“Si domandava che cosa fossero i ricordi, questi brandelli di fatti notevoli che non si capiscono più. Il ricordo rimane indietro e non la smette mai di ripetere quello stesso identico spettacolo che metteva in scena al momento in cui lo avevamo lasciato, quando non era ancora un ricordo”.
“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”
Mario Luzi |