“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Danilo Droghetti

Una saga al crepuscolo: "Ritorno a Brideshead"

Ritorno a Brideshead (Brideshead revisited) è un romanzo di Evelyn Waugh (Londra, 1903 – Taunton, 1966) scritto nel 1945.
La versione su cui mi sono basato è quella uscita nel 2009 per i tipi di Bompiani, collana “i Tascabili”, traduzione di Ottavio Fatica.
Dalla seconda decade del XX secolo inizia il declino dell’aristocrazia britannica.

Domenica pomeriggio

Anche questa domenica, come ogni domenica, Rachele si sarà svegliata d’umore malmostoso. Nel dopopranzo, avrò udito i suoi primi “non ho mai tempo per me” levarsi e crescere fino ad allagare il pomeriggio d’umide reprimenda sulla mia incomprensione, il mio egoismo, la mia pigrizia.

I ruderi di Villa Adriana

Un racconto breve di Franco Lucentini, iniziato nel 1948 (o 1949), abbandonato, ripreso ed infine pubblicato nel 1964.
Prefazione a posteriori per una possibile interpretazione arbitraria.

È un’esistenza precaria, quella del “Professore” (nel testo i pochi personaggi chiave non hanno nomi propri; solo appellativi tanto altisonanti quanto apparentemente insensati: “il Professore”, “la Marchesa”, “la Signora”).

il Pickwick

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