“Alla fine del cinema muto / sulle panchine dei grandi viali, / quei vecchi attori bestemmiavano al troppo sole / che ha il potere di bruciare le ali, / e si perdevano in discorsi accademici / sulla storia e il suo occhio di lince, / per capire se è vero che chi perde ha torto / e che ha sempre ragione chi vince, / poi a sera rivestiti da maschere, / si accontentavano di illuminare / il buio delle sale / che non riuscivano a dimenticare...”
“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”
Mario Luzi |