“La vita come deve si perpetua, dirama in mille rivoli. La madre spezza il pane tra i piccoli, alimenta il fuoco; la giornata scorre piena o uggiosa, arriva un forestiero, parte, cade neve, rischiara o un’acquerugiola di fine inverno soffoca le tinte, impregna scarpe e abiti, fa notte. È poco, d’altro non vi sono segni”

Mario Luzi

Saturday, 16 December 2017 00:00

Angelo Maria Ripellino

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“Teatro e ancora teatro, è la mia sorte. Che altro mi resta se non incantarmi dei bianchi ceroni, dei rossi tondini sulle guance e di questa irrisione di morte? Come scope di rusco sono irte le parrucche, sgocciano sangue i nasi di cartapesta, aspetto miracoli e trucchi: che altro mi resta? Vivere sotto una ribalta, rincantucciato, bevendo le aspre luci, i riflettori di fuoco, abbandonarmi abbindolato a ciò che può ancora salvarmi, a questi detriti di un grande giuoco”.

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