“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Friday, 28 June 2019 00:00

PSCK19 − Intervista a Paolo Comentale, Granteatrino

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Dal 2 al 5 luglio il Napoli Teatro Festival Italia ospita il Puglia Showcase Kids 2019 ovvero − per citarne il sottotitolo − “una vetrina di teatro e danza pugliese per i ragazzi". Tre spettacoli al giorno, tra il Teatro Nuovo e il Cortile delle Carrozze del Palazzo Reale di Napoli; eterogeneità dell'espressione artistica; un insieme di storie differenti e la possibilità, per gli spettatori campani, di conoscere parte dell'eccellenza del nuovo teatro proveniente dalla Puglia.
Il Pickwick, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, ha deciso di anticipare e di accompagnare la presenza carnale degli attori con interviste che favoriscano la conoscenza dei teatranti che saranno di volta in volta in scena in città.



Per cominciare: raccontateci la nascita della compagnia; raccontateci la vostra storia e i vostri spettacoli e – attraverso gli spettacoli – la vostra poetica, il vostro modo di stare in scena.
È una domanda complessa, proverò a dare una risposta mi auguro precisa e sintetica. Siamo nati come compagnia Granteatrino il 16 settembre del 1983. In realtà la mia attività di burattinaio parte dal 1976 durante un corso di animazione teatrale tenuto a Santa Teresa dei Maschi nella città vecchia di Bari. Siamo stati quindi come compagnia, in oltre quarant'anni di teatro per ragazzi, testimoni diretti di  cambiamenti profondi, nell’arte, nella società, nel pubblico. E anche nelle nostre vite ovviamente.


Il teatro pugliese, in questi anni, si è caratterizzato per una costante relazione col territorio: dalle residenze “abitate” a un’attività creativa che non si è limitata alla proposta spettacolare. Che relazione avete avuto e/o avete col contesto di appartenenza?
Abbiamo sempre tenuto in grande considerazione il contesto nel quale siamo cresciuti, diventando anche in questo caso testimoni diretti di tutto quello che è accaduto in questi anni. In estrema sintesi il contesto Puglia è molto cresciuto ed è molto cambiato in questi quarant’anni. Luci e ombre lo hanno percorso lasciando segni profondi. Non tutti positivi, ovviamente. Forse negli ultimi anni si è posto  l’accento su di un sviluppo massiccio dell’industria turistica anche a scapito a volte delle iniziative culturali che non possedevano un evidente e spiccato risvolto turistico-spettacolare.


Per più di un decennio la Puglia ha rappresentato – sul piano organizzativo, strutturale ed artistico – una “nuova frontiera” della teatralità italiana. Quali sono le condizioni attuali del sistema teatrale pugliese?
Mi sembra che la Puglia continui a rappresentare un vivace “laboratorio” teatrale. La ricchezza e la varietà delle compagnie, dei linguaggi artistici e delle poetiche, rappresentano una interessante realtà in Italia e non solo. Negli ultimi tempi, a fronte di una lungimirante politica regionale di espansione e qualificazione della spesa pubblica, accanto alle compagnie storiche di teatro ragazzi sono nate nuove giovani compagnie.


Puglia Showcase Kids è una rassegna di teatro dedicata innanzitutto agli spettatori più giovani. Ebbene: è cambiato, negli ultimi anni, il modo in cui parlare e mettersi in relazione con bambini e adolescenti? Ed è ancora accettabile la definizione “teatro ragazzi” o è più corretto dire di teatro tout public?
È un tema di grande attualità. Il pubblico dei bambini è cambiato enormemente in tutti questi anni. La nostra vocazione è rivolgerci a un pubblico di piccolissimi spettatori, generalmente a partire dai tre anni.
In questo caso svolgiamo di fatto, accanto alla promozione, una opera di alfabetizzazione teatrale. Bambini così piccoli ricevono con noi il primo incontro con il linguaggio teatrale; se l’esperienza è positiva avremo creato dal nulla degli spettatori vivaci e appassionati per tutti gli anni a venire.
Quindi al di là della cronaca e delle mode ritengo che raccontare le storie, come solo il teatro sa fare e può fare, resterà un segno unico in ogni tempo e per ogni luogo.


A Napoli portate Pulcilele… omaggio a Emanuele Luzzati. Che spettacolo è? Cosa vedremo?
Lo spettacolo nasce da un debito di riconoscenza verso un artista eclettico generoso e geniale che ha dato tanto al nostro lavoro indicandoci obiettivi sempre nuovi stimolanti e mai convenzionali.
Questo spettacolo nasce quindi per saldare un antico prezioso debito contratto nel tempo ma sempre vivo e vitale.


Da un lato Puglia Showcase Kids prevede la coabitazione tra compagnie differenti per percorso, lessico ed esperienze – così favorendo la riconoscibilità reciproca tra chi fa teatro – e, dall’altro, consente il confronto con un pubblico extra-regionale, nuovo, inedito. Quanto è importante, dunque, una vetrina del genere in termini di maturazione ulteriore e di possibilità circuitative?
Spero possa essere un volano di occasioni nuove e stimolanti di crescita e di diffusione del nostro lavoro al di là dei confini nazionali.





Puglia Showcase Kids 2019 è un progetto della Regione Puglia, ideato e realizzato dal Teatro Pubblico Pugliese, finanziato nell’ambito delle FSC 2014-2020 “Interventi per la tutela e valorizzazione dei beni culturali e per la promozione del patrimonio immateriale”, Progetto Sviluppo e Internazionalizzazione della Filiera Culturale e Creativa dello Spettacolo dal Vivo – Teatro Danza.

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