“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Alessandro Auriemma

“Doom Patrol”: Review Patrol

Non sono un grande fan della DC.
Tra tutti i suoi supereroi, preferisco i cattivi, il caro vecchio Joker in particolare.
Non so perché, forse perché il modo greve con cui vengono trattati di tanto in tanto mi annoia, forse nei fumetti cerco solo divertimento (derivato di divertire, allontanare la mente), e adoro troppo Deadpool per piangere sulle vicende di Bruce Wayne e dell’uomo d’acciaio.

Il male ha un nuovo eroe, forse

Da che esiste l’uomo esistono il bene e il male e quando quel male è troppo grande per essere affrontato dalle persone comuni, ecco che dal nulla spuntano i nostri salvatori: i supereroi. Alieni, mutanti, divinità, da un decennio sono i personaggi dominanti sugli schermi dei cinema di tutto il mondo, portando speranza e guarendo le ferite che le legioni del male cercano di distruggere.
Diamo per scontato, da sempre, che i supereroi − e in particolare quelli dotati dei poteri più grandi − siano i buoni.

La Disney, quella Bella

Tanti anni fa, quando ero più piccolo, vidi un cartone animato. Un cartone che parlava di un essere reso solitario dal proprio pessimo carattere, mostro tra gli uomini, e che per aver rifiutato di compiere un unico atto di gentilezza aveva condannato se stesso e tutti quelli che aveva intorno a patire la pena dell’estrianamento e dell’indifferenza, della paura e dell’isolamento. E a eterno memento della sua pena, una rosa, il più bello e delicato tra i fiori, che petalo dopo petalo segnava l’avanzare del tempo e il doloroso prolungarsi della sua pena.

Chi è Helle?

Ci sono libri e ci sono storie. Un libro il più delle volte è solo un accumulo di pagine, una serie di parole che si rincorrono l’una con l’altra, senza avere una meta, come bravi soldatini, ma che non ti portano a svelare i segreti dietro gli occhi dell'assassino o nei sogni d’amore di una donna tradita. Le storie, invece, ti trascinano con loro ovunque esse vogliano, fino nelle profondità oceaniche,  tra i mostri, nei castelli in aria, o nella più cruda realtà.
Occhi scuri è una storia.

Hi, my name is Deadpool!

Deadpool. Se non avete ancora visto il nuovo film targato Marvel dovete andarci di corsa. Il supereroe in tuta di spandex rossa non è il solito "buono" creato a immagine e somiglianza dei valori migliori che l'umanità dovrebbe possedere. È semplicemente Deadpool, the merch with a mouth, l'uomo con più parlantina che armi (e di "giocattoli" ne possiede tanti).
Interpretato da Ryan Reynolds, Wade Wilson è ex mercenario, ora assassino su commissione per chiunque abbia abbastanza soldi, che come nelle migliori fiabe veste i panni del cavaliere senza macchia e senza paura per andare a salvare la donna che ama.

Carnevale di Rio a Napoli

La serata non si prospettava delle migliori: c’era una partita di calcio in corso, il meteo non era quello che definiremmo “roseo” e pure trovare parcheggio non era stato esattamente semplice.
Eppure, per qualche ora, sono stato al Carnevale di Rio.
Il Lanificio 25 – se non ci foste mai stati – non è proprio la classica location del sabato sera.

Tutti a Crimson Peak

Voi credete a fantasmi? Credete a una sorta di "mondo di mezzo", una sottile linea grigia tra la vita e la morte sulla quale camminano le anime di chi ormai è perduto?
Edith Cushing ci crede. Perché lei li ha visti, i fantasmi. Sua madre, morta quando lei era ancora piccola, le ha fatto visita dall'oltretomba, per metterla in guardia dai pericoli di Crimson Peak. Un sogno, un'eco che con gli anni rimane nascosta nella memoria della piccola, che diventa una giovane donna forte e grintosa: figlia di un ricco costruttore, Carter Cushing, ha il pallino della scrittura, ma piuttosto che scrivere romanzi rosa preferisce le storie di fantasmi.

Naturalmente T.M.O.

Arriva dalla Sicilia e vuole affascinare il pubblico con testi intimi e una musica leggera che strizza l'occhio agli anni '90: la Turi Mangano Orchestra si presenta al pubblico con l'EP dal titolo Naturale. Il disco è senz'altro un esordio maturo, solido, che segue una direzione ben precisa e definita, forse anche grazie all'esperienza della cantante e pianista Rosa Mangano (qualcuno forse la ricorda come Rosa Virtuale), che presta la sua voce ai testi di Marco Annichiarico, scivolando sulle note della piccola orchestra composta da Emanuele Torre (chitarre), Ennio Corica (batteria) e Gianluca Saporita (basso).

In morte dell'uomo nero

Quando ho visto il trailer mi sono detto "Wow, beh, forse, finalmente, dopo anni e le cocenti delusioni di The Lazarus Effect e il remake di Poltergeist, un horror fatto come si deve. Regista emergente, idea apparentemente nuova, l'uomo nero... che aspettiamo?". "Migliore film horror dell'anno", "Profondamente disturbante" secondo Stephen King, "Agghiacciante" per il New York Times... "Una cagata pazzesca" per il ragionier Fantozzi.

Una rivoluzione di nome "Antonio"

Antonio è una rivista: mettiamo le cose bene in chiaro. Non parliamo di un albo a fumetti, o di una raccolta di freddi scritti che criticano in maniera oggettiva il mondo di oggi. Tra le pagine del progetto edito dall'associazione Terra di Confine troverete il perfetto mix di immagini e parole. Antonio ha una sua filosofia, una sua passione, una sua anima: per indagarla, abbiamo parlato con Vincenzo De Luca Bossa, direttore commerciale del progetto, e Pasquale "Sgobbiart" Angerame, il direttore artistico.

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