“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Saturday, 01 February 2020 00:00

“Arrangiatevi”: Mauro Bolognini riapre una casa chiusa

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Nel 1959 Mauro Bolognini gira un film che tratta un tema, molto delicato; il titolo è Arrangiatevi. La vicenda narra la storia di un uomo, Peppino Armentano, interpretato da Peppino De Filippo, che pur di mantener fede alla promessa fatta alla moglie, cioè di trovare una nuova dimora prima dell’anniversario dei venticinque anni di nozze, prende in affitto una ex casa di tolleranza.

All’inizio, quando ancora la famiglia è ignara della verità, tutto sembra filare liscio; l’abitazione, grande e ubicata nel cuore di Roma, piace all’intero gruppo familiare. Dopo una crisi, scoppiata in seguito allo scoperta del segreto, la situazione si ristabilisce e i membri della famiglia decidono di restare ugualmente nell’appartamento, quasi a voler sottolineare che la rispettabilità di una casa non sta nelle sue pareti ma nella gente che vi abita.
Superba l’interpretazione di Peppino De Filippo, ottima quella di Laura Adani, moglie di lui nel film; spassosissi­mo il ruolo di Totò, suocero del De Filippo per l’occasione. Nel cast, tra gli altri, Luigi De Filippo, nei panni di un militare con un insolito accento genovese, uno scatenato Vittorio Caprio­li nel ruolo di un pappone imbroglione e Franca Valeri, nelle inconsuete vesti di una prostituta, frequentatrice della casa di tolleranza alla vigilia della chiusura.
Il film fu girato l’anno successivo all’entrata in vigore della Legge Merlin che relegò nella clandestinità le case di appuntamenti. Il punto di partenza degli sceneggiatori Leo Benvenuti e Piero De Bernardi è la commedia di Mario De Majo e Vinicio Gioli Casa nova... vita nova.
È questo l’unico film in cui Peppino De Filippo è protagonista mentre Totò ricopre un ruolo secondario. Mauro Bolognini racconterà anni dopo di un diverbio molto acceso tra De Filippo e Totò avvenuto durante le riprese. Durante una pausa Peppino, che quel giorno era di  buon umore, cominciò a scherzare in modo equi­voco sul luogo in cui giravano le scene (ricordiamo che il set allestito era quello di in un’ex casa chiusa). Il comportamento di Laura Adani (moglie di Armentano nel film), allora duchessa Visconti, che si divertiva non poco alle battutine a doppio senso del De Filippo, scatenò un risentimento in Totò, che fece valere il suo titolo nobiliare, redarguendo a brutto muso Peppino e la stessa Adani, ricordandole le sue origini nobiliari. Il De Curtis sosteneva che lei, in quanto duchessa, non doveva per­mettere che si dicessero tante sconcezze in sua presenza.
Arrangiatevi probabilmente rappresenta il più bello dei film interpretati dal minore dei tre De Filippo come protagonista; Peppino ha qui la possibilità di confermare la sua statura di artista come primo attore e non solo come comprimario o “spalla” in film di cassetta. A tal proposito, ci sembra quanto mai appropriato e pertinente il commento del critico Valerio Caprara, apparso su un articolo de Il Mattino del 28 gennaio 1980 (all’indomani della morte dell’artista napoletano): “Il cinema deve molto a Peppino De Filippo, un gran­de attore pervicacemente sottovalutato dalla congrega degli spocchiosi custodi del tempio-cultura. [...]. Peppino fu la spalla ideale di Totò perché alla furbesca genialità del sublime burat­tino contrapponeva una vertiginosa piccineria, un’ottusità del concreto e del visibile, una sorveglianza comicamente esteriore del decoro etico e civile”.
A Mauro Bolognini, regista della pellicola, va il merito di aver saputo valorizzare al massimo la bravura degli interpreti sfruttando al meglio una memorabile sceneggiatura firmata da Benvenuti e De Bernar­di. Inoltre la cura delle inquadrature e l’uso della profondità di campo, di luci e ombre sono da manuale. Il giornalista Morando Morandi­ni, famoso per la sua severità, in un articolo publicato su La Notte nell’ottobre del 1959, definì la pellicola “la più divertente e importante commedia che il cinema italiano ci abbia dato negli ultimi anni”. Questo lungometraggio rappresenta uno dei quattro gioielli del regista pistoiese, insieme a Giovani mariti, La notte brava e Il bell’Antonio, girati e usciti nelle sale nel brevissimo giro di un paio d’anni, praticamente un tempo record.





Ciak si (ri)gira − Quarant’anni di cinema italiano (1945-85)
Arrangiatevi
regia
Mauro Bolognini
soggetto Mario De Majo, Vinicio Gioli (tratto dalla commedia Casa nova... vita nova)
sceneggiatu­ra Leo Benvenuti, Piero De Bernardi
con Peppino De Filippo, Laura Adani, Totò, Luigi De Filippo, Vittorio Caprioli, Franca Valeri, Cristina Gajoni, Cathia Caro, Achille Majeroni, Marcello Paolini, Enrico Olivieri, Mario Valdemarin, Giorgio Ardisson, Franco Balducci, Antoine Nicos, Lola Braccini, Federico Collino, Arrigo Peri, Giusi Raspani Dandolo, Leopoldo Valentini, Angelo Zanolli, Adriana Asti, Vera Drudi, Guido Martufi
fotografia Carlo Carlini
musiche Carlo Rustichelli
produzione Cineriz
paese Italia
lingua originale italiano
colore bianco e nero
anno 1959
durata 105 min.

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