“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Friday, 25 April 2014 00:00

ZiaLidiaSocialClub, dodicesima serata: "L'udienza è aperta", di Vincenzo Marra

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Il genere documentario nasce dalla volontà di raccontare attraverso l'audiovisivo un aspetto della realtà rappresentato soggettivamente. In Italia il genere documentario è nato in ritardo rispetto ad altri Paesi d'Europa a causa dei vincoli fascisti imposti. Il genere documentario si basa sulla realtà e implica una notevole responsabilità morale dell'autore che talvolta sacrifica la creatività all'impegno di verosimiglianza. Il mese di marzo dello ZiaLidiaSocialClub, dedicato al tema della legalità e della giustizia sociale, si è concluso con la visione del documentario L'udienza è aperta di Vincenzo Marra.

L’udienza è aperta è un’indagine condotta con grande lealtà e professionalità sulla giustizia italiana prendendo come riferimento il Tribunale di Napoli. Marra entra nelle aule del Tribunale, negli uffici, nelle auto dei protagonisti con cui ha scelto di confrontarsi: un vetusto presidente di Corte d’Appello, il suo giudice a latere, una donna intorno alla cinquantina, un importante avvocato penalista. Persone realmente coinvolte nel medesimo processo per omicidio di camorra, che hanno apprezzabilmente accettato di raccontarsi e raccontare il loro lavoro mostrando senza reticenza i loro volti ed il loro modo di operare e di pensare. Vincenzo Marra non giudica, non entra nel caso giudiziario, ritrae e racconta la dinamica degli eventi, accompagna i protagonisti nel loro andare, nel susseguirsi delle azioni, nella formulazione delle questioni giuridiche.
Marra ritrae autonomamente, con la telecamera a spalla, tutti i personaggi, e li tiene opportunamente “sotto tiro” mentre sono in azione o nel vivo dei loro discorsi. È apprezzabile l'intento del regista di sorprendere, scovare, attendere l'espressione umana della burocrazia italiana e dall'altra parte il tentativo dei protagonisti di configurare l'agire della giustizia in forme più accessibili in grado di fornire anche una risposta sociale. Nel complesso il film è un documentario che riesce a renderci partecipi dei ritmi e dei tempi della giustizia, degli sforzi di efficienza, dell’impegno professionale e delle trappole del sistema giudiziario che ne impantanano gli esiti lasciando l'udienza nel film e nella sala che ha ospitato la proiezione, ancora  aperta.
Il film ha dato inizio a un ampio e partecipato dibattito grazie alla presenza preziosa degli ospiti intervenuti: il dottor Giuseppe Sepe, GIP del Tribunale di Nola, il dottor Nicola Guarino, ricercatore dell’Università Orientale di Napoli e Frencesco Iandolo, referente dell’associazione Libera di Avellino. In un Paese che sprofonda in una crisi economica, morale, politica senza eguali, una riflessione sulla giustizia diventa indispensabile. Nello stesso tempo diventa inevitabile fare i conti con la complessità di un campo come quello giuridico dove chi rappresenta la giustizia è chiamato necessariamente a interpretare, con i propri strumenti e particolari categorie, una realtà i cui confini sono estremamente labili e sfuggenti. C'è chi nel film percepisce una delegittimazione delle istituzioni giuridiche, chi prende atto della verosimiglianza di quanto rappresentato, dell’onestà del racconto, chi, vivendo il mondo del Tribunale, insisite su quanto sia difficile svolgere la propria funzione, chi se la prende con un clima ostile alla cultrura della legalità, chi coglie nei cavilli delle leggi la sconfitta del sistema giudiziario. Le questioni sollevate durante il dibattito sono state enormi e confuse, ne rimane la vitalità del confronto, e lo scopo pienamente raggiunto di andare oltre la visione passiva di un film, verso la condivisione sempre più partecipata.

 

 

Zia Lidia Social Club
XI stagione – dodicesima serata rassegna cinematografica 2013/2014

Proiezione:

L'udienza è aperta
di Vincenzo Marra

foto della serata Katia Maretto

Avellino, Teatro Carlo Gesualdo – Sala Prove Orchestrali, 20 marzo 2014

 

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