“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Luca del Vaglio

Brueghel - Meraviglie dell'Arte Fiamminga

In quell’arco temporale in cui lo Stivale pittorico conosceva il suo momento più alto nel dicotomico rapporto tra la famiglia accademica dei Carracci e il genio ribelle del Merisi, la fredda Europa dava vita a momenti di pittura diversi ma non per questo non intrisi di intensità e alto valore artistico. E una dinastia più di altri cavalcò i secoli decimosesto e decimosettimo lasciando un’impronta indelebile di quell’arte detta appunto Fiamminga, per l’origine e le modalità in cui fu rappresentata.
Quella dinastia fu dei Brueghel. 

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