“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Roberta Andolfo

Alberi nella sabbia − Senza sonno

In un buio assoluto redento solo da pochi riverberi fiochi e dispersi, residuati di una luna già tramontata da un pezzo, due piccole strutture dalla facciata triangolare sostavano in mezzo a un prato leggermente scosceso. Le due tende canadesi avevano un tessuto e un tono indefinibili quanto i loro presunti occupanti, non essendo presente al loro interno nessuna luce che potesse far indovinare le sembianze di questi ultimi.

"The Northman": vendetta, volere e predestinazione

Il freddo che da sempre domina la tragedia è, in questa feroce epopea vichinga, guida e sintesi della drammatica condizione umana, scaturita da un destino che fa scorrere il tempo sulla scia di una lotta perenne.

Alberi nella sabbia − Storie diverse

− Se ho un ricordo davvero bello, con Antonio?
Tutt’a un tratto la faccia seriosa di Isaia mostrò il più delicato dei sorrisi. Era anche il più ammaliante che qualcuno avesse mai visto aprirsi lungo la linea di quelle labbra pallide.

Poesia di un giorno tra amabili rovine

Fa un certo effetto sentire le suole delle proprie scarpe che aderiscono a pavimenti ricoperti di colpo un giorno tragico e lontano, in attimi perduti nella storia del tempo; i desideri suscitati si fronteggiano e contrastano, un vago disagio si fa strada serpeggiando fra il petto e la mente.

Alberi nella sabbia − Voci dal nulla

L’allarme trillava come un depravato campanello di scuola. Valerio si precipitò fuori mentre lo squillo scellerato assordava tutti, e con un unico balzo superò i due gradini fatti apposta per estraniarlo da quell’altro pianeta che era la strada.

Alberi nella sabbia − Un nuovo scenario

Premessa:
Alberi nella sabbia... una persuasione reale e vaneggiata il pensare che mi porta a questi racconti, mormorato o appena sfiorato da una suggestione musicale. Voglio così instillare ogni volta in modo diverso quella goccia di ispirazione, inglobandola nel testo e moltiplicandola in un mare. Un collegamento in calce per coloro che preferiscono una via diretta verso quel punto di riferimento, per gli altri la libertà di scovare da soli la scintilla melodica o di farla rimanere solo tenue sensazione.

La purezza della fantascienza e il sogno di “Dune”

Gli immensi spazi del tempo e gli sterminati territori dell’esistenza lambiscono confini che diventano sempre più remoti ogni volta che lo sguardo viene gettato ancora un poco più in là, oltre il precedente limite, scoprendo che la forma dell’esistente è plurima, che si dilata e procede all’infinito.

Lindbergh: l’interiorità e la sua visibile espressione

Storie mai raccontate. Dietro questa traduzione applicata a Peter Lindbergh ci sono storie che tali non sono, ma soltanto colossali eppure intime suggestioni narrative, perché anche la più dettagliata immagine non rivela un’intera storia in modo esaustivo. Nulla può farlo. Ogni storia è inesauribile, in quanto ha preso avvio prima dello scatto, ha proceduto a svilupparsi, a cambiare e ad ammantarsi delle sensazioni distillate dallo spazio e dal tempo che esistono oltre il nostro campo visivo, come un dipinto o un altro manufatto.

Al MANN il mito e l’umanità degli antichi combattenti

Tre sentieri paralleli si snodano fra i meandri della storia seguendo momenti diversi, ma interconnessi, della civiltà umana, accolti e integrati all’interno della già vasta collezione permanente del Museo Archeologico Nazionale.

La complessità che semplifica il mondo

Diverse componenti della nostra esistenza, della realtà che vediamo e che intuiamo, a volte struggendoci, dietro alle cose palpabili, ci fanno paura. Ci hanno sempre spaventato, è vero, ma la misura in cui ci spiazzano e ci terrorizzano adesso, è molto più ampia; essa sfocia in una condizione morbosa, quasi patologica. E non sono le tragedie del mondo, né le miserie del quotidiano, a giocare il ruolo fondamentale nella genesi di questo fenomeno psichico e psicotico, umano sin dalla più tenera escrescenza della sua radice.

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il Pickwick

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