“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Monday, 04 February 2013 23:13

Frammenti di identità

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Amsterdam. 1-3 febbraio 2013. La biblioteca centrale dell’Università di Amsterdam ha ospitato per tre giorni studiosi internazionali che si sono confrontati su approcci e risultati per lo studio della ceramica nel Mediterraneo antico. Tema del convegno, nello specifico, i concetti di isola, territorio, costa, entroterra e le dinamiche di connettività, considerate sub specie rei cretariae.

L’argomento è specialistico, senza dubbio, anche tra gli specialisti. La ceramologia è una disciplina che costituisce una delle branche dell’archeologia e si propone di indagare il mondo antico attraverso i dati ricavabili dallo studio della ceramica. Non è luogo pertanto per un riassunto analitico del convegno, il regesto delle tematiche e degli ambiti storico-culturali trattati. Non è luogo anche perché tra gli stessi archeologi non tutti considerano essenziale lo studio di oggetti relativi alla vita quotidiana... figuriamoci al di fuori di tale cerchia specialistica! Eppure non si può rinunciare a comunicare, è un dovere etico, se si ritiene ancora che la collettività, attraverso le istituzioni statali, sostenga la ricerca, particolarmente nel campo delle scienze umane. Nessuno mette in dubbio la validità o la necessità della ricerca in campo scientifico o tecnologico e il dibattito su singole tematiche trova, sempre più spesso, spazio anche nella stampa più generalista. Perché ciò non avviene per le scienze umane? Perché l’archeologia è considerata, soprattutto nel nostro Paese, un male necessario, di cui si cerca, in ogni modo possibile, di fare a meno? Perché le notizie riguardano solo le “grandi scoperte”, o gli ormai troppo frequenti crolli a Pompei, o, di tanto in tanto (a volte ritornano...), la proposta di legge di permettere il commercio delle emissioni monetali antiche non considerate di particolare pregio?
Per tante e diverse ragioni, ma forse anche per l’incapacità o la mancanza di interesse a comunicare, al di fuori della propria cerchia, il senso e la direzione della ricerca. Forse, talvolta, così invischiati nella tecnicità delle problematiche, annegati tra disegni, fotografie, misure e nomi di oggetti, tendiamo ad agire per automatismi, senza chiederci più dove stiamo andando, perché lo stiamo facendo, cosa ci proponiamo. Convegni come questo, in cui lo spessore della ricerca sul campo si coniuga con altrettanto solida ricerca sulle dinamiche sottese alla circolazione di oggetti nel mondo antico, rappresentano uno stimolo a porsi domande, sul modo di interrogare il passato e allo stesso tempo il presente. La elaborazione di modelli di produzione e distribuzione delle merci, in questo caso la ceramica, nel Mediterraneo antico, dal neolitico alla tarda antichità, rappresenta un modo, traslato forse, per riflettere sul presente. Lo studio dei meccanismi di distribuzione della ceramica conduce a scandagliare le problematiche dell’identità dei popoli antichi. E la nostra identità? Di quali elementi si compone? Ce lo domandiamo mai?
Vivere è fare scelte. Ieri come oggi. Passato e presente non sono un continuum omogeneo, tuttavia oggi come allora, è l’identità a produrre scelte. Comprendere le radici della propria identità e la sua stratificazione fornisce chiavi di lettura del presente, tracce, spesso labili, che conducono ai comportamenti attuali o comunque alle ragioni storico-culturali che li sottendono. Tutto questo tuttavia non si traduce in immobilismo o rigido determinismo. Il passato, l’antico, rappresenta in qualche misura il nostro rimosso collettivo, solo portandolo alla luce, comprendendolo, studiandolo, è possibile superarlo davvero, costruire nuove forme sulle antiche fondamenta.

 

 

NPAP – New Perspectives on Ancient Pottery. Island, Mainland, Coastland & Hinterland. Ceramic Perpectives on Connectivity in the Ancient Mediterranean
Amsterdam, University of Amsterdam, Universiteitsbibliotheek, Singel 425 – Doelenzaal
1° - 3 febbraio 2013

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