“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Sunday, 14 February 2021 00:00

Nelle pause dei tuoi silenzi

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Nelle pause dei tuoi silenzi si cela il mistero dei segreti
e un fuoco arde sino ai confini del sogno
ansimante per l’umido delle tue labbra


Non v’è noia sul tuo volto fulgido
che supera i lumi delle stelle ormai cieche
e distende i sensi come il sole d’un sabato estivo

Con l’avorio e ’l ghiaccio eterno è dipinto il tuo sorriso
che riflette tesori limpidi
pari all’innocenza d’una dea
e tutto prende vita al suono della tua voce
e dal calore delle tue labbra

Nell’istinto dei tuoi impulsi si cela la passione delle amanti
e una fiamma arde sin dove sognano le Nereidi
assetate dalle fragranze del mio talento
Così ora confesso agli Dei quanto desideri averti con me
E lungi sia il dì della tua lontananza
perché sarà spento come gli occhi di un cieco s’affacciano al giorno
e a quel punto nelle remote mie speranze stanche
il dolce sogno d’amor non farà mai più ritorno

Mancherai
come la terra natia manca all’emigrante
e sappi che t’amo e t’amerò per sempre
perché amarti
è come essere un cigno volante in cielo lucente

Da cigno con ali scolpite
pettinerò le nuvole dei tuoi pensieri
sussurrando soffici parole d’aedi lontani
parole che hanno accarezzato i sogni degli Angeli
ma mille pepite dorate non varranno un istante
se poi diverrò pensiero vagante
donato ad un povero misero amante

Per te Amore mio
darei i miei occhi e la mia memoria
anche se t’ho conosciuta
come un fiocco di neve conosce il palmo d’una mano

I miei occhi allora saranno le raminghe comete della notte
e l’unico ricordo sarà conteso tra l’eco dei tuoi sospiri
e il fluente suono del tuo nome

Ma chi sei o’ Amore
che possiedi le grazie delle Cariti
Per te cento mari avrebbe traversato Alfeo
pur d’averti tra le sue acque e amarti
Io t’amo
e t’amerò anche se
entreremo nel tempo in cui
il giorno e la notte diverranno cosa sola
e le terre formeranno unico blocco
e le acque sola enorme massa

Per te
combatterò la più oscura e purpurea delle guerre
sfidando sin anche il Fato
colui che nemmeno Dio
ha osato ancora punire
perché tu sei l’Amore
ed io Ti Amo

Anche se l’amore sia un’illusione densa e soffice
come soffio su palpebre sognanti
che gonfia le vele maestre
capaci di condurre sin dove le vette delle nevi millenarie
celano la storia del tempo
e di disperdere l’anima
in un limbo
sospeso nell’oblio
dove ogni cosa
avrà il sapore del rimorso e del trionfo





In copertina: Dante Gabriel Rossetti, The Day Dream; John William Waterhouse, The Soul of the Rose; (particolari)

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