perché non ha ancora capito, dopo anni di trasmissioni, quand’è che viene inquadrato, e così, per non sbagliare, nei tempi morti, sorride sempre.

Un ultimo momento di silenzio e di brusio. La regina porta alla bocca un pezzo di Margherita, un’inquadratura impietosa mostra l’assenza di un canino nella bocca di Palin, il quale ha evidentemente esagerato nell’aprire la bocca nel sorriso (gestacci da dietro le quinte – Padre Bishop tira fuori una Bibbia), la regina sta per ordinare al servitore n. 3 (è alto, biondo, ha potuto assistere una volta alla caccia alla volpe) di cambiare canale, quando…

 

“Allora comincio io” – prende l’iniziativa Palin – “e con un semplice gesto sapremo chi comincerà a parlare. Lasciamo fare al caso”. Palin tira fuori un penny e sorridendo (ma tenendo il labbro superiore appena appena un po’ ripiegato sul lato destro per coprire quella mancanza di canino che tanto l’ha fatto soffrire sin dall’infanzia) “chi di voi sceglie la regina così ben raffigurata dal grande scultore Raphael Maklouf mentre indossa il diadema di stato di Giorgio IV e chi invece l’altro lato che nessuno ricorda cosa rappresenta?”

 

Silenzio. Brusio.

 

“Chi è per la regina, insomma?” – prosegue Palin, non capendo l’imbarazzo che potrebbe suscitare la sua domanda. C’è infatti uno scoppio di risa nel pubblico. Qualcuno grida nessuno. Poi un po’ di trambusto. Entrano alcuni uomini con copricapo di pelliccia di ermellino e portano via il disturbatore che riesce a gridare tutta la sua rabbia: “Lottiamo contro l’inutile mattanza degli ermellini per i copricapo delle guardie reali! Abbasso la regina, viva la rivoluzione degli ermellini!”. La regina, intanto, ha chiesto a un suo servitore (sembrerebbe il n. 46 a causa di un piccolo neo sul lato sinistro del labbro superiore ma potrebbe essere anche il n. 64 perché anche lui ha un neo ma sul lato destro del labbro inferiore – e da qui è difficile distinguerli) un massaggio ai piedi. Sembra interessata a questa questione.

“Il caso è una stupidaggine, tutto avviene perché nostro Signore lo vuole. Il suo volere è imperscrutabile e così noi crediamo che alcune cose avvengano per caso ma invece Lui, nella sua onniscienza già sa tutto, dunque per me non ha alcun interesse scegliere la regina o l’altra cosa che nessuno ricorda cosa rappresenta, tra l’altro” – e Padre Bishop ride affannando – “neanche io ricordo cosa c’è dall’altro lato del penny e forse non ho mai fatto caso neanche all’immagine della regina”. (“oohh” del pubblico). Allunga la mano come per prendere il penny.

La regina intanto chiede al suo servitore n. 2 (è l’intellettuale del gruppo, porta dei meravigliosi pince-nez) se Padre Bishop è cattolico o anglicano. “Cattolico” – risponde dopo aver meditato a lungo Mr. Manservant (il servitore n. 1 e n. 2 hanno diritto al titolo onorifico di “Mr.”). “Possiamo ripristinare le leggi restrittive contro i cattolici che i miei antenati tanto saggiamente avevano promulgato?” – ribatte immediatamente la regina. “Dovremmo chiedere a Mr. Cole Coke, il giurista di corte” – afferma saggiamente Mr. Manservant.

“No no e no!” – interviene Python – “il caso non è una stupidaggine e gli studi di astrofisica lo dimostrano. Come ho cercato di dimostrare in uno dei miei più venduti best-seller, Una chiappa in Paradiso, il caso (o caos – che dir si voglia) è un sistema, governato da leggi deterministiche, che può mostrare un certo grado di empirica casualità nell’evoluzione delle sue variabili dinamiche. La chiappa del titolo altro non è che una variabile dinamica, in questo senso si può immaginare in via del tutto teorica che una chiappa, pur essendo parte di un insieme più vasto, possa ritrovarsi in Paradiso. Questo soltanto per dire che la possibilità di una chiappa in Paradiso è la stessa dell’esistenza stessa del Paradiso. O per meglio dire, secondo i miei studi, il Paradiso esiste soltanto se è immaginabile una chiappa che si stacchi da un corpo e in un trascendimento mistico e religioso giunga a sedersi alla sinistra di questo tal Signore di cui parla con tanta passione il nostro vescovo Father”.

“Mi chiamo Padre Bishop, non Vescovo Father” – ribatte stizzito l’ospite. 

 

 

 

FLUSSO DI COSCIENZA

 

Senza fare troppi preamboli, preternoli e pretomboli vari diamo i numeri del bingo.

Il gatto di Schrödinger- LOGOS – PRINCIPIO E LOGOS – DIO –  IL CAOS - IL CASO –

IN PRINCIPIO ERA IL CASO (“ma forse non è il caso” disse Dio). Basta, vai con i numeri:

25 – 1 – 3 – IV – 46 – 64

GOD SAVE THE QUEEN

 

Un terribile guasto tecnico interrompe la visione del programma.

L’annunciatrice di palinsesti Cleveland Williams informa i telespettatori che a breve sarà ripristinato il segnale. “Avvisiamo che la radiocronaca del dibattito è in onda sulla frequenza 105 di BBC England1”

 

FLUSSO DI COSCIENZA

 

Piccola interruzione solo per dirvi che è uscito anche il 105. Diamo subito la linea a Terry Gilliam per la versione radio del programma “Tra Scienza e Fede”.

 

 

Sì, grazie Flusso. Facciamo giusto un piccolo aggiornamento del parziale. Sono passati circa 35 minuti, secondo più secondo meno, e per ora Dio esiste 75 a 72, sostanzialmente sono tre i round di differenza, una disputa ancora aperta quindi. Attendiamo nuovi sviluppi. Per ora Python non ha ancora tirato fuori il pezzo forte, molti credono infatti che il suo asso nella manica sarà la Teodicea, o meglio le “contraddizioni della Teodicea”. I credenti ottimisti comunque ritengono che padre Bishop si destreggerà alla grande argomentando con le “controsottrazioni di Agostino d’Ippona”.

 

Non so, vogliamo argomentare? Delio, che dici? Non vorrei venisse troppo mmmm, troppo troppo! Se almeno la Redazione ci desse un piccolo suggerimento …

 

DELIO SALOTTOLO! MA ANCHE LEI, CHE È UNA PERSONA COSI’ A MODO E PER BENE, E CHE HA ANCHE SGOBBATO TANTO SUI LIBRI, SUI LIBRI SERI, QUELLI ACCADEMICI, QUELLI CHE FANNO CULTURA VERA, ANCHE LEI SI È MESSO A SCRIVERE ‘STA ROBA? 

 (la Redazione)

 

Ehm, s-sì…

 

MALEDETTA LIBERTA’ D’ESPRESSIONE! NO NO SCUSA NON È QUESTO IL PROBLEMA, LA LIBERTA’ È SEMPRE BELLA E BUONA, SIA LODATA LA LIBERTA’ COSI’ IN CIELO COME IN TERRA, MA IL PROBLEMA È L’AUDIENCE, CIOÈ NO, NON L’AUDIENCE, QUESTA È UNA RIVISTA, INTENDEVO GLI SPETTATORI, NO NO NON GLI SPETTATORI, QUESTA È SEMPRE UNA RIVISTA, (MALEDETTO MAGLIUOLO CHE MI CONFONDE), MA COME CAZZO SI CHIAMERA’ MAI L’AUDIENCE IN LETTERATURA?      

 (la Redazione)

 

Potrei intervenire?

 

DICA MAGLIUOLO, DICA.

 (la Redazione)

 

Ci sarebbe la possibilità di aprire una discussione sulla teodicea, quelle robe che riguardano la possibile giustificazione dell’esistenza del male in un mondo creato da dio, secondo me, è un tema all’ordine del giorno, un tema trascinante, non si parla di altro per le strade e nei bar, insomma proprio quello che i lettori vorrebbero leggere e noi siamo qui pronti a darglielo (si chiamano “lettori”, comunque), non è d’accordo anche Lei, Mr. Redazione?

 

NO.

(la Redazione)

 

Però, in nome della Libertà, possiamo continuare? Potremmo anche aprire una nuova branca del sapere: la “libertodicea”, la possibile giustificazione dell’esistenza della libertà in un mondo di schiavi.

 

SALOTTOLO! NON FACCIA IL FILOSOFO DA QUATTRO SOLDI (QUALE LEI EVIDENTEMENTE È).  MI MERAVIGLIO CHE PROPRIO LEI CHE È SEMPRE STATO UNO STRUTTURALISTA, CHE HA SEMPRE NEGATO OGNI FORMA DI UMANISMO E OGNI POSSIBILITA’ CHE L’UOMO POSSA CONCRETAMENTE COSTRUIRE IL SUO MONDO, LEI CHE HA SEMPRE RITENUTO CHE NON ESISTE ALCUNA LIBERTA’, E CHE IL PENSIERO DI ESSA È SOLTANTO UN’ILLUSIONE IDEOLOGICA, PROPRIO LEI CHE … ASPETTI, CHÉ NON HO FINITO, MA MI STANNO CHIAMANDO. D’ACCORDO, D’ACCORDO. ORA LO RIFERISCO. SALOTTOLO E MAGLIUOLO, TERRY GILLIAN CI CHEDE LA LINEA E VUOLE SAPERE SE SIETE PRONTI A CONTINUARE A SCRIVERE.

(la Redazione)

 

Sì, certo. Del resto, che altro potremmo fare nella vita?

 

SIGNORI SPETTATOR… EHM, SIGNOR PUBBLIC… EHM …

(la Redazione)

 

Signori della corte???

 

TACCIA MAGLIUOLO!!! NON SI FACCIA DARE DI NUOVO DEL TU, COME L’ALTRA VOLTA. OGGI VOGLIAMO ESSERE BUONI. DUNQUE, ECCO: SIGNORI LETTORI, PASSIAMO LA LINEA AL NOSTRO INVIATO, IL NOSTRO GRANDISSIMO, INCOMMENSURABILE, INFINITO, ETERNO, ONNISCIENTE E ONNIPOTENTE, ONNICOMPRENSIVO E ONNIVORO, NONCHÉ INEFFABILE, TERRY GILLIAN.

 

Sì, grazie Mr. Redazione. Ora è il momento di raccontarvi quello che sta succedendo e che nessuno di voi, ma dico proprio nessuno di voi, si sarebbe mai aspettato.

Ebbene, il signor Jones, quello in cerca delle puntine da disegno, alla fine è riuscito a comprarle, ha fatto il suo autoritratto, ma è rimasto bloccato nella tela (forse se non avesse comprato quelle maledette protein … pardon, puntine da disegno, adesso sarebbe libero). Al bar, Michael e Terry stanno ancora discutendo del libro da scrivere, il Papa invece è andato via, forse è tornato in Italia, non si sa con certezza. L’antropologo Graham Chapman è sempre alla ricerca di qualche strano invertebrato che somigli a sua sorella, o qualcosa del genere (non ci ho capito molto l’altra volta). La disputa tra il matematico Archipita e l’antropologo Jeans non si è ancora conclusa, a detta dei più comunque i marxisti possono dirsi sconfitti. Non rimane che ragguagliarvi sull’esito del dibattito teologico tra Bishop e Python. Purtroppo quell’imbecille di Dan Maliourman ha spento la TV sul più bello (si è sparsa voce che la regina voglia la sua pelle), l’astrofisico stava recuperando, ma era ancora in svantaggio. Speriamo solo che qualche utente coscienzioso metta l’intero incontro su youtube in modo da poterlo rivedere e commentare con calma. È tutto signori, buonanotte.

 

SENTO OLEZZO DI FINALE, FINALMENTE!

(la Redazione)

 

Sì. In effetti credo possa bastare, anche se mi piacerebbe chiudere con una canzoncina, da fischiettare tutti insieme allegramente, in perfetto stile … beh, non li nominiamo. È stato un omaggio a loro, ma preferirei non venga fatto il nome dei Monty Python (che rimanga tra noi questa confidenza, sperando che nessuno ci sen… legga). Poi, chi ne ha colto le continue citazioni, tanto meglio, vorrà dire che si è annoiato di meno. 

 

Su con la vita, amico, sai come si dice?

Alcune cose nella vita sono brutte, ti possono fare arrabbiare

Altre cose ti fanno imprecare e bestemmiare

Quando stai masticando la cotenna della vita non borbottare, fischietta

E questo aiuterà le cose ad andare per il meglio e …

Guarda sempre il lato positivo della vita

Se la vita ti sta disgustando, c’è qualcosa che stai dimenticando

E cioè ridere e sorridere e ballare e cantare

Quando ti senti abbattuto sii invece un po’ astuto

Comincia a fischiettare, ecco la cosa da fare

E guarda sempre il lato positivo della vita

Perché la vita è piena di assurdità

E con la morte finisce già

Devi affrontare il sipario con un sorriso

Dimentica il tuo peccato

Mostra al pubblico quel sogghigno sul tuo viso

Divertiti, è la tua ultima possibilità

Così, guarda sempre il lato positivo della morte

Prima che si compia la tua sorte

La vita è un pezzo di merda, se ci pensi davvero

La vita è una risata e la morte uno scherzo, è vero

Vedrai che è tutto un gioco

Falli ridere mentre vai

Ma ricorda che l’ultima risata sarà per te

E guarda sempre il lato positivo della vita

Cos’hai da perdere? Vieni dal nulla e tornerai al nulla

Che cosa hai perso?

NULLA

Nulla viene dal nulla, sai cosa dicono?

Guarda sempre il lato positivo della vita

 

Delio, tu vuoi aggiungere qualcosa oltre al classico “senza nulla a pretendere”? Oh, scusa te l’ho bruciato. Vabbè, puoi sempre metterci “in data odierna”. Cazzo, ti ho bruciato anche questa. Vabbè, ho capito non parlo (scrivo) più. Insomma Delio, fai tu e risolleva un po’ le sorti di questo squallore, prima che la Redazione ci fustighi in pubblica piazza.

 

IO NON FUSTIGO IN PUBBLICA PIAZZA, IO SONO PER LA LIBERTA’, E SE CONTRARIO QUALCUNO SARA’, LA SUA VITA IN UNA CELLA GETTERA’. E COMUNQUE, MAGLIUOLO, LO DEVO PROPRIO AMMETTERE: HO FISCHIETTATO E ANCH’IO CANTICCHIATO, QUELLA CANZONCINA TANTO RIDOLINA, IL LATO POSITIVO DELLA VITA SEMPRE CERCHERO’, PERCHÉ GIA’ SO CHE MAI ME NE PENTIRO’.

(la Redazione)

 

Scusate se interrompo le vostre graziose canzoncine,

ma io, che poeta né autore son,

né rime so confezionare,

vorrei raccontarvi alcune cose piccine,

così come dalla mia mente fuori le abbandon

 

PREGO, SALOTTOLO, PREGO. TANTO ORAMAI, TUTTO ACCETTAI, PER ME A QUESTO PUNTO OGNI PUTTANATA, VAL LA PENA DI ESSERE RACCONTATA.

(la Redazione)

 

Ed allora, uscite tutti dalla botte:

grandi e piccini attenzione!

Di raccontavi ho intenzione

una favoletta della buona notte

 

Ho incontrato una volta Mr. QRAFZVTIGKBM (che tra l’altro non amava farsi chiamare “Mr” perché, sosteneva, rovinava la bellezza del suo nome), era mille volte contento perché lì dal paese di WESDXCYUHJNM da cui proviene, hanno finalmente bandito ogni forma di schiavitù dal concetto e hanno risolto in maniera brillante ogni questione riguardante l’Io e l’identità individuale. Al che io gli dissi: “Non ho capito”. E lui così raccontava, che qualche sera prima, quando era ancora in viaggio per Londra sul suo mulo, aveva deciso di fermarsi a dormire in una radura con pochi alberi, lì aveva attaccato il suo mulo con un lacciolo a un albero e con un altro lacciolo al suo piede. La sua borsa la usava invece come cuscino e una copertina rosso fuoco come giaciglio. Durante la notte, qualcuno aveva, in tutto silenzio, sollevato il nostro amico, aveva preso copertina rosso fuoco, la borsa come cuscino e il mulo, e si era posizionato nello stesso modo di Mr. QRAFZVTIGKBM ma sotto un altro albero. Quando il nostro amico al mattino si svegliò, infreddolito e senza più nulla, vide sotto un albero, proprio vicino al suo, quello che doveva essere il vero Mr. QRAFZVTIGKBM, perché era in viaggio con un mulo, una borsa e una copertina rosso fuoco e dormiva proprio serenamente. Di che stupirsi? Egli stesso doveva essere, allora, soltanto un furfante che vaga di notte per rubare qualcosa a qualcuno. Io feci a tempo soltanto a dirgli: “Ma che storie strane racconti!, mio caro Mr. QRAFZVTIGKBM”. Lui mi abbracciò molto stretto e mi sussurrò nell’orecchio che io ero ancora uno schiavo. Mi accorsi che aveva ragione quando, dopo essermi incontrato con Daniele Magliuolo per decidere la stesura di questo racconto, dovevo pagare i due caffè che avevamo preso al bar. Sorpresa! Il portafoglio non c’era più.

 

TITOLI DI CODA

 

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